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Emilio Scanavino – Dialoghi Inediti
la mostra propone una nuova possibilità di lettura del lavoro dell’artista genovese, attraverso una selezione che sottolinea la carica sperimentale e la potenza del suo dirompente e autentico linguaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Emilio Scanavino torna sulla scena milanese, negli spazi della Galleria
Robilant+Voena, con una mostra realizzata in collaborazione con l’Archivio
Scanavino che propone una nuova possibilità di lettura del lavoro dell'artista
genovese, attraverso una selezione che sottolinea la carica sperimentale e la
potenza del suo dirompente e autentico linguaggio. La mostra è curata da
Greta Petese, Presidente del Comitato scientifico dell'Archivio.
Le opere proposte, circa quaranta tra sculture, dipinti e disegni su carta,
realizzate tra gli anni ’60 e inizio degli anni ’70, molte delle quali inedite, si
caratterizzano per l'importante cifra innovativa e concettuale oltre a costituire
una rilevante risorsa per la narrazione di un percorso particolare della
produzione di Scanavino, che lo sottrae a facili classificazioni.
Scrive Elisabetta Longari nel suo testo in catalogo: “Queste forme,
dichiaratamente in perenne stato di metamorfosi e trasformazione, in una
sorta di eterno transito, parlano un idioma larvatamente surrealista, ma di un
surrealismo antiretorico e scarnificato, lontano da ogni inclinazione letteraria.”
E ancora: “Con ogni evidenza alcune opere introducono pratiche che vanno
LONDON
38 DOVER STREET, W1S 4NL,
TEL+442074091540
MILAN
VIA FONTANA 16, 20122, TEL+39028056179
ST.MORITZ
VIA SERLAS 35, CH-7500, TEL +41 81 833 34 36
art@robilantvoena.com / www.robilantvoena.com
molto al di là delle tecniche tradizionali. Una spiccata curiosità per la genesi,
tanto naturale quanto artificiale, delle forme, perfino per certi ready made,
testimoniata in primis dall’attività fotografica ancora prevalentemente inedita,
spinge l’artista alla sperimentazione e all’impiego di materiali altri rispetto a
quelli propri delle belle arti, portandolo a esiti sorprendenti, in alcuni casi vicini
per sensibilità a certe operazioni dell’arte povera, parallelamente a esse ma
spesso anche ante quem.”
L’ordine della mostra segue una linea che mette in luce la fitta rete di dialoghi
tra il processo creativo, la forma e la sperimentazione di un sistema
espressivo, seguendo un'indagine incentrata sul percorso tra progetti, studi
preparatori e opere finite, che permette di scorgere il momento che precede
la creazione. Molti dei disegni esposti - quasi tutti escono per la prima volta
dallo studio dell’artista - raccontano l’iter che, dal nucleo generatore del
pensiero di Scanavino, arriva fino alla realizzazione materica delle sculture
presentate e, fra queste, molte sono state lontane per diverso tempo dalla
scena espositiva come, per citarne una, la fusione in bronzo “Dio malato”
visto l'ultima volta nel 1990 alla Galleria del Naviglio.
La mostra Dialoghi Inediti, attraverso la selezione operata da Greta Petese,
segna una modifica del confine tra lo spazio della pittura e della scultura, il
quale diviene sempre più evanescente. Così la materia ceramica è appesa
LONDON
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VIA SERLAS 35, CH-7500, TEL +41 81 833 34 36
art@robilantvoena.com / www.robilantvoena.com
ad una tela e la pittura assume una dimensione di carattere sempre più
essenziale, mostrandosi attraverso il vuoto di “monocromie abitate” che non
perdono però il filo con la volontà di impadronirsi dell’esistenza e delle sue
materie.
Robilant+Voena, con una mostra realizzata in collaborazione con l’Archivio
Scanavino che propone una nuova possibilità di lettura del lavoro dell'artista
genovese, attraverso una selezione che sottolinea la carica sperimentale e la
potenza del suo dirompente e autentico linguaggio. La mostra è curata da
Greta Petese, Presidente del Comitato scientifico dell'Archivio.
Le opere proposte, circa quaranta tra sculture, dipinti e disegni su carta,
realizzate tra gli anni ’60 e inizio degli anni ’70, molte delle quali inedite, si
caratterizzano per l'importante cifra innovativa e concettuale oltre a costituire
una rilevante risorsa per la narrazione di un percorso particolare della
produzione di Scanavino, che lo sottrae a facili classificazioni.
Scrive Elisabetta Longari nel suo testo in catalogo: “Queste forme,
dichiaratamente in perenne stato di metamorfosi e trasformazione, in una
sorta di eterno transito, parlano un idioma larvatamente surrealista, ma di un
surrealismo antiretorico e scarnificato, lontano da ogni inclinazione letteraria.”
E ancora: “Con ogni evidenza alcune opere introducono pratiche che vanno
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molto al di là delle tecniche tradizionali. Una spiccata curiosità per la genesi,
tanto naturale quanto artificiale, delle forme, perfino per certi ready made,
testimoniata in primis dall’attività fotografica ancora prevalentemente inedita,
spinge l’artista alla sperimentazione e all’impiego di materiali altri rispetto a
quelli propri delle belle arti, portandolo a esiti sorprendenti, in alcuni casi vicini
per sensibilità a certe operazioni dell’arte povera, parallelamente a esse ma
spesso anche ante quem.”
L’ordine della mostra segue una linea che mette in luce la fitta rete di dialoghi
tra il processo creativo, la forma e la sperimentazione di un sistema
espressivo, seguendo un'indagine incentrata sul percorso tra progetti, studi
preparatori e opere finite, che permette di scorgere il momento che precede
la creazione. Molti dei disegni esposti - quasi tutti escono per la prima volta
dallo studio dell’artista - raccontano l’iter che, dal nucleo generatore del
pensiero di Scanavino, arriva fino alla realizzazione materica delle sculture
presentate e, fra queste, molte sono state lontane per diverso tempo dalla
scena espositiva come, per citarne una, la fusione in bronzo “Dio malato”
visto l'ultima volta nel 1990 alla Galleria del Naviglio.
La mostra Dialoghi Inediti, attraverso la selezione operata da Greta Petese,
segna una modifica del confine tra lo spazio della pittura e della scultura, il
quale diviene sempre più evanescente. Così la materia ceramica è appesa
LONDON
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essenziale, mostrandosi attraverso il vuoto di “monocromie abitate” che non
perdono però il filo con la volontà di impadronirsi dell’esistenza e delle sue
materie.
10
maggio 2018
Emilio Scanavino – Dialoghi Inediti
Dal 10 maggio al 26 giugno 2018
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA ROBILANT+VOENA
Milano, Via Fontana, 16, (Milano)
Milano, Via Fontana, 16, (Milano)
Vernissage
10 Maggio 2018, ore 18.00
Autore
Curatore