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Emilio Alberti – Nel segno della Chiocciola
Emilio Alberti presenta la sua Chiocciola Cosmica in una serie di dipinti e opere digitali. Una intensa narrazione per immagini intorno a un nuovo mito cosmogonico legato alla Sezione Aurea e alla serie numerica di Fibonacci. Un’autentica mitopoiesi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nei suggestivi spazi della torre medievale del Castel Baradello, la torre del Barbarossa, che domina la città di Como, Emilio Alberti presenta la sua Chiocciola Cosmica in una serie di dipinti e opere digitali che documentano la genesi e lo sviluppo di questa nuova figura mitologica creatrice di mondi e di galassie, densa di significati e suggestioni metaforiche legate alla Sezione Aurea e alla serie numerica di Fibonacci. Una autentica mitopoiesi, una intensa narrazione per immagini intorno a un nuovo mito cosmogonico.
La mostra presenta una ventina di lavori tra stampe digitali, dipinti e collages. Ripercorre genesi e lo sviluppo della ricerca intorno al tema della Chiocciola cosmica. Avviata nel 2020 esordisce a Cherasco (Cuneo) nell’ambito della manifestazione Helix 2021 con una mostra a lei dedicata, successivamente presentata alla Galleria Il Salotto di Como e lo scorso anno a Palazzo Ducale di Revere presso Mantova a cura di Michele Caldarelli.
“Sono lavori realizzati sulla base di una serie di opere digitali prodotte a partire dal primo lockdown e sfociate nella mostra virtuale Respiro, visitabile sul mio sito www.emilioalberti,it, un diario per immagini del percorso drammatico vissuto in prima persona. La finestra era protagonista di una iconografia allucinata nata tra le mura di casa e si trasformava in uno schermo per delle fughe oniriche in una cosmogonia del tutto personale”. - ricorda Emilio Alberti.
Le opere immateriali create al computer trovano successivamente una forma concreta nelle stampe di grandi dimensioni e nelle tele dove il collage si fonde con la pittura: una contaminazione tra arte pittorica e arte digitale, dove la tradizione classica dialoga con l'elaborazione al computer.
Ritorna il soggetto della finestra come concetto di soglia, come atmosfera e forma evocativa del passaggio fra un qui e un altrove; come occhio aperto su realtà visionarie, racconti notturni, sogni di cosmologie allucinate, galassie di mondi possibili dove protagonista è la Chiocciola Cosmica, una figura simbolica nata dalla fervida fantasia dell’artista, un singolare ed emblematico spirito guida. Alberti mette in scena una sorta di mitopoiesi di questo animale iconico il cui guscio spiraliforme esprime efficacemente la regola codificata nella Sezione Aurea. Diventa protagonista di una mitologia fantastica il cui racconto visivo ci porta altrove, in un’altra dimensione tra galassie trasfigurate dove si avverte un senso di sospensione e di attesa. Un complesso di segni tra i quali domina il vortice ad imprimere dinamismo alla composizione e a restituire il senso della temporalità nel tentativo di fissare l’istante originario: la prima scintilla, l’innesco della deflagrazione primordiale, il primo sussulto di quel moto perpetuo cosmico nel quale siamo immersi.
“La spirale e il vortice sono da sempre presenze costanti nel mio lavoro in modo più o meno consapevole, - afferma Emilio Alberti - dai mulinelli nell’acqua alle volute concentriche dei labirinti. La linea che si avvolge in infiniti giri intorno a se stessa evocata dalle circonvoluzioni del guscio della chiocciola è una forma geometrica onnipresente in natura: dalla disposizione dei semi del girasole ai cicloni, dalla struttura del nostro DNA fino alle galassie”.
“Il libro della natura è scritto con i caratteri della geometria”, così Galileo conferma che le forme della natura esprimono armonia e bellezza obbedendo a precise regole matematiche. La successione numerica di Fibonacci si ritrova nella disposizione di foglie, di rami, dei semi dimostrando che il regno vegetale predilige
particolari numeri e la geometria della spirale.
“La Sezione Aurea o Divina Proporzione che nel Rinascimento fissò il canone che definisce la bellezza di una composizione è la regola fondamentale che determina l'armonia del mondo e dell'intero universo. Le medesime strutture accomunano il microcosmo e il macrocosmo, il cielo e la terra obbediscono alle stesse leggi, come esprime il mito cosmogonico della Chiocciola Cosmica da me immaginato, secondo il quale la Via Lattea fu generata dalla bava iridescente di una chiocciola”.
