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Emilio Greco scultore
Una selezione di un’ottantina di sculture (terrecotte, cementi, bronzi, spesso di grandi dimensioni) un excursus molto ben documentato dell’attività di Emilio Greco (1913-1995), figura di spicco della plastica del secondo Novecento
Comunicato stampa
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Giovedì 10 marzo 2005 alle ore 18, nelle sale monumentali di Palazzo Venezia a Roma si inaugura, in una selezione di un’ottantina di sculture (terrecotte, cementi, grandi bronzi), una grande esposizione di Emilio Greco (1913-1995), figura di spicco della scultura del secondo Novecento; attivo secondo una linea essenzialmente figurativa, ma in forme tutt’altro che scontate e convenzionali, Greco si assicurò fama internazionale con il gran premio alla Biennale veneziana del 1956 e con l’acquisizione di sue opere da parte dei più prestigiosi musei di tutto il mondo, dalla New Tate Gallery di Londra, l’Ermitage di San Pietroburgo, il Puskin di Mosca e l’Open-Air Museum di Hakone, ai musei americani, dai Musei Vaticani, alle Gallerie d’Arte Moderna di Roma, Venezia, Milano, Firenze.
Le referenze storiche (modulate fra antichità, manierismo e barocco) e le suggestioni moderne più prossime (Martini e Marino in specie, ma anche Moore e Pevsner) avviano Greco ad una cifra personalissima di interpretazione dell’effimero e perfino dell’attualità di costume (Bagnanti), di cui troviamo in mostra un’ampia declinazione di varianti, accanto ad esempi di dilatate soluzioni monumentali, quali l’aereo monumento a Pinocchio, le porte di una cattedrale gotica (Orvieto) o la memoria funebre di un Papa (Giovanni XXIII) in San Pietro. Di queste ultime grandi opere sono esposti studi e bozzetti (i frammenti al vero delle Porte del Duomo di Orvieto con il bozzetto di una prima ideazione, il bozzetto del Monumento a Papa Giovanni e quello - vincitore del concorso del 1953 - del Monumento a Pinocchio).
Una mitografia raffinatissima della figura femminile, assiduamente rivisitata nelle sue infinite potenzialità espressive, non di rado dichiaratamente erotiche, si affianca ad una disincantata disamina delle realtà individuali in una serie ricchissima di ritratti (i vari ritratti di Anna, dal 1954 al 1962 e la serie di teste femminili del ’67; Micaela, Patricia, Nadine, Maria Baldassarre) di eccezionale efficacia sia documentale sia espressiva.
Il percorso della mostra segue un andamento cronologico a partire dalla fine degli anni Quaranta ed è divisa per nuclei tematici: dalla serie degli Omini e dei Lottatori, al periodo delle grandi Bagnanti degli anni Cinquanta-Sessanta, alla serie delle opere sacre e dei monumenti, dei ritratti e delle grandi statue degli ultimi anni.
Il curatore Carlo Pirovano è affiancato da un comitato scientifico composto da Claudio Strinati, Francesco Buranelli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Elisabetta Cristallini, Antonella Greco, Anna Imponente, Simonetta Lux, Bruno Mantura, Maria Vittoria Marini Clarelli, Livia Velani.
La mostra è realizzatata a dieci anni dalla scomparsa dell’artista e in prossimità della pubblicazione del Catalogo Ragionato delle Opere, curato da Carlo Pirovano ed edito da Electa.
L’allestimento è di Enrico Valeriani. Il catalogo è edito dal Cigno Galileo Galilei in collaborazione con Electa.
La mostra è realizzata grazie anche al contributo della Banca Nazionale del Lavoro.
Le referenze storiche (modulate fra antichità, manierismo e barocco) e le suggestioni moderne più prossime (Martini e Marino in specie, ma anche Moore e Pevsner) avviano Greco ad una cifra personalissima di interpretazione dell’effimero e perfino dell’attualità di costume (Bagnanti), di cui troviamo in mostra un’ampia declinazione di varianti, accanto ad esempi di dilatate soluzioni monumentali, quali l’aereo monumento a Pinocchio, le porte di una cattedrale gotica (Orvieto) o la memoria funebre di un Papa (Giovanni XXIII) in San Pietro. Di queste ultime grandi opere sono esposti studi e bozzetti (i frammenti al vero delle Porte del Duomo di Orvieto con il bozzetto di una prima ideazione, il bozzetto del Monumento a Papa Giovanni e quello - vincitore del concorso del 1953 - del Monumento a Pinocchio).
Una mitografia raffinatissima della figura femminile, assiduamente rivisitata nelle sue infinite potenzialità espressive, non di rado dichiaratamente erotiche, si affianca ad una disincantata disamina delle realtà individuali in una serie ricchissima di ritratti (i vari ritratti di Anna, dal 1954 al 1962 e la serie di teste femminili del ’67; Micaela, Patricia, Nadine, Maria Baldassarre) di eccezionale efficacia sia documentale sia espressiva.
Il percorso della mostra segue un andamento cronologico a partire dalla fine degli anni Quaranta ed è divisa per nuclei tematici: dalla serie degli Omini e dei Lottatori, al periodo delle grandi Bagnanti degli anni Cinquanta-Sessanta, alla serie delle opere sacre e dei monumenti, dei ritratti e delle grandi statue degli ultimi anni.
Il curatore Carlo Pirovano è affiancato da un comitato scientifico composto da Claudio Strinati, Francesco Buranelli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Elisabetta Cristallini, Antonella Greco, Anna Imponente, Simonetta Lux, Bruno Mantura, Maria Vittoria Marini Clarelli, Livia Velani.
La mostra è realizzatata a dieci anni dalla scomparsa dell’artista e in prossimità della pubblicazione del Catalogo Ragionato delle Opere, curato da Carlo Pirovano ed edito da Electa.
L’allestimento è di Enrico Valeriani. Il catalogo è edito dal Cigno Galileo Galilei in collaborazione con Electa.
La mostra è realizzata grazie anche al contributo della Banca Nazionale del Lavoro.
10
marzo 2005
Emilio Greco scultore
Dal 10 marzo al 25 maggio 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO VENEZIA
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Biglietti
intero € 7 – ridotto € 5
Orario di apertura
10–19. Lunedì chiuso. Festività aperto
Vernissage
10 Marzo 2005, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore
Curatore