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Emanuele Giannetti- Carro di fuoco
L’ambiente per la parola, l’ambiente in cui essa si forma e da cui essa parte è il valore che viene proposto ed esposto in questa mostra.
Comunicato stampa
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inner room© – inner room jewelbox©
per il ciclo i valori dell’arte ha il piacere di presentare
Emanuele Giannetti- carro di fuoco
Opening 21 dicembre 2018 ore 17.30
durata mostra: 22- dicembre – 21 gennaio
ore 10.00-13 / 15.00 – 19.30
Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Eliyahu salì nel turbine verso il cielo. 2Re 2,11
L'ambiente per la parola, l'ambiente in cui essa si forma e da cui essa parte è il valore che viene proposto ed esposto in questa mostra. l'opera nasce da un partuicolare incontro dell'autore con la frase citata, avvenuto in occasione del progetto di un ambiente per la Cattedrale di Carpi. L'impatto ha prodotto nell'autore una profonda riflessione sull'ambiente sia interiore che esteriore da cui si parla.
Giannetti propone questo tema iconografico alquanto raro, poche infatti sono le rappresentazioni, ponendolo in relazione con la figura di Eliyahu (Elia), quella del profeta. Di colui che proferisce ovvero che parla.
Il profeta nella sua vita storica ha investito i suoi contemporanei con parole di fuoco, ha affrontato e vinto manipolatori sociali ion virtù di un particolare spirito che lo animava. Spirito che potremmo definire come ambiente interiore così forte che il suo erede Eliseo ne chiede una doppia porzione in eredità convinto forse del fatto che con la stessa porzione non l'avrebbe eguagliato.
Ecco che al suo momento Eliahu non trapassa fisicamente ma passa da una dimensione all'altra dello stersso ambiente, ovvero da quello interiore del fuoco che lo anima a quello esteriore che lo porta via fisicamente.
In questo passaggio ambientale Giannetti coglie una possibilità formale. Il carro diviene metafora di quell'ambiente altro da cui il profeta parla. Ambiente spirituale, interiore che si proietta all'esterno.
In questo è molto vicino a recenti studi sulla comunicaziione che individuano effetti distruttivi in chi ascolta discorsi di persone il cui ambiente interiore è affetto da patologie psichiche. Come se l'ambiente definibile personale e privato di queste persone influenza il vivere di altri. Ecco che il carro di Giannetti guidato dal fuoco che biblicamente rappresenta la giustizia divina diviene spazio ( tribuna) da cui parlare ma anche riflessione su da quale spazio si parla, perchè da esso si determina l'influenza in chi ascolta.
Un carro in prezioso marmo e inserti in oro, di piccola dimensione intima, perchè chi vuole possa salirvi con tutto se stesso e che diviene così anche metafora del fare profetico dell'artista.
Per giannetti il fuoco ha un'accezione seminale, germinativa, come formalizzato dagli alveoli dei raddi del carro.
Nella jewelbox sono esposti gioielli in oro ed argento realizzati dallo stesso artista che da tempo intrattiene con la gioielleria un felice dialogo.
Emanuele Giannetti, Lucignano d'Asso Siena 1957
Frequenta l'Istituto Statale d'Arte "Duccio di Buoninsegna" di Siena e quindi il corso di Scultura e Design dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, collaborando poi con Silvio Coppola nel suo studio di Milano. Nel 1982-'83 collabora con Pier Carlo Santini alla progettazione di ipotesi di arredo urbano nel centro storico di Lucca e agli allestimenti presso la Fondazione Ragghianti. Tiene corsi presso l'Accademia di Belle Arti di Berlino (1998), e l'Universidad Politecnica de Valencia, Facultad de Bella Artes de San Carlos (UPV, 2003). Attualmente è titolare della Cattedra di Scultura in marmo all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Realizza diverse sculture per collezioni pubbliche e private, tra cui con Dominique Stroobant e Gerard Oweler un'"installazione" permanente (1500 m.), Lhar, Germania (1980); e poi a Rapolano Terme, SI; Cassina Rizzardi, CO; San Quirico d'Orcia, SI; Museo Nazionale della Resistenza, Caldarola, MC; Peschici, FG; "medaglia" per "Bologna Città Europea della Cultura" (2000); con Lello Scorselli, "altare, cattedra e ambone", Cattedrale di San Pietro, Bologna; Parco Ciulli, Monticiano, SI; Chiesa di Santa Teresa, Bologna; "altare, cattedra e ambone", Cattedrale di Carpi, MO; Pontedera; Parco della Villa Griccioli, Montechiaro, SI; Distretto USL, Cento, FE; Parco Metaltex Maslianico, CO; Uno a Erre, Arezzo. Ha partecipato a numerosi simposi internazionali, tra cui quelli a Lahr, Cassina Rizzardi, Peschici, Seul (Corea) e Carrara, e alla Biennale di Scultura di Mursca Sobota, Slovenia.
Espone anche in numeorse collettive nazionali ed internazionali, da tempo ha intraprteso un dialogo importante con la Cina, ricevendo anche un'acquisizione dal Museo Nazionale di Pechino.
