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Emilio Alberti – Bagagli galattici
Bauli valigie scrigni. Il bagaglio come metafora di viaggi impossibili, di fughe verso l’infinito tra galassie vorticose, bagliori interstellari e buio cosmico. Strumenti da viaggio usati come supporto pittorico per narrazioni in un linguaggio estetico che intreccia tecnica digitale e pittura.
Comunicato stampa
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Sono ormai passati trent'anni da quando Emilio Alberti prestò una sua piccola opera per la mostra tematica: "Bagaglio Culturale"che nel 1993 avevo organizzata nonché pensata come itinerante e che viaggiò fino in Finlandia. L'idea guida che la sosteneva, riguardava la necessità di tutti a creare il proprio bozzolo da viaggio, vera "navicella spaziale" eccellente metafora del contenitore, valigia, borsa o baule che fosse, caricato degli oggetti desunti dai "diari" delle esperienze vissute dai partecipanti: revéries, ricordi e impressioni mutati in oggetti tangibili, conservabili, trasportabili... L'organizzazione dell'itinerario non fu preordinata se non dovuta agli incontri che mano a mano si verificavano lungo una sorta di labirinto intellettuale quanto poetico lasciato al caso e alle affinità di pensiero.
Quella del labirinto come metafora della conoscenza è stata un'idea che a lungo ha nutrito le mie riflessioni di vita e, a quanto pare, anche quelle di Emilio Alberti che ne ha derivate numerose opere, sia in pittura che in scultura, tanto che nel 2014 ci siamo cimentati in una kermesse sul tema proponendo un convegno e ponendo in mostra alcune delle sue opere/libro (già allora in nuce intese come "bagagli") a confronto con una selezione di libri antichi e rari sul tema, negli spazi della Biblioteca Comunale di Como.
Le opere di Emilio Alberti che in questa nuova mostra: "Bagagli Galattici" possiamo osservare, o più compiutamente ricordare della sua produzione artistica passata, concretizzano oscillazioni, metamorfosi, istanti percettivi. Sono l'interpretazione simbolica del flusso del divenire nella fattispecie di meridiane, pendoli, gnomoni, labirinti, specchi d'acqua, onde e vortici, galassie... e non da ultime "Chiocciole Cosmiche". Il tutto giocato sul filo della reminiscenza, del ricordo di viaggio come resoconto di un personalissimo Grand Tour, come avevamo già sottolineato nel 2020 in occasione della sua omonima rassegna allestita in Villa Mainona a Tremezzo, argomentando attorno al fil rouge fornito dalla "Hipnerotomachia Poliphili" (1499) di Francesco Colonna: "Tutte le cose umane altro non sono che sogno e, nel contempo, del sogno si ricordano molte cose degne in verità di essere conosciute".
Ora, come ultima frontiera di questo sogno universale, abbiamo deciso di proporre al pubblico: "Bagagli Galattici", valige, bauli, contenitori "in cui tutto sta" come testimonianza e proiezione intellettuale, permettendo al corpo delle cose di avvicinarsi all’anima percorrendo e vivendo un mondo parallelo sospeso fra realtà e immaginazione, connettendo e sovrapponendo ciò che è e ciò che si desidera sia o avvenga. (Michele Caldarelli)
Emilio Alberti è un artista versatile e un poliedrico sperimentatore, continuo innovatore del proprio linguaggio. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione e arte applicata. Nato nel 1952 esordisce nel 1976 ad Art Basel. Ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in Italia e all’estero con mostre personali e significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo. La sperimentazione sui materiali lo porta nel 2005 a elaborare una tecnica pittorica personale fatta di stucchi e lamina di alluminio. Con la tecnica ceramica realizza nel 2018 un murale in ceramica di grandi dimensioni simbolo di pace a Dongo, luogo simbolo degli eventi alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Fondamentale nel suo percorso artistico la contaminazione fra le arti, collabora spesso con musicisti e poeti. Recente è l'approccio all'arte digitale con la quale nel 2021 realizza la mostra virtuale Respiro, una riflessione autobiografica sull'esperienza Covid sul sito www.emilioalberti.it. Dello stesso anno è l’ideazione del personaggio-mito della Chiocciola Cosmica: creata al computer trova forma nelle stampe di grandi dimensioni e sulla tela dove pittura e collage si fondono, presentata a Cherasco CN nella mostra personale successivamente proposta alla Galleria Il Salotto di Como e allestita quest’anno a Palazzo Ducale di Revere (Mantova).
