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Emanuele Lo Cascio – Chanson de Geste
Una mostra di arte contemporanea per riflettere su temi antichissimi, spostando lo sguardo per mezzo del linguaggio contemporaneo
Comunicato stampa
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Al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino
si inaugura sabato 1 ottobre alle ore 19,00
la mostra Chanson de Geste di Emanuele Lo Cascio
PALERMO- Una mostra di arte contemporanea per riflettere su temi antichissimi, spostando lo sguardo per mezzo del linguaggio contemporaneo: Chanson de Geste è la mostra di Emanuele Lo Cascio che si inaugura sabato 1 ottobre alle 19 al Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, a cura di Katia Anguelova.
In occasione dell’inaugurazione alle 19,30 si terrà una performance che vedrà il coinvolgimento di alcuni attori.
L’esposizione Chanson de Geste è poi protagonista della Giornata del Contemporaneo, che si tiene in tutta Italia l’8 ottobre, e che vede per il secondo anno la partecipazione del Museo Antonio Pasqualino.
Chanson de Geste si riferisce al genere poetico di tipo epico; Emanuele Lo Cascio presenta video e sculture inedite, che diventano spunti per racconti, storie di viaggi e spostamenti, riflessioni che indagano la dialettica del torto e della ragione, da sempre motore trainante della storia umana, investigando i nuovi meccanismi sottesi ai rapporti di forza: concetto, questo, che appare presente nella maggioranza delle relazioni poste in essere nella società in cui viviamo.
Scrive Katia Anguelova: «Una dimensione in cui il potere non è mai astratto, immanente o impersonale, ma situato nella microfisica delle interazioni (per dirla à la Foucault); una dimensione generatrice di esperienza, in cui il potere, da strumento coercitivo a sostegno dello status quo, diviene occasione per rimettere in discussione i rapporti di forza esistenti e dar vita a nuove traiettorie d’azione e politiche dell’identità».
Attraverso una serie di opere espressamente realizzate per questa esposizione – video e sculture- Emanuele Lo Cascio propone alcuni interrogativi, che appaiono come sguardi taglienti sul passato e sul presente, qui posti in discussione attraverso la storia, la letteratura e l’esperienza personale.
Tra i lavori in mostra, il video The Reasons of The Leopard trae spunto dal romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per poi intraprendere un viaggio (ancora uno spostamento) caratterizzato dalla forza deflagrante della possibilità appena tracciata, della risorsa dell’imprevisto. Così non si tratta solo di coincidenze: la Sicilia, un paese africano, il caldo, l'assenza di temporalità, la presenza dei miti, ma anche di un ribaltamento di essi stessi; tutto, ed al contempo, il contrario di tutto. La rilettura, in questo caso compiuta da una presenza che racconta il tempo in cui viviamo, vede un don Fabrizio che vuole incontrare lo sguardo degli altri, e per questo ci guarda.
La performance invece vedrà gli attori impegnati in un dialogo impossibile, in cui il celebre dialogo tra don Fabrizio e Chevalier si
contrappone ad una serrata descrizione delle tecniche di edificazione dei muri, tratta dal De Architectura di Vitruvio, metafora, anche questa di rapporti di forza tra strutture verbali, sociali, umane.
Chanson de Geste, video che dà anche il nome alla mostra, è costruito su una struttura circolare, un loop continuo. Il tema della lotta e del combattimento si ripete all’infinito, diventando così quasi ipnotico. La musica, seguendo la ritmica degli spettacoli dell’opera dei pupi, ci porta in una trans quasi rituale in cui sono in gioco aspetti come il ciclo della vita, il mistero, la tensione e il protendere delle relazioni.
La scultura Il cerchio non ha più centro è un cerchio metallico formato da una spada ricurva in cui la lama si giunge all’impugnatura. Un ricongiungersi simbolico anche con la Chanson de Geste evocata nel titolo della mostra, ma per mettere in luce, questa volta, gli elementi paradossali, scomodi della narrazione e della attualizzazione delle identità.
Il Museo Pasqualino dedicherà particolare attenzione al contemporaneo con una serie di appuntamenti: il 6 ottobre si svolgerà il Seminario Internazionale Arte e Antropologia e nel 2012 la mostra dedicata a Tadzeus Kantor e la terza edizione del Festival Finzioni- Videoracconti contemporanei.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 ottobre, l’ingresso è libero.
Da lunedì a sabato, 9-13; 14,30-18,30, domenica 10-13.
Informazioni:Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, Palermo - 091 328060- www.museomarionettepalermo.it
Emanuele Lo Cascio è nato a Palermo nel 1974. Si trasferisce negli Stati Uniti e frequenta l’American Academy of Art di Chicago, dove consegue la Laurea in Scienza delle Comunicazioni. Tra le mostre personali: Da nessuna parte, Galleria dell’Arco, Palermo, 2007; Top Manta, Espaì Ubu, Barcelona, 2009; Top Manta, Roda Stern, Goteborg, 2010; Festival Finzioni- Videoracconti contemporanei, Museo Pasqualino, Palermo, 2010.
si inaugura sabato 1 ottobre alle ore 19,00
la mostra Chanson de Geste di Emanuele Lo Cascio
PALERMO- Una mostra di arte contemporanea per riflettere su temi antichissimi, spostando lo sguardo per mezzo del linguaggio contemporaneo: Chanson de Geste è la mostra di Emanuele Lo Cascio che si inaugura sabato 1 ottobre alle 19 al Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, a cura di Katia Anguelova.
In occasione dell’inaugurazione alle 19,30 si terrà una performance che vedrà il coinvolgimento di alcuni attori.
L’esposizione Chanson de Geste è poi protagonista della Giornata del Contemporaneo, che si tiene in tutta Italia l’8 ottobre, e che vede per il secondo anno la partecipazione del Museo Antonio Pasqualino.
Chanson de Geste si riferisce al genere poetico di tipo epico; Emanuele Lo Cascio presenta video e sculture inedite, che diventano spunti per racconti, storie di viaggi e spostamenti, riflessioni che indagano la dialettica del torto e della ragione, da sempre motore trainante della storia umana, investigando i nuovi meccanismi sottesi ai rapporti di forza: concetto, questo, che appare presente nella maggioranza delle relazioni poste in essere nella società in cui viviamo.
Scrive Katia Anguelova: «Una dimensione in cui il potere non è mai astratto, immanente o impersonale, ma situato nella microfisica delle interazioni (per dirla à la Foucault); una dimensione generatrice di esperienza, in cui il potere, da strumento coercitivo a sostegno dello status quo, diviene occasione per rimettere in discussione i rapporti di forza esistenti e dar vita a nuove traiettorie d’azione e politiche dell’identità».
Attraverso una serie di opere espressamente realizzate per questa esposizione – video e sculture- Emanuele Lo Cascio propone alcuni interrogativi, che appaiono come sguardi taglienti sul passato e sul presente, qui posti in discussione attraverso la storia, la letteratura e l’esperienza personale.
Tra i lavori in mostra, il video The Reasons of The Leopard trae spunto dal romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per poi intraprendere un viaggio (ancora uno spostamento) caratterizzato dalla forza deflagrante della possibilità appena tracciata, della risorsa dell’imprevisto. Così non si tratta solo di coincidenze: la Sicilia, un paese africano, il caldo, l'assenza di temporalità, la presenza dei miti, ma anche di un ribaltamento di essi stessi; tutto, ed al contempo, il contrario di tutto. La rilettura, in questo caso compiuta da una presenza che racconta il tempo in cui viviamo, vede un don Fabrizio che vuole incontrare lo sguardo degli altri, e per questo ci guarda.
La performance invece vedrà gli attori impegnati in un dialogo impossibile, in cui il celebre dialogo tra don Fabrizio e Chevalier si
contrappone ad una serrata descrizione delle tecniche di edificazione dei muri, tratta dal De Architectura di Vitruvio, metafora, anche questa di rapporti di forza tra strutture verbali, sociali, umane.
Chanson de Geste, video che dà anche il nome alla mostra, è costruito su una struttura circolare, un loop continuo. Il tema della lotta e del combattimento si ripete all’infinito, diventando così quasi ipnotico. La musica, seguendo la ritmica degli spettacoli dell’opera dei pupi, ci porta in una trans quasi rituale in cui sono in gioco aspetti come il ciclo della vita, il mistero, la tensione e il protendere delle relazioni.
La scultura Il cerchio non ha più centro è un cerchio metallico formato da una spada ricurva in cui la lama si giunge all’impugnatura. Un ricongiungersi simbolico anche con la Chanson de Geste evocata nel titolo della mostra, ma per mettere in luce, questa volta, gli elementi paradossali, scomodi della narrazione e della attualizzazione delle identità.
Il Museo Pasqualino dedicherà particolare attenzione al contemporaneo con una serie di appuntamenti: il 6 ottobre si svolgerà il Seminario Internazionale Arte e Antropologia e nel 2012 la mostra dedicata a Tadzeus Kantor e la terza edizione del Festival Finzioni- Videoracconti contemporanei.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 ottobre, l’ingresso è libero.
Da lunedì a sabato, 9-13; 14,30-18,30, domenica 10-13.
Informazioni:Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, Palermo - 091 328060- www.museomarionettepalermo.it
Emanuele Lo Cascio è nato a Palermo nel 1974. Si trasferisce negli Stati Uniti e frequenta l’American Academy of Art di Chicago, dove consegue la Laurea in Scienza delle Comunicazioni. Tra le mostre personali: Da nessuna parte, Galleria dell’Arco, Palermo, 2007; Top Manta, Espaì Ubu, Barcelona, 2009; Top Manta, Roda Stern, Goteborg, 2010; Festival Finzioni- Videoracconti contemporanei, Museo Pasqualino, Palermo, 2010.
01
ottobre 2011
Emanuele Lo Cascio – Chanson de Geste
Dal primo al 27 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
Palermo, Piazzetta Niscemi, 5, (Palermo)
Palermo, Piazzetta Niscemi, 5, (Palermo)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato, 9-13; 14,30-18,30, domenica 10-13
Vernissage
1 Ottobre 2011, ore 19
Autore