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Emilio Ambron / Giacomo Balla – Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano
La mostra racconta la storia di un’amicizia tra la famiglia di Giacomo Balla (1871-1958) e quella di Emilio Ambron (1905-1996)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria d'Arte Moderna
“RACCOLTA LERCARO”
Bologna
Inaugurazione mostra
BALLA / AMBRON
Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano
Bologna, 16 dicembre 2011 – 18 marzo 2012
Promossa in collaborazione con
la Galleria San Fedele, Milano
Venerdì 16 dicembre 2011, ore
Inaugurazione mostra
Presiede S. E. Mons. Ernesto Vecchi,
Cardinale Giacomo Lercaro
Mostra a cura di: Andrea Dall’Asta
Catalogo in galleria
La mostra Balla / Ambron. Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano, a cura di Andrea
Dall’Asta S.I., Filippo Bacci di Capaci ed Elena Gigli, racconta la storia di un’amicizia tra la
famiglia di Giacomo Balla (1871-1958) e quella di Emilio Ambron (1905-1996).
Balla, protagonista della prima stagione futurista, conosce Amelia Almagià Ambron
(1877-post 1937), madre di Emilio, negli anni successivi alla Prima guerra mondiale. A
partire da quel momento ha inizio un rapporto che condurrà l'artista a soggiornare più
volte nella tenuta degli Ambron a Cotorniano, nella campagna senese e, dal 1926 al 1929,
a trovare ospitalità insieme alla propria famiglia a Villa Ambron ai Parioli (Roma).
Le numerose cartoline e lettere inviate dall’artista, dalla moglie Elisa e dalle figlie Luce
ed Elica - datate tra il 1919 e la metà degli anni Cinquanta e studiate ora da Elena Gigli
- documentano l’intenso legame intercorso tra le due famiglie. Durante gli anni Venti,
infatti, la residenza di Cotorniano diventa un fervente cenacolo culturale. Amelia,
allieva di Antonio Mancini (1852-1930), pittore romano di ambito verista, è il punto di
riferimento di una viva fucina di idee a cui partecipano i tre figli - Emilio, Nora e Gilda -
e numerosi artisti tra i quali, oltre a Mancini e a Balla, anche Giovanni Colacicchi (1900-
17.30
Presidente della Fondazione
S.I., Filippo Bacci di Capaci, Elena Gigli
1992) e Mario Tozzi (1895-1979).
L'esposizione si apre con il Ritratto di Giacomo Balla realizzato da Emilio Ambron.
Prosegue con la sezione dedicata al grande artista, che comprende uno straordinario
nucleo di lettere e cartoline, quest'ultime realizzate per lo più ad acquarelli, tempere,
chine e pastelli su carta e cartoncino: splendido esempio - diremmo oggi – di mail art,
giunte alla Raccolta Lercaro grazie alla donazione già disposta in vita da parte di Emilio e
perfezionata nel 1997, dopo la sua morte, dalla moglie Carla. Si tratta di vere e proprie
opere di piccole dimensioni che accolgono veloci e divertenti messaggi scritti con grafia
futurista, «parolibere» oscillanti tra poesia spontanea e brevi comunicazioni. Accanto a
questi materiali sono presentate altre opere del grande pittore, sempre appartenenti alla
Raccolta Lercaro: un ritratto a tecnica mista di Gilda, due scorci a olio della campagna
toscana e quattro disegni raffiguranti paesaggi, a testimonianza di quel ritorno alla
figurazione che, dalla fine degli anni Venti, lo porta alla creazione di immagini legate ad
affetti.
La mostra continua con un nucleo di opere di Emilio Ambron, uno tra i più interessanti
artisti eredi dell'Orientalismo nel XX secolo. Viaggiatore inquieto tra Europa, Africa e Asia,
nel Secondo dopoguerra si fa portavoce del ritorno alla classicità e alla figura, soprattutto
femminile. Documentano la sua attività artistica una serie di dipinti, carboncini e sculture,
che si collocano tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Accanto alle opere di Emilio
sono presenti anche lavori di Amelia, interessanti per comprendere il clima culturale
dell’epoca tra le due guerre.
Tra gli artisti amici della famiglia sono documentati Mario Tozzi, che figura con due
oli degli anni Quaranta, e Giovanni Colacicchi, del quale ricordiamo il Ritratto di Carla
Ambron.
Nell'esposizione è infine presente il Ritratto di Umberto Boccioni, realizzato nel 1910
da Aroldo Bonzagni (1887-1918), giovane artista che segue i primi passi del movimento
futurista. Pur non rientrando nella Donazione Ambron, ben si colloca, infatti, nel clima
culturale che vede la nascita di questa avanguardia.
