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Emilio Vedova – 1961 & 1984
Lʼesposizione ha lʼintento di mettere in parallelo, per un confronto e per un reciproco potenziamento, singole opere degli anni sessanta appartenenti a “Ciclo ʻ61“ (1961) e a “Ciclo ʻ62“ (1962) e due serie di dipinti realizzate negli anni ottanta, che fanno parte di “Scarabocchi dellʼanima“, (1982) e “Di umano ʼ84 -IV“ (1984), dove le prime costituiranno una presenza fissa in relazione alle strutture murarie cinquecentesche, mentre gli altri due gruppi si alterneranno nellʼincavo architettonico, entrando ed uscendo, a scadenze regolari, nello spazio.
Comunicato stampa
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Dopo la chiusura delle due mostre Louise Bourgeois “The Fabric Works” - attualmente presentata a Londra con notevole afflusso di visitatori – ed Emilio Vedova Scultore che hanno ricevuto unʼampia e qualificata attenzione da parte della stampa ed un importante successo di pubblico, la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova riprende la sua programmazione allʼinterno del Magazzino del Sale, alle Zattere, con unʼulteriore rivisitazione dellʼopera dellʼartista, dal titolo Emilio Vedova 1961 & 1984, facendo nuovamente ricorso alla macchina espositiva ideata da Renzo Piano, il cui progetto per il Magazzino è stato presentato al Padiglione Italia della Biennale Architettura di questʼanno.
Lʼesposizione ha lʼintento di mettere in parallelo, per un confronto e per un reciproco potenziamento, singole opere degli anni sessanta appartenenti a “Ciclo ʻ61“ (1961) e a “Ciclo ʻ62“ (1962) e due serie di dipinti realizzate negli anni ottanta, che fanno parte di “Scarabocchi dellʼanima“, (1982) e “Di umano ʼ84 -IV“ (1984), dove le prime costituiranno una presenza fissa in relazione alle strutture murarie cinquecentesche, mentre gli altri due gruppi si alterneranno nellʼincavo architettonico, entrando ed uscendo, a scadenze regolari, nello spazio.
La proposta interpretativa è di verificare la continuità di un discorso linguistico che Vedova ha prodotto, senza pause, in tutti i periodi della sua ricerca, negli interstizi emotivi e gestuali della pittura. Un transito costante di colori e di gesti che si sono affermati nel vuoto della tela grezza per enunciare lʼangosciosa coscienza di un esistere critico e politico. Unʼulteriore messa in scena, mutante e cangