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Emanuele Dascanio – Su la soglia della luce
Ritratti e nature morte creano un cammino ricco di fascino che ha come filo conduttore la linea incerta tra buio e luce. La tecnica utilizzata è quella dell’iperrealismo. Lo sguardo di Dascanio è privo di virtuosismi ed è quello di chi, rappresentando le cose, le fa esistere.
Comunicato stampa
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Un perfezionista alla continua ricerca del miglioramento della tecnica pittorica, sua vera vocazione. Questo è Emanuele Dascanio, enfant prodige e protagonista, fino al 20 novembre, di una personale alla Fondazione Maimeri.
La mostra è frutto del fortunato incontro tra l’artista, Gianni Maimeri, Presidente di Fondazione Maimeri e AD di Industria Maimeri, e Massimo Candela, CEO di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini. Un sodalizio che trae origine dalla passione per l’arte, per il talento e per la ricerca della bellezza e che si concretizza con il supporto a questa esposizione.
Un’occasione per fare il punto su una carriera ancora agli inizi (Dascanio ha solo 32 anni), ma già ricca di riconoscimenti, raccontata in 22 opere che delineano il percorso artistico di questo brillante artista italiano.
Ritratti e nature morte creano un cammino ricco di fascino che ha come filo conduttore la linea incerta tra buio e luce. La tecnica utilizzata, quella dell’iperrealismo, spesso caratterizzata da una perfezione quasi algida, qui - attraverso l’amore per il dettaglio di memoria fiamminga - regala calore e poesia. Lo sguardo di Dascanio è privo di virtuosismi ed è quello di chi, rappresentando le cose, le fa esistere.
La luce sontuosa dell’olio nelle nature morte e la delicata consistenza del carboncino e della grafite nei ritratti danno vita a una serie di opere dalle suggestioni ipnotiche. Nei portrait, il bianco e il nero si fanno sinfonia sulla pelle e sui capelli di fanciulle dall’aura vagamente mistica che emergono dal buio come apparizioni. Un gioco di equilibri tra eros e spiritualità che culmina nel ritratto a figura intera della ragazza in lingerie che giace abbandonata su un groviglio di lenzuola, in una posa che ricorda però una deposizione classica. Il mondo maschile di Dascanio è invece abitato da uomini vecchi, con visi solcati dalle rughe testimoni di una vita intensa e vissuta. Immagini scolpite, solco dopo solco, dalla sua matita.
Infine, le nature morte dove l’ispirazione seicentesca è più esplicita e ci regala l’essenza dei soggetti rappresentati.
La mostra è frutto del fortunato incontro tra l’artista, Gianni Maimeri, Presidente di Fondazione Maimeri e AD di Industria Maimeri, e Massimo Candela, CEO di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini. Un sodalizio che trae origine dalla passione per l’arte, per il talento e per la ricerca della bellezza e che si concretizza con il supporto a questa esposizione.
Un’occasione per fare il punto su una carriera ancora agli inizi (Dascanio ha solo 32 anni), ma già ricca di riconoscimenti, raccontata in 22 opere che delineano il percorso artistico di questo brillante artista italiano.
Ritratti e nature morte creano un cammino ricco di fascino che ha come filo conduttore la linea incerta tra buio e luce. La tecnica utilizzata, quella dell’iperrealismo, spesso caratterizzata da una perfezione quasi algida, qui - attraverso l’amore per il dettaglio di memoria fiamminga - regala calore e poesia. Lo sguardo di Dascanio è privo di virtuosismi ed è quello di chi, rappresentando le cose, le fa esistere.
La luce sontuosa dell’olio nelle nature morte e la delicata consistenza del carboncino e della grafite nei ritratti danno vita a una serie di opere dalle suggestioni ipnotiche. Nei portrait, il bianco e il nero si fanno sinfonia sulla pelle e sui capelli di fanciulle dall’aura vagamente mistica che emergono dal buio come apparizioni. Un gioco di equilibri tra eros e spiritualità che culmina nel ritratto a figura intera della ragazza in lingerie che giace abbandonata su un groviglio di lenzuola, in una posa che ricorda però una deposizione classica. Il mondo maschile di Dascanio è invece abitato da uomini vecchi, con visi solcati dalle rughe testimoni di una vita intensa e vissuta. Immagini scolpite, solco dopo solco, dalla sua matita.
Infine, le nature morte dove l’ispirazione seicentesca è più esplicita e ci regala l’essenza dei soggetti rappresentati.
04
novembre 2015
Emanuele Dascanio – Su la soglia della luce
Dal 04 al 20 novembre 2015
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MAIMERI
Milano, Corso Cristoforo Colombo, 15, (Milano)
Milano, Corso Cristoforo Colombo, 15, (Milano)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Vernissage
4 Novembre 2015, Ore 19.00
Autore
Curatore