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Emilio Pian – Senza #2
Dopo Ca’ de Carraresi a Treviso, la galleria anti propone una selezione di opere in ferro di Emilio Pian nella mostra personale “Senza”.
Comunicato stampa
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La semplicità delle forme, la geometria e l’uso di materiali industriali, come il ferro, sono le caratteristiche del lavoro di Pian che ricorda le esperienze minimaliste del secolo scorso.
In mostra due grandi sculture e alcuni dei suoi Dipinti/Scultura: delle forme geometriche realizzate unendo pezzi di misure e, spesso, di materiali diversi che vengono poi appese alla parete come fossero dei quadri.
L’uso sapiente dei pieni e dei vuoti nelle sculture più grandi porta alla realizzazione di opere governate da un perfetto equilibrio che provoca un forte senso di ritmicità.
La riduzione estrema della forma si ha anche nelle lastre rettangolari monocrome che possono recare incisi al loro interno dei lievi segni verticali e paralleli.
Il titolo della mostra riprende la scelta di Pian di nominare tutte le sue opere “Senza Titolo”, in quella che risulta essere un’ulteriore riduzione e semplificazione.
Emilio Pian: Roma. Vive e lavora in provincia di Treviso. Dopo un periodo in cui si dedica alla pittura, Pian passa ad una nuova rielaborazione formale in cui la bidimensionalità viene superata nella tridimensionalità della scultura. La ricerca sulla materia lo porta all’uso dell’alluminio, dell’acciaio, del ferro, del piombo e dell’ottone, materiali di derivazione industriale. Tra le mostre personali si ricorda quella del 2009 per l’associazione culturale Aldo Moro di Cordenons (PN), nel 2007 a Treviso per la galleria Polin e per lo Spazio Paraggi, nel 2005 a Ferrara alla Casa Cini.
In mostra due grandi sculture e alcuni dei suoi Dipinti/Scultura: delle forme geometriche realizzate unendo pezzi di misure e, spesso, di materiali diversi che vengono poi appese alla parete come fossero dei quadri.
L’uso sapiente dei pieni e dei vuoti nelle sculture più grandi porta alla realizzazione di opere governate da un perfetto equilibrio che provoca un forte senso di ritmicità.
La riduzione estrema della forma si ha anche nelle lastre rettangolari monocrome che possono recare incisi al loro interno dei lievi segni verticali e paralleli.
Il titolo della mostra riprende la scelta di Pian di nominare tutte le sue opere “Senza Titolo”, in quella che risulta essere un’ulteriore riduzione e semplificazione.
Emilio Pian: Roma. Vive e lavora in provincia di Treviso. Dopo un periodo in cui si dedica alla pittura, Pian passa ad una nuova rielaborazione formale in cui la bidimensionalità viene superata nella tridimensionalità della scultura. La ricerca sulla materia lo porta all’uso dell’alluminio, dell’acciaio, del ferro, del piombo e dell’ottone, materiali di derivazione industriale. Tra le mostre personali si ricorda quella del 2009 per l’associazione culturale Aldo Moro di Cordenons (PN), nel 2007 a Treviso per la galleria Polin e per lo Spazio Paraggi, nel 2005 a Ferrara alla Casa Cini.
12
febbraio 2010
Emilio Pian – Senza #2
Dal 12 febbraio al 13 marzo 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANTI
Venezia, Via Mestrina, 58, (Venezia)
Venezia, Via Mestrina, 58, (Venezia)
Orario di apertura
Lunedì 15,30 – 19,30
da martedì a sabato 10,00 – 12,30 / 15,30 – 19,30
Vernissage
12 Febbraio 2010, ore 18,30
Autore
Curatore