I lavori di Alberti sono autentiche narrazioni nel cui linguaggio estetico formale si intrecciano tecnica digitale e pittura. Ricorrono i temi portanti della sua opera, in particolare il concetto di soglia, come atmosfera e forma imprendibile del passaggio fra un qui e un altrove, e quello di tempo, come tentativo di cogliere il rapporto fra l’istante e l’infinito. Finestre che si aprono su paradossi spazio-temporali, autentiche soglie del tempo e dello spazio. Una riflessione che pone l’opera d’arte come luogo di confronto tra il visibile e l’invisibile, alla ricerca di altre dimensioni del sensibile. Opere che offrono l’esperienza concreta di un racconto per immagini, a volte ermetico a volte ironico. Presenza ricorrente è il personaggio della Chiocciola Cosmica, figura chiave della mitologia cosmogonica di Alberti che si aggira nello spazio profondo dando vita a galassie e a vortici siderei con la sua luminosa scia iridescente: spirito guida verso nuovi mondi possibili, verso una nuova umanità, verso l’utopia di un nuovo umanesimo.
La Chiocciola Cosmica come personificazione della Spirale Aurea, la Divina Proporzione che nel Rinascimento fissò i canoni della bellezza e l’armonia delle forme nell’arte e della natura dove la stessa legge che regola la disposizione dei semi del girasole disegna il movimento dei cicloni e la struttura del nostro DNA fino ad assimilare il moto vorticoso delle galassie alle volute spiraliformi del guscio di una piccola chiocciola.
Note biografiche
Emilio Alberti è un artista versatile e un poliedrico sperimentatore, continuo innovatore del proprio linguaggio. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione e arte applicata. Nato nel 1952 ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in Italia e all’estero con mostre personali e con significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo, tra cui “Art Basel” 1976, '77, '78 e '82. "Umanità di un mondo inanimato” a Como, Locarno e Zurigo nel 1978. “Scultura” alla Rotonda di via Besana a Milano nel 1979. "Italian Contemporary Art" di Kyoto nel 1989. “Artexpo” di New York nel 1994. La Biennale di Ankara nel 2005.
Fondamentale il suo incontro nel 1991 con il critico Pierre Restany che darà luogo a un ciclo di mostre alla Galleria Schubert di Milano e alla partecipazione a diverse rassegne internazionali.
Particolarmente significative alcune personali: Nel 1989 “Ombre Sideree” al Castello di Carpi a cura del Centro Documentazione Arte Contemporanea. Nel 1991 “Incoerente Eternità” alla Galleria Schubert di Milano e al Salotto di Como a cura di Pierre Restany. Nel 1992 l’installazione “Psychologos” allo Studio Marconi di Milano. A Como nel 1993 “Tempo reale” a cura di Giorgio Seveso e Alberto Longatti nella ex Chiesa di S.Pietro in Atrio, dove nel 2011 allestisce l’Antologica “Mondi liquidi”. A Palazzo Millepini di Asiago nel 2012 a cura di Michele Caldarelli in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Nel 2013 al Castello di San Pelagio presso Padova.
Nel 2016 “Acqua” a Palazzo Ducale di Revere. Nel 2017 “Vertigini” al Broletto di Como a cura dell'Assessorato alla Cultura. Lo stesso anno vince il “Premio Comel Arte Contemporanea” Premio del Pubblico.
Nel 2018 espone a Lugano alla Fondazione Extrafid e ealizza a Dongo un bassorilievo di grandi dimensioni simbolo di pace nel luogo legato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 2019 la mostra “Acqua” è allestita a Palazzo Pretorio di Chiavenna.
Nel 2020 la personale "Grand Tour" al Museo del Paesaggio di Tremezzo.
Fondamentale nel suo percorso artistico la contaminazione fra le arti, collabora spesso con musicisti e poeti.
L'approccio all'arte digitale lo porta nel 2021 a realizzare la mostra virtuale "Respiro", una riflessione autobiografica sulla pandemia. Dello stesso anno è l’ideazione del personaggio-mito della Chiocciola Cosmica: creata al computer trova forma nelle stampe di grandi dimensioni e sulla tela dove pittura e collage si fondono; presentata a Cherasco CN nella mostra personale successivamente proposta alla Galleria Il Salotto di Como e allestita nel 2023 a Palazzo Ducale di Revere (Mantova).
Nel giugno-luglio 2024 la sua rassegna personale “Acqua” arricchita di nuove opere è allestita al Museo del Mare di Genova.
La mostra presenta una ventina di lavori tra stampe digitali, dipinti e collages. Ripercorre genesi e lo sviluppo della ricerca intorno al tema della Chiocciola cosmica. Avviata nel 2020 esordisce a Cherasco (Cuneo) nell’ambito della manifestazione Helix 2021 con una mostra a lei dedicata, successivamente presentata alla Galleria Il Salotto di Como e lo scorso anno a Palazzo Ducale di Revere presso Mantova a cura di Michele Caldarelli.
“Sono lavori realizzati sulla base di una serie di opere digitali prodotte a partire dal primo lockdown e sfociate nella mostra virtuale Respiro, visitabile sul mio sito www.emilioalberti,it, un diario per immagini del percorso drammatico vissuto in prima persona. La finestra era protagonista di una iconografia allucinata nata tra le mura di casa e si trasformava in uno schermo per delle fughe oniriche in una cosmogonia del tutto personale”. - ricorda Emilio Alberti.
Le opere immateriali create al computer trovano successivamente una forma concreta nelle stampe di grandi dimensioni e nelle tele dove il collage si fonde con la pittura: una contaminazione tra arte pittorica e arte digitale, dove la tradizione classica dialoga con l'elaborazione al computer.
Ritorna il soggetto della finestra come concetto di soglia, come atmosfera e forma evocativa del passaggio fra un qui e un altrove; come occhio aperto su realtà visionarie, racconti notturni, sogni di cosmologie allucinate, galassie di mondi possibili dove protagonista è la Chiocciola Cosmica, una figura simbolica nata dalla fervida fantasia dell’artista, un singolare ed emblematico spirito guida. Alberti mette in scena una sorta di mitopoiesi di questo animale iconico il cui guscio spiraliforme esprime efficacemente la regola codificata nella Sezione Aurea. Diventa protagonista di una mitologia fantastica il cui racconto visivo ci porta altrove, in un’altra dimensione tra galassie trasfigurate dove si avverte un senso di sospensione e di attesa. Un complesso di segni tra i quali domina il vortice ad imprimere dinamismo alla composizione e a restituire il senso della temporalità nel tentativo di fissare l’istante originario: la prima scintilla, l’innesco della deflagrazione primordiale, il primo sussulto di quel moto perpetuo cosmico nel quale siamo immersi.
“La spirale e il vortice sono da sempre presenze costanti nel mio lavoro in modo più o meno consapevole, - afferma Emilio Alberti - dai mulinelli nell’acqua alle volute concentriche dei labirinti. La linea che si avvolge in infiniti giri intorno a se stessa evocata dalle circonvoluzioni del guscio della chiocciola è una forma geometrica onnipresente in natura: dalla disposizione dei semi del girasole ai cicloni, dalla struttura del nostro DNA fino alle galassie”.
“Il libro della natura è scritto con i caratteri della geometria”, così Galileo conferma che le forme della natura esprimono armonia e bellezza obbedendo a precise regole matematiche. La successione numerica di Fibonacci si ritrova nella disposizione di foglie, di rami, dei semi dimostrando che il regno vegetale predilige
particolari numeri e la geometria della spirale.
“La Sezione Aurea o Divina Proporzione che nel Rinascimento fissò il canone che definisce la bellezza di una composizione è la regola fondamentale che determina l'armonia del mondo e dell'intero universo. Le medesime strutture accomunano il microcosmo e il macrocosmo, il cielo e la terra obbediscono alle stesse leggi, come esprime il mito cosmogonico della Chiocciola Cosmica da me immaginato, secondo il quale la Via Lattea fu generata dalla bava iridescente di una chiocciola”.
I lavori di Alberti sono autentiche narrazioni nel cui linguaggio estetico formale si intrecciano tecnica digitale e pittura. Ricorrono i temi portanti della sua opera, in particolare il concetto di soglia, come atmosfera e forma imprendibile del passaggio fra un qui e un altrove, e quello di tempo, come tentativo di cogliere il rapporto fra l’istante e l’infinito. Finestre che si aprono su paradossi spazio-temporali, autentiche soglie del tempo e dello spazio. Una riflessione che pone l’opera d’arte come luogo di confronto tra il visibile e l’invisibile, alla ricerca di altre dimensioni del sensibile. Opere che offrono l’esperienza concreta di un racconto per immagini, a volte ermetico a volte ironico. Presenza ricorrente è il personaggio della Chiocciola Cosmica, figura chiave della mitologia cosmogonica di Alberti che si aggira nello spazio profondo dando vita a galassie e a vortici siderei con la sua luminosa scia iridescente: spirito guida verso nuovi mondi possibili, verso una nuova umanità, verso l’utopia di un nuovo umanesimo.