NELL'AMBITO DELLA MOSTRA SONO ORGANIZZATE LE VISITE GUIDATE:
Sabato 14 gennaio 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Francesca Passerini
Venerdì 27 gennaio 2012 - Ore 18.00
Visita guidata condotta da Milena Broccoli
Sabato 18 febbraio 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Elisa Orlandi
Sabato 25 febbraio 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Maria Rapagnetta
con il metodo “Incontrarsi nell'Arte”
Mercoledì 7 marzo 2012 - Ore 20.45
Visita guidata condotta da Claudio Calari
Sabato 17 marzo 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Elisa Orlandi
La Raccolta Lercaro segnala:
In occasione della mostra il Settore Arte e Catechesi dell'Istituto Veritatis Splendor propone visite
guidate per le scuole di ogni ordine e grado.
Per la scuola primaria (2° ciclo) e secondaria di primo grado è attivabile un laboratorio artistico gratuito.
CONTENUTI DEL LABORATORIO. Le cartoline di Balla e le modalità stesse della sua scrittura costituiscono
una preziosa testimonianza dell’atmosfera presente negli anni in cui il Futurismo nacque e si diffuse.
Per i ragazzi, oggi, possono diventare occasione per lavorare sulla “linea” e sulle possibilità che essa
offre nel rappresentare anche la musica e i sentimenti, creando un tutt’uno rappresentativo come nelle
sperimentazioni del teatro futurista di allora.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Maria Elena Bonfigli
IVS - Settore Arte e Catechesi, via Riva di Reno 57 - Bologna
Tel. 051 6566211 - E-mail: didattica@raccoltalercaro.it
Apertura mostra:
16 dicembre 2011 – 18 marzo 2012
Orari:
da martedì a domenica, ore 11 - 18.30
Chiuso il lunedì, eccetto il 26 dicembre 2011 (S. Stefano)
Nel periodo natalizio il museo resterà chiuso nelle giornate del 24-25 e 31 dicembre 2011,
1° gennaio 2012
Ingresso: libero
Segreteria culturale e coordinamento progetti: Francesca Passerini
Responsabile tecnico allestimento e progetto grafico: Claudio Calari
Controllo conservativo delle opere esposte: Mariella Gnani
Gestione inaugurazione: Alessandra Bonzi
Ufficio stampa: Arcidiocesi di Bologna
Catalogo: Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro
Info:
E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
Raccolta Lercaro, via Riva di Reno 57 - Bologna
Tel. 051. 6566210 - 211 - 215
www.raccoltalercaro.it
“RACCOLTA LERCARO”
Bologna
Inaugurazione mostra
BALLA / AMBRON
Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano
Bologna, 16 dicembre 2011 – 18 marzo 2012
Promossa in collaborazione con
la Galleria San Fedele, Milano
Venerdì 16 dicembre 2011, ore
Inaugurazione mostra
Presiede S. E. Mons. Ernesto Vecchi,
Cardinale Giacomo Lercaro
Mostra a cura di: Andrea Dall’Asta
Catalogo in galleria
La mostra Balla / Ambron. Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano, a cura di Andrea
Dall’Asta S.I., Filippo Bacci di Capaci ed Elena Gigli, racconta la storia di un’amicizia tra la
famiglia di Giacomo Balla (1871-1958) e quella di Emilio Ambron (1905-1996).
Balla, protagonista della prima stagione futurista, conosce Amelia Almagià Ambron
(1877-post 1937), madre di Emilio, negli anni successivi alla Prima guerra mondiale. A
partire da quel momento ha inizio un rapporto che condurrà l'artista a soggiornare più
volte nella tenuta degli Ambron a Cotorniano, nella campagna senese e, dal 1926 al 1929,
a trovare ospitalità insieme alla propria famiglia a Villa Ambron ai Parioli (Roma).
Le numerose cartoline e lettere inviate dall’artista, dalla moglie Elisa e dalle figlie Luce
ed Elica - datate tra il 1919 e la metà degli anni Cinquanta e studiate ora da Elena Gigli
- documentano l’intenso legame intercorso tra le due famiglie. Durante gli anni Venti,
infatti, la residenza di Cotorniano diventa un fervente cenacolo culturale. Amelia,
allieva di Antonio Mancini (1852-1930), pittore romano di ambito verista, è il punto di
riferimento di una viva fucina di idee a cui partecipano i tre figli - Emilio, Nora e Gilda -
e numerosi artisti tra i quali, oltre a Mancini e a Balla, anche Giovanni Colacicchi (1900-
17.30
Presidente della Fondazione
S.I., Filippo Bacci di Capaci, Elena Gigli
1992) e Mario Tozzi (1895-1979).
L'esposizione si apre con il Ritratto di Giacomo Balla realizzato da Emilio Ambron.
Prosegue con la sezione dedicata al grande artista, che comprende uno straordinario
nucleo di lettere e cartoline, quest'ultime realizzate per lo più ad acquarelli, tempere,
chine e pastelli su carta e cartoncino: splendido esempio - diremmo oggi – di mail art,
giunte alla Raccolta Lercaro grazie alla donazione già disposta in vita da parte di Emilio e
perfezionata nel 1997, dopo la sua morte, dalla moglie Carla. Si tratta di vere e proprie
opere di piccole dimensioni che accolgono veloci e divertenti messaggi scritti con grafia
futurista, «parolibere» oscillanti tra poesia spontanea e brevi comunicazioni. Accanto a
questi materiali sono presentate altre opere del grande pittore, sempre appartenenti alla
Raccolta Lercaro: un ritratto a tecnica mista di Gilda, due scorci a olio della campagna
toscana e quattro disegni raffiguranti paesaggi, a testimonianza di quel ritorno alla
figurazione che, dalla fine degli anni Venti, lo porta alla creazione di immagini legate ad
affetti.
La mostra continua con un nucleo di opere di Emilio Ambron, uno tra i più interessanti
artisti eredi dell'Orientalismo nel XX secolo. Viaggiatore inquieto tra Europa, Africa e Asia,
nel Secondo dopoguerra si fa portavoce del ritorno alla classicità e alla figura, soprattutto
femminile. Documentano la sua attività artistica una serie di dipinti, carboncini e sculture,
che si collocano tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Accanto alle opere di Emilio
sono presenti anche lavori di Amelia, interessanti per comprendere il clima culturale
dell’epoca tra le due guerre.
Tra gli artisti amici della famiglia sono documentati Mario Tozzi, che figura con due
oli degli anni Quaranta, e Giovanni Colacicchi, del quale ricordiamo il Ritratto di Carla
Ambron.
Nell'esposizione è infine presente il Ritratto di Umberto Boccioni, realizzato nel 1910
da Aroldo Bonzagni (1887-1918), giovane artista che segue i primi passi del movimento
futurista. Pur non rientrando nella Donazione Ambron, ben si colloca, infatti, nel clima
culturale che vede la nascita di questa avanguardia.
NELL'AMBITO DELLA MOSTRA SONO ORGANIZZATE LE VISITE GUIDATE:
Sabato 14 gennaio 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Francesca Passerini
Venerdì 27 gennaio 2012 - Ore 18.00
Visita guidata condotta da Milena Broccoli
Sabato 18 febbraio 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Elisa Orlandi
Sabato 25 febbraio 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Maria Rapagnetta
con il metodo “Incontrarsi nell'Arte”
Mercoledì 7 marzo 2012 - Ore 20.45
Visita guidata condotta da Claudio Calari
Sabato 17 marzo 2012 - Ore 16.00
Visita guidata condotta da Elisa Orlandi
La Raccolta Lercaro segnala:
In occasione della mostra il Settore Arte e Catechesi dell'Istituto Veritatis Splendor propone visite
guidate per le scuole di ogni ordine e grado.
Per la scuola primaria (2° ciclo) e secondaria di primo grado è attivabile un laboratorio artistico gratuito.
CONTENUTI DEL LABORATORIO. Le cartoline di Balla e le modalità stesse della sua scrittura costituiscono
una preziosa testimonianza dell’atmosfera presente negli anni in cui il Futurismo nacque e si diffuse.
Per i ragazzi, oggi, possono diventare occasione per lavorare sulla “linea” e sulle possibilità che essa
offre nel rappresentare anche la musica e i sentimenti, creando un tutt’uno rappresentativo come nelle
sperimentazioni del teatro futurista di allora.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Maria Elena Bonfigli
IVS - Settore Arte e Catechesi, via Riva di Reno 57 - Bologna
Tel. 051 6566211 - E-mail: didattica@raccoltalercaro.it
Apertura mostra:
16 dicembre 2011 – 18 marzo 2012
Orari:
da martedì a domenica, ore 11 - 18.30
Chiuso il lunedì, eccetto il 26 dicembre 2011 (S. Stefano)
Nel periodo natalizio il museo resterà chiuso nelle giornate del 24-25 e 31 dicembre 2011,
1° gennaio 2012
Ingresso: libero
Segreteria culturale e coordinamento progetti: Francesca Passerini
Responsabile tecnico allestimento e progetto grafico: Claudio Calari
Controllo conservativo delle opere esposte: Mariella Gnani
Gestione inaugurazione: Alessandra Bonzi
Ufficio stampa: Arcidiocesi di Bologna
Catalogo: Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro
Info:
E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
Raccolta Lercaro, via Riva di Reno 57 - Bologna
Tel. 051. 6566210 - 211 - 215
www.raccoltalercaro.it
16
dicembre 2011
Emilio Ambron / Giacomo Balla – Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano
Dal 16 dicembre 2011 al 18 marzo 2012
arte contemporanea
Location
RACCOLTA LERCARO
Bologna, Via Riva Di Reno, 57, (Bologna)
Bologna, Via Riva Di Reno, 57, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a domenica 11-18.30 Chiuso il lunedì, eccetto il 26 dicembre 2011 (S. Stefano) Nel periodo natalizio il museo resterà chiuso nelle giornate del 24-25 e 31 dicembre 2011,
1° gennaio 2012
Vernissage
16 Dicembre 2011, ore 17.30
Autore
Curatore