Quella del labirinto come metafora della conoscenza è stata un'idea che a lungo ha nutrito le mie riflessioni di vita e, a quanto pare, anche quelle di Emilio Alberti che ne ha derivate numerose opere, sia in pittura che in scultura, tanto che nel 2014 ci siamo cimentati in una kermesse sul tema proponendo un convegno e ponendo in mostra alcune delle sue opere/libro (già allora in nuce intese come "bagagli") a confronto con una selezione di libri antichi e rari sul tema, negli spazi della Biblioteca Comunale di Como.
Le opere di Emilio Alberti che in questa nuova mostra: "Bagagli Galattici" possiamo osservare, o più compiutamente ricordare della sua produzione artistica passata, concretizzano oscillazioni, metamorfosi, istanti percettivi. Sono l'interpretazione simbolica del flusso del divenire nella fattispecie di meridiane, pendoli, gnomoni, labirinti, specchi d'acqua, onde e vortici, galassie... e non da ultime "Chiocciole Cosmiche". Il tutto giocato sul filo della reminiscenza, del ricordo di viaggio come resoconto di un personalissimo Grand Tour, come avevamo già sottolineato nel 2020 in occasione della sua omonima rassegna allestita in Villa Mainona a Tremezzo, argomentando attorno al fil rouge fornito dalla "Hipnerotomachia Poliphili" (1499) di Francesco Colonna: "Tutte le cose umane altro non sono che sogno e, nel contempo, del sogno si ricordano molte cose degne in verità di essere conosciute".
Ora, come ultima frontiera di questo sogno universale, abbiamo deciso di proporre al pubblico: "Bagagli Galattici", valige, bauli, contenitori "in cui tutto sta" come testimonianza e proiezione intellettuale, permettendo al corpo delle cose di avvicinarsi all’anima percorrendo e vivendo un mondo parallelo sospeso fra realtà e immaginazione, connettendo e sovrapponendo ciò che è e ciò che si desidera sia o avvenga. (Michele Caldarelli)
Emilio Alberti è un artista versatile e un poliedrico sperimentatore, continuo innovatore del proprio linguaggio. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione e arte applicata. Nato nel 1952 esordisce nel 1976 ad Art Basel. Ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in Italia e all’estero con mostre personali e significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo. La sperimentazione sui materiali lo porta nel 2005 a elaborare una tecnica pittorica personale fatta di stucchi e lamina di alluminio. Con la tecnica ceramica realizza nel 2018 un murale in ceramica di grandi dimensioni simbolo di pace a Dongo, luogo simbolo degli eventi alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Fondamentale nel suo percorso artistico la contaminazione fra le arti, collabora spesso con musicisti e poeti. Recente è l'approccio all'arte digitale con la quale nel 2021 realizza la mostra virtuale Respiro, una riflessione autobiografica sull'esperienza Covid sul sito www.emilioalberti.it. Dello stesso anno è l’ideazione del personaggio-mito della Chiocciola Cosmica: creata al computer trova forma nelle stampe di grandi dimensioni e sulla tela dove pittura e collage si fondono, presentata a Cherasco CN nella mostra personale successivamente proposta alla Galleria Il Salotto di Como e allestita quest’anno a Palazzo Ducale di Revere (Mantova).
09
dicembre 2023
Emilio Alberti – Bagagli galattici
Dal 09 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE IL SALOTTO
Como, Via Carloni, 5/C, (Como)
Como, Via Carloni, 5/C, (Como)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19
Vernissage
9 Dicembre 2023, ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico