L’esibizione di Emanuela Fiorelli titolata Sottopelle, costituisce la seconda esposizione personale scaturita dal ciclo di rassegne denominato Limitrofi e distinti, in corso presso la galleria LIBERA Arte Contemporanea di Roma. L’artista propone al pubblico un’installazione e tre lavori relazionati ad un’opera di Enrico Castellani. Con quest’ultimo l’artista stabilisce, appunto, un dialogo fondato sugli aspetti comuni delle relative ricerche: il senso del movimento, della transitorietà, l’idea del volume come luogo di possibilità e autodeterminazione. Tutti i lavori sono riprodotti a colori in un catalogo presente in galleria. Alessio Verzenassi, curatore della stagione espositiva della L.A.C., così si esprime nel testo critico redatto per tale circostanza : “(…)stavolta è l’interesse per criteri spazio-temporali a caratterizzare l’accoppiata. Tema frequentato da noti predecessori, comprovano i manuali; ma la ricerca di Emanuela Fiorelli, oltre a ripercorrere l’ossatura di una certa storiografia, radicalizza i termini della questione, superando così i risultati conseguiti dal passato recente. Poiché in un sistema plastico auto-evidente, ovvero in cui tutti i materiali si denunciano apertamente, l’artista descrive dei tracciati esili e netti, con un filo che elenca le infinite possibilità spaziali internate in un dato volume. E qui cade la pertinenza, per contiguità linguistica, con l’opera presente in mostra di Enrico Castellani, tutta protesa sul riordino dei tempi e dei suoi confini, macchinalmente. (…)”.