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Embrice su Embrice 2008
Embrice si propone come luogo in cui il lavoro di artisti architetti e artigiani, la discussione, possano trovare spazio senza ambientazioni di genere. Sono ben tredici i soggetti che nell’ultimo anno vi hanno trovato ospitalità. Con questa occasione si vogliono mettere a confronto questi soggetti.
Comunicato stampa
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Il ventidue febbraio duemilaotto, si apre a Roma, in via delle Sette Chiese 78, la Galleria Embrice con una esposizione dedicata al nome stesso di “Embrice” nella quale si ripercorrono le tappe sulle riflessioni, i progetti per il logo e per il coordinamento di immagine affidato allo studio Freelands .
Nomina non sunt res ma le cose iniziano a esistere dal momento in cui le si nominano.
Embrice è il nome di una tegola piana in laterizio, di forma trapezoidale, con i bordi convergenti rilevati; il termine edilizio trasmigra poi in campo zoologico, a connotare un gruppo di animali embricati: ricoperti cioè da un mantello esterno fatto di elementi fra loro collegati meccanicamente.
L’etimologia del nome è legata al lemma Imber, pioggia, qui usato ad indicare, con una contaminazione semantica, lo spazio protetto dalla pioggia e, per estensione, dai rumori esterni.
Il sottotitolo artiemestiere indica fin dall’inizio un terreno di pari dignità per il maggiore e il minore, tanto per le arti liberali, quanto per quelle meccaniche.
Embrice connota perciò un luogo che dà ospitalità, rispettando la scelta di campo del soggetto che espone, nel quale il prodotto del lavoro e la discussione trovano spazio senza ambientazioni di genere.
Alla prima, nel corso del 2008, seguono altre dodici occasioni nelle quali Embrice dà spazio al lavoro di architetti, artigiani, artisti, documentaristi, ciascuno nel suo ambito espositivo e sociale: Freelands; Fabio Andriotto; Alfredo Passeri; Roberto Ianigro e Valentina Ricciuti; Alberto Giuliani; Massimo Alessandrini; Alessandra Baldoni, Maria Chiara Calvani e Silvia Sbordoni; Davide Tarantino e Guido Lombardo; Daniele Forlani; Sergio Capiluppi, Christian Ciampoli e Silvia Sbordoni; Federica Dal Falco; Franca Bossalin, Carlo Laurenti e Leone Spita; Dafne Tafuri.
“EMBRICE su EMBRICE 2008” si propone di mettere questi soggetti a confronto nello stesso tempo e nello stesso spazio, appositamente modificato.
Nasce così una rassegna antologica di frammenti, con l’ausilio del modello o del pezzo esemplare di ciascuno e proiezioni con audio su numerosi schermi.
Nomina non sunt res ma le cose iniziano a esistere dal momento in cui le si nominano.
Embrice è il nome di una tegola piana in laterizio, di forma trapezoidale, con i bordi convergenti rilevati; il termine edilizio trasmigra poi in campo zoologico, a connotare un gruppo di animali embricati: ricoperti cioè da un mantello esterno fatto di elementi fra loro collegati meccanicamente.
L’etimologia del nome è legata al lemma Imber, pioggia, qui usato ad indicare, con una contaminazione semantica, lo spazio protetto dalla pioggia e, per estensione, dai rumori esterni.
Il sottotitolo artiemestiere indica fin dall’inizio un terreno di pari dignità per il maggiore e il minore, tanto per le arti liberali, quanto per quelle meccaniche.
Embrice connota perciò un luogo che dà ospitalità, rispettando la scelta di campo del soggetto che espone, nel quale il prodotto del lavoro e la discussione trovano spazio senza ambientazioni di genere.
Alla prima, nel corso del 2008, seguono altre dodici occasioni nelle quali Embrice dà spazio al lavoro di architetti, artigiani, artisti, documentaristi, ciascuno nel suo ambito espositivo e sociale: Freelands; Fabio Andriotto; Alfredo Passeri; Roberto Ianigro e Valentina Ricciuti; Alberto Giuliani; Massimo Alessandrini; Alessandra Baldoni, Maria Chiara Calvani e Silvia Sbordoni; Davide Tarantino e Guido Lombardo; Daniele Forlani; Sergio Capiluppi, Christian Ciampoli e Silvia Sbordoni; Federica Dal Falco; Franca Bossalin, Carlo Laurenti e Leone Spita; Dafne Tafuri.
“EMBRICE su EMBRICE 2008” si propone di mettere questi soggetti a confronto nello stesso tempo e nello stesso spazio, appositamente modificato.
Nasce così una rassegna antologica di frammenti, con l’ausilio del modello o del pezzo esemplare di ciascuno e proiezioni con audio su numerosi schermi.
20
dicembre 2008
Embrice su Embrice 2008
Dal 20 dicembre 2008 al 17 gennaio 2009
architettura
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
GALLERIA EMBRICE
Roma, Via Delle Sette Chiese, 78, (Roma)
Roma, Via Delle Sette Chiese, 78, (Roma)
Orario di apertura
ore 18-20 domenica chiuso
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 18.00
Autore
Curatore