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Emanuela Sforza – Il luogo e la forma. Pittori e scultori a Pesaro e nelle Marche
immagini fotografiche di opere di Arnoldo Ciarrocchi, Eliseo Mattiacci, Magdalo Mussio, Oscar Piattella,Tullio Pericoli, Arnaldo Pomodoro, Loreno Sguanci, Wladimiro Tulli, Valeriano Trubbiani, Giuseppe Uncini, Walter Valentini, Giuliano Vangi
Comunicato stampa
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I luoghi determinano persone e forme.
L’avere ascoltato, visto e assimilato mare, campagne, cieli, città; l’avere condiviso spazi, linguaggi, relazioni, incontri genera sentimenti di appartenenza.
Tempi e spazi, seppure fugacemente condivisi, decidono comunità culturali; segnano storie, dinamismi, percorsi individuali ma anche suggestive koiné artistiche.
E’ certamente il caso dei 12 artisti ritratti da Emanuela Sforza.
Arnoldo Ciarrocchi, Eliseo Mattiacci, Magdalo Mussio,Oscar Piattella,Tullio Pericoli, Arnaldo Pomodoro,Loreno Sguanci, Wladimiro Tulli, Valeriano Trubbiani,Giuseppe Uncini, Walter Valentini, Giuliano Vangi hanno aperto le porte dei loro ateliers a Emanuela Sforza, hanno condiviso lo spazio del loro quotidiano, hanno concesso il privilegio di intuire e, a volte, di cogliere, l’attimo in cui prende corpo la forma.
Un’alchimia di intimità, empatia, dialogo ed incontro tra differenti linguaggi emerge dalle immagini fotografiche che la Sforza ha tracciato entrando nall’aura di 12 tra scultori e pittori che non casualmente hanno scelto le Marche, ed in particolare la città di Pesaro, quale luogo di elezione per la loro dimora artistica e familiare. Non strettamente legata al luogo di nascita, si tratta sempre di una scelta non casuale: un luogo fisico che spesso diventa luogo dell’anima e dell’arte.
“Davanti a loro- scrive la Sforza, non ho eseguito singoli ritratti, ma ho ripreso ciascun personaggio come protagonista di una breve rappresentazione, cui partecipavo come muta deuteragonista. Gli sguardi erano il nostro linguaggio: sguardi concentrati sul loro mondo quelli degli artisti. Fissi silenziosamente e discretamente su di loro i
miei”. Molto nota come fotografa di teatro (importanti la sua collaborazione e le pubblicazioni per il Teatro alla Scala di Milano), questa rassegna di Emanuela Sforza è presentata da Ludovico Pratesi, e vedrà la presenza di alcuni degli artisti fotografati e la partecipazione di Silvia Cuppuini.
Coordinata da Gabriella Papini, la mostra propone anche un CD produzione Centro Arti visive e una pubblicazione edita da “La Stamperia dell’Arancio” di Grottammare.
Prodotta da Economia&Cultura-.Ancona .