La Chiocciola Cosmica come personificazione della Spirale Aurea, la Divina Proporzione che nel Rinascimento fissò i canoni della bellezza e l’armonia delle forme nell’arte e della natura dove la stessa legge che regola la disposizione dei semi del girasole disegna il movimento dei cicloni e la struttura del nostro DNA fino ad assimilare il moto vorticoso delle galassie alle volute spiraliformi del guscio di una piccola chiocciola.
Note biografiche
Emilio Alberti è un artista versatile e un poliedrico sperimentatore, continuo innovatore del proprio linguaggio. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione e arte applicata. Nato nel 1952 ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in Italia e all’estero con mostre personali e con significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo, tra cui “Art Basel” 1976, '77, '78 e '82. "Umanità di un mondo inanimato” a Como, Locarno e Zurigo nel 1978. “Scultura” alla Rotonda di via Besana a Milano nel 1979. "Italian Contemporary Art" di Kyoto nel 1989. “Artexpo” di New York nel 1994. La Biennale di Ankara nel 2005.
Fondamentale il suo incontro nel 1991 con il critico Pierre Restany che darà luogo a un ciclo di mostre alla Galleria Schubert di Milano e alla partecipazione a diverse rassegne internazionali.
Particolarmente significative alcune personali: Nel 1989 “Ombre Sideree” al Castello di Carpi a cura del Centro Documentazione Arte Contemporanea. Nel 1991 “Incoerente Eternità” alla Galleria Schubert di Milano e al Salotto di Como a cura di Pierre Restany. Nel 1992 l’installazione “Psychologos” allo Studio Marconi di Milano. A Como nel 1993 “Tempo reale” a cura di Giorgio Seveso e Alberto Longatti nella ex Chiesa di S.Pietro in Atrio, dove nel 2011 allestisce l’Antologica “Mondi liquidi”. A Palazzo Millepini di Asiago nel 2012 a cura di Michele Caldarelli in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Nel 2013 al Castello di San Pelagio presso Padova.
Nel 2016 “Acqua” a Palazzo Ducale di Revere. Nel 2017 “Vertigini” al Broletto di Como a cura dell'Assessorato alla Cultura. Lo stesso anno vince il “Premio Comel Arte Contemporanea” Premio del Pubblico.
Nel 2018 espone a Lugano alla Fondazione Extrafid e ealizza a Dongo un bassorilievo di grandi dimensioni simbolo di pace nel luogo legato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 2019 la mostra “Acqua” è allestita a Palazzo Pretorio di Chiavenna.
Nel 2020 la personale "Grand Tour" al Museo del Paesaggio di Tremezzo.
Fondamentale nel suo percorso artistico la contaminazione fra le arti, collabora spesso con musicisti e poeti.
L'approccio all'arte digitale lo porta nel 2021 a realizzare la mostra virtuale "Respiro", una riflessione autobiografica sulla pandemia. Dello stesso anno è l’ideazione del personaggio-mito della Chiocciola Cosmica: creata al computer trova forma nelle stampe di grandi dimensioni e sulla tela dove pittura e collage si fondono; presentata a Cherasco CN nella mostra personale successivamente proposta alla Galleria Il Salotto di Como e allestita nel 2023 a Palazzo Ducale di Revere (Mantova).
Nel giugno-luglio 2024 la sua rassegna personale “Acqua” arricchita di nuove opere è allestita al Museo del Mare di Genova.
12
luglio 2024
Emilio Alberti – Nel segno della Chiocciola
Dal 12 luglio al primo settembre 2024
arte contemporanea
Location
CASTEL BARADELLO
Como, Via Castel Baradello, (CO)
Como, Via Castel Baradello, (CO)
Biglietti
Intero € 7; ridotto e convenzioni € 5
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi ore 9.30-18
Vernissage
12 Luglio 2024, ore 18
Sito web
Ufficio stampa
Magda Morazzoni magda@slowlakecomo.com Tel. +39 3296959242
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Media partner