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Elvira Giannattasio – Donne sull’orlo di una crisi di nervi
Dichiaratamente ispirato al celeberrimo film di Pedro Almodovar del 1989, Donne sull’orlo di una crisi di nervi (dimensioni: 420x210cm; tecnica: acrilico e collage su plastica e cartone) è un approfondimento di come può reagire la donna davanti ad una relazione difficile o ad un abbandono.
Comunicato stampa
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Da lunedì 15 dicembre 2003, con la vernice (alle 19.00) per l’esposizione di “ Donne sull’orlo di una crisi di nervi” di Elvira Giannattasio, prosegue Pezzi Unici Modernissimi, la rassegna a cura di Luciano Stella e Ciro Cacciola, con cui il Modernissimo.it ospita lavori di autori napoletani contemporanei.
Dichiaratamente ispirato al celeberrimo film di Pedro Almodovar del 1989, Donne sull’orlo di una crisi di nervi (dimensioni: 420x210cm; tecnica: acrilico e collage su plastica e cartone) è un approfondimento di come può reagire la donna davanti ad una relazione difficile o ad un abbandono. Il lavoro assembla 12 figure femminili (è impossibile non riconoscere Pepa, Lucia, Marisa, Candela e tutte le protagoniste del film): donne tradite, ferite, abbandonate, perseguitate. Ciascuna è bella, femminile (raffigurata con labbra realistiche e sensuali, pronte a tirare fuori parole d’amore e di rabbia) ma è anche fragile (come il cartone su cui è rappresentata). Ciascuna è solo apparentemente forte (la forza è nella finzione della plastica che la ricopre e che lascia trasparire l’anima indifesa), chiusa invece per sempre nel ricordo della sua sofferenza (tutto è cucito con punti metallici) come forzata dentro una maschera che le permetterà di andare avanti senza il suo amore. Tutto è ondulato, precario, pieno di riflessi… “perché la sofferenza in amore cattura la donna per sempre indebolendo il suo modo di essere e cambiando la sua maniera di amare” dice l’autrice. E aggiunge: “Pepa, la protagonista del film, è una donna forte, affermata, bella, elegante… Ma quando viene lasciata dal suo amore perde tutte le sue energie e si nasconde dietro una maschera di forza apparente che diventerà il suo nuovo volto per tutta la vita”.
Nei 6 pannelli centrali, alcuni oggetti significativi nel film, elementi che simboleggiano le cause della nevrosi dopo l’abbandono: una scarpa (l’attesa), una valigia (il distacco), un pomodoro (la rabbia), un fiore di plastica (la falsità), un uovo (la nuova vita), un telefono (la ricerca… ovvero la speranza).
Elvira Giannattasio (Napoli, 1974) è illustratrice, pittrice, designer. Lavora tra Milano, Roma e Napoli con agenzie di pubblicità, aziende e case editrici. Ha insegnato Progettazione editoriale e Illustrazione per la moda all’Istituto Europeo di Design di Roma ed ha partecipato a numerose collettive in varie città d’Italia. È stata scelta a rappresentare l’Italia al Salone del Libro di Parigi. La sua prima personale (allestita a Napoli nel giugno 2003) è interamente dedicata all’immaginario femminile, Mesdemoiselles . Attualmente ha intensificato la sua attività di pittrice realizzando, tra l’altro, anche bellissimi reportages illustrati per la rivista Kult.
Dichiaratamente ispirato al celeberrimo film di Pedro Almodovar del 1989, Donne sull’orlo di una crisi di nervi (dimensioni: 420x210cm; tecnica: acrilico e collage su plastica e cartone) è un approfondimento di come può reagire la donna davanti ad una relazione difficile o ad un abbandono. Il lavoro assembla 12 figure femminili (è impossibile non riconoscere Pepa, Lucia, Marisa, Candela e tutte le protagoniste del film): donne tradite, ferite, abbandonate, perseguitate. Ciascuna è bella, femminile (raffigurata con labbra realistiche e sensuali, pronte a tirare fuori parole d’amore e di rabbia) ma è anche fragile (come il cartone su cui è rappresentata). Ciascuna è solo apparentemente forte (la forza è nella finzione della plastica che la ricopre e che lascia trasparire l’anima indifesa), chiusa invece per sempre nel ricordo della sua sofferenza (tutto è cucito con punti metallici) come forzata dentro una maschera che le permetterà di andare avanti senza il suo amore. Tutto è ondulato, precario, pieno di riflessi… “perché la sofferenza in amore cattura la donna per sempre indebolendo il suo modo di essere e cambiando la sua maniera di amare” dice l’autrice. E aggiunge: “Pepa, la protagonista del film, è una donna forte, affermata, bella, elegante… Ma quando viene lasciata dal suo amore perde tutte le sue energie e si nasconde dietro una maschera di forza apparente che diventerà il suo nuovo volto per tutta la vita”.
Nei 6 pannelli centrali, alcuni oggetti significativi nel film, elementi che simboleggiano le cause della nevrosi dopo l’abbandono: una scarpa (l’attesa), una valigia (il distacco), un pomodoro (la rabbia), un fiore di plastica (la falsità), un uovo (la nuova vita), un telefono (la ricerca… ovvero la speranza).
Elvira Giannattasio (Napoli, 1974) è illustratrice, pittrice, designer. Lavora tra Milano, Roma e Napoli con agenzie di pubblicità, aziende e case editrici. Ha insegnato Progettazione editoriale e Illustrazione per la moda all’Istituto Europeo di Design di Roma ed ha partecipato a numerose collettive in varie città d’Italia. È stata scelta a rappresentare l’Italia al Salone del Libro di Parigi. La sua prima personale (allestita a Napoli nel giugno 2003) è interamente dedicata all’immaginario femminile, Mesdemoiselles . Attualmente ha intensificato la sua attività di pittrice realizzando, tra l’altro, anche bellissimi reportages illustrati per la rivista Kult.
15
dicembre 2003
Elvira Giannattasio – Donne sull’orlo di una crisi di nervi
Dal 15 dicembre 2003 all'undici gennaio 2004
arte contemporanea
Location
MULTICINEMA MODERNISSIMO.IT
Napoli, Via Cisterna Dell'olio, (Napoli)
Napoli, Via Cisterna Dell'olio, (Napoli)
Vernissage
15 Dicembre 2003, ore 19.00