EMANUELA SFORZA- Note Biografiche
Nata a Serra de’ Conti in provincia di Ancona: ha frequentato il Liceo Classico a Jesi per poi trasferirsi a Bologna dove, terminati gli studi universitari, ha lavorato come informatica in un centro di ricerca. Si occupa da tempo di fotografia, ma una sera d’estate di diversi anni fa ha scoperto la danza. Da allora il suo obiettivo si è posato con sempre maggior frequenza e amore sui grandi danzatori non solo per fissarne la perfezione dei movimenti, ma soprattutto per cogliere di questi il palpito profondo, per risalire sentimentalmente all’origine del momento creativo. Questa sua felice esperienza nel mondo della danza, l’ha portata in seguito ad estendere la sua ricerca a tutto lo spettacolo, in particolare nell’ambito della ritrattistica, dei volti dei singoli personaggi. Ha al suo attivo oltre cento mostre in Italia e all’estero, tra le più importanti quelle presso: il Teatro della Scala di Milano, il Palazzo Re Enzo a Bologna, il Palazzo Pianetti a Jesi, il Teatro Comunale di Modena, l’Istituto di Cultura Italiana di Stoccarda, il Teatro dell’Opera del Reno di Duisburg, il Festival Photographique du Trégor in Bretagna, la Mole Vanvitelliana di Ancona. In particolare per i grandi eventi di danza sue mostre e rassegne si sono svolte a Toronto (Canada), e nei pià importanti teatri italiani ed europei. Ha collaborato con la RAI per la rassegna “Nati per la Danza”, con servizi fotografici e poster. Tra le ideazioni e pubblicazioni, presentate ed esposte in Italia e all’estero (Germania,Francia e Svizzera): il volume “Cinderella” sul balletto celebrativo del bicentenario del Teatro alla Scala di Milano”; cartelle sui danzatori italiani e sul balletto “Ce que l’amour me dit” di Maurice Béjart; “Le Marche di Emanuela Sforza”, “Donne delle Marche”; una cartella dedicata Joice Lussu. E una , con relativa mostra, in occasione del bicentenario del Teatro Pergolesi di Jesi. Ha pubblicato nel 2003 un volume dedicato a 12 grandi artisti marchigiani, pittori e scultori di fama internazionale, colti nella loro attività e nei momenti di relax nei loro atelier o dimore, per la cura critica della prof. Silvia Cuppini dell’Università di Urbino presso la Stamperia dell’Arancio di Grottammare , con il patrocinio della Giunta regionale. Ha conseguito il Premio Positano per la fotografia di danza nel 1989; il Premio Soroptimist Club di Venezia per l’attività fotografica nel 1994.
Ultime mostre : Macerata-Galleria degli Antichi Forni, novembre 2003; Ancona.Mole Vanvitelliana settembre 2004; Roma, Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro maggio 2005.
Hanno scritto di lei con citazioni e recensioni Roberta Valtorta, Vittoria Ottolenghi, Daniela Palazzoni, Giuliana Scimè ed altri critici e giornalisti.
L’avere ascoltato, visto e assimilato mare, campagne, cieli, città; l’avere condiviso spazi, linguaggi, relazioni, incontri genera sentimenti di appartenenza.
Tempi e spazi, seppure fugacemente condivisi, decidono comunità culturali; segnano storie, dinamismi, percorsi individuali ma anche suggestive koiné artistiche.
E’ certamente il caso dei 12 artisti ritratti da Emanuela Sforza.
Arnoldo Ciarrocchi, Eliseo Mattiacci, Magdalo Mussio,Oscar Piattella,Tullio Pericoli, Arnaldo Pomodoro,Loreno Sguanci, Wladimiro Tulli, Valeriano Trubbiani,Giuseppe Uncini, Walter Valentini, Giuliano Vangi hanno aperto le porte dei loro ateliers a Emanuela Sforza, hanno condiviso lo spazio del loro quotidiano, hanno concesso il privilegio di intuire e, a volte, di cogliere, l’attimo in cui prende corpo la forma.
Un’alchimia di intimità, empatia, dialogo ed incontro tra differenti linguaggi emerge dalle immagini fotografiche che la Sforza ha tracciato entrando nall’aura di 12 tra scultori e pittori che non casualmente hanno scelto le Marche, ed in particolare la città di Pesaro, quale luogo di elezione per la loro dimora artistica e familiare. Non strettamente legata al luogo di nascita, si tratta sempre di una scelta non casuale: un luogo fisico che spesso diventa luogo dell’anima e dell’arte.
“Davanti a loro- scrive la Sforza, non ho eseguito singoli ritratti, ma ho ripreso ciascun personaggio come protagonista di una breve rappresentazione, cui partecipavo come muta deuteragonista. Gli sguardi erano il nostro linguaggio: sguardi concentrati sul loro mondo quelli degli artisti. Fissi silenziosamente e discretamente su di loro i
miei”. Molto nota come fotografa di teatro (importanti la sua collaborazione e le pubblicazioni per il Teatro alla Scala di Milano), questa rassegna di Emanuela Sforza è presentata da Ludovico Pratesi, e vedrà la presenza di alcuni degli artisti fotografati e la partecipazione di Silvia Cuppuini.