Il coordinamento teoretico è a cura del Dr. Romeo Giuli
l’evento si inquadra nella manifestazione : open zona toselli
per il ciclo i valori dell’arte ha il piacere di presentare
Emanuele Giannetti- carro di fuoco
Opening 21 dicembre 2018 ore 17.30
durata mostra: 22- dicembre – 21 gennaio
ore 10.00-13 / 15.00 – 19.30
Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Eliyahu salì nel turbine verso il cielo. 2Re 2,11
L'ambiente per la parola, l'ambiente in cui essa si forma e da cui essa parte è il valore che viene proposto ed esposto in questa mostra. l'opera nasce da un partuicolare incontro dell'autore con la frase citata, avvenuto in occasione del progetto di un ambiente per la Cattedrale di Carpi. L'impatto ha prodotto nell'autore una profonda riflessione sull'ambiente sia interiore che esteriore da cui si parla.
Giannetti propone questo tema iconografico alquanto raro, poche infatti sono le rappresentazioni, ponendolo in relazione con la figura di Eliyahu (Elia), quella del profeta. Di colui che proferisce ovvero che parla.
Il profeta nella sua vita storica ha investito i suoi contemporanei con parole di fuoco, ha affrontato e vinto manipolatori sociali ion virtù di un particolare spirito che lo animava. Spirito che potremmo definire come ambiente interiore così forte che il suo erede Eliseo ne chiede una doppia porzione in eredità convinto forse del fatto che con la stessa porzione non l'avrebbe eguagliato.
Ecco che al suo momento Eliahu non trapassa fisicamente ma passa da una dimensione all'altra dello stersso ambiente, ovvero da quello interiore del fuoco che lo anima a quello esteriore che lo porta via fisicamente.
In questo passaggio ambientale Giannetti coglie una possibilità formale. Il carro diviene metafora di quell'ambiente altro da cui il profeta parla. Ambiente spirituale, interiore che si proietta all'esterno.
In questo è molto vicino a recenti studi sulla comunicaziione che individuano effetti distruttivi in chi ascolta discorsi di persone il cui ambiente interiore è affetto da patologie psichiche. Come se l'ambiente definibile personale e privato di queste persone influenza il vivere di altri. Ecco che il carro di Giannetti guidato dal fuoco che biblicamente rappresenta la giustizia divina diviene spazio ( tribuna) da cui parlare ma anche riflessione su da quale spazio si parla, perchè da esso si determina l'influenza in chi ascolta.
Un carro in prezioso marmo e inserti in oro, di piccola dimensione intima, perchè chi vuole possa salirvi con tutto se stesso e che diviene così anche metafora del fare profetico dell'artista.
Per giannetti il fuoco ha un'accezione seminale, germinativa, come formalizzato dagli alveoli dei raddi del carro.
Nella jewelbox sono esposti gioielli in oro ed argento realizzati dallo stesso artista che da tempo intrattiene con la gioielleria un felice dialogo.
Emanuele Giannetti, Lucignano d'Asso Siena 1957
Frequenta l'Istituto Statale d'Arte "Duccio di Buoninsegna" di Siena e quindi il corso di Scultura e Design dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, collaborando poi con Silvio Coppola nel suo studio di Milano. Nel 1982-'83 collabora con Pier Carlo Santini alla progettazione di ipotesi di arredo urbano nel centro storico di Lucca e agli allestimenti presso la Fondazione Ragghianti. Tiene corsi presso l'Accademia di Belle Arti di Berlino (1998), e l'Universidad Politecnica de Valencia, Facultad de Bella Artes de San Carlos (UPV, 2003). Attualmente è titolare della Cattedra di Scultura in marmo all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Realizza diverse sculture per collezioni pubbliche e private, tra cui con Dominique Stroobant e Gerard Oweler un'"installazione" permanente (1500 m.), Lhar, Germania (1980); e poi a Rapolano Terme, SI; Cassina Rizzardi, CO; San Quirico d'Orcia, SI; Museo Nazionale della Resistenza, Caldarola, MC; Peschici, FG; "medaglia" per "Bologna Città Europea della Cultura" (2000); con Lello Scorselli, "altare, cattedra e ambone", Cattedrale di San Pietro, Bologna; Parco Ciulli, Monticiano, SI; Chiesa di Santa Teresa, Bologna; "altare, cattedra e ambone", Cattedrale di Carpi, MO; Pontedera; Parco della Villa Griccioli, Montechiaro, SI; Distretto USL, Cento, FE; Parco Metaltex Maslianico, CO; Uno a Erre, Arezzo. Ha partecipato a numerosi simposi internazionali, tra cui quelli a Lahr, Cassina Rizzardi, Peschici, Seul (Corea) e Carrara, e alla Biennale di Scultura di Mursca Sobota, Slovenia.
Espone anche in numeorse collettive nazionali ed internazionali, da tempo ha intraprteso un dialogo importante con la Cina, ricevendo anche un'acquisizione dal Museo Nazionale di Pechino.
Il coordinamento teoretico è a cura del Dr. Romeo Giuli
l’evento si inquadra nella manifestazione : open zona toselli
21
dicembre 2018
Emanuele Giannetti- Carro di fuoco
Dal 21 dicembre 2018 al 21 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
INNER ROOM – FUSI&FUSI
Siena, via guccio di mannaia, 15, (Siena)
Siena, via guccio di mannaia, 15, (Siena)
Orario di apertura
10.00-13 / 15.00 – 19.30
Vernissage
21 Dicembre 2018, h 17.30
Autore
Curatore