Coordinata da Gabriella Papini, la mostra propone anche un CD produzione Centro Arti visive e una pubblicazione edita da “La Stamperia dell’Arancio” di Grottammare.
Prodotta da Economia&Cultura-.Ancona .
EMANUELA SFORZA- Note Biografiche
Nata a Serra de’ Conti in provincia di Ancona: ha frequentato il Liceo Classico a Jesi per poi trasferirsi a Bologna dove, terminati gli studi universitari, ha lavorato come informatica in un centro di ricerca. Si occupa da tempo di fotografia, ma una sera d’estate di diversi anni fa ha scoperto la danza. Da allora il suo obiettivo si è posato con sempre maggior frequenza e amore sui grandi danzatori non solo per fissarne la perfezione dei movimenti, ma soprattutto per cogliere di questi il palpito profondo, per risalire sentimentalmente all’origine del momento creativo. Questa sua felice esperienza nel mondo della danza, l’ha portata in seguito ad estendere la sua ricerca a tutto lo spettacolo, in particolare nell’ambito della ritrattistica, dei volti dei singoli personaggi. Ha al suo attivo oltre cento mostre in Italia e all’estero, tra le più importanti quelle presso: il Teatro della Scala di Milano, il Palazzo Re Enzo a Bologna, il Palazzo Pianetti a Jesi, il Teatro Comunale di Modena, l’Istituto di Cultura Italiana di Stoccarda, il Teatro dell’Opera del Reno di Duisburg, il Festival Photographique du Trégor in Bretagna, la Mole Vanvitelliana di Ancona. In particolare per i grandi eventi di danza sue mostre e rassegne si sono svolte a Toronto (Canada), e nei pià importanti teatri italiani ed europei. Ha collaborato con la RAI per la rassegna “Nati per la Danza”, con servizi fotografici e poster. Tra le ideazioni e pubblicazioni, presentate ed esposte in Italia e all’estero (Germania,Francia e Svizzera): il volume “Cinderella” sul balletto celebrativo del bicentenario del Teatro alla Scala di Milano”; cartelle sui danzatori italiani e sul balletto “Ce que l’amour me dit” di Maurice Béjart; “Le Marche di Emanuela Sforza”, “Donne delle Marche”; una cartella dedicata Joice Lussu. E una , con relativa mostra, in occasione del bicentenario del Teatro Pergolesi di Jesi. Ha pubblicato nel 2003 un volume dedicato a 12 grandi artisti marchigiani, pittori e scultori di fama internazionale, colti nella loro attività e nei momenti di relax nei loro atelier o dimore, per la cura critica della prof. Silvia Cuppini dell’Università di Urbino presso la Stamperia dell’Arancio di Grottammare , con il patrocinio della Giunta regionale. Ha conseguito il Premio Positano per la fotografia di danza nel 1989; il Premio Soroptimist Club di Venezia per l’attività fotografica nel 1994.
Ultime mostre : Macerata-Galleria degli Antichi Forni, novembre 2003; Ancona.Mole Vanvitelliana settembre 2004; Roma, Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro maggio 2005.
Hanno scritto di lei con citazioni e recensioni Roberta Valtorta, Vittoria Ottolenghi, Daniela Palazzoni, Giuliana Scimè ed altri critici e giornalisti.
18
marzo 2006
Emanuela Sforza – Il luogo e la forma. Pittori e scultori a Pesaro e nelle Marche
Dal 18 marzo al 30 aprile 2006
fotografia
Location
CENTRO ARTI VISIVE – PESCHERIA
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
tutti i giorni 17,30-19,30, chiuso il lunedì
Vernissage
18 Marzo 2006, ore 18,30
Autore
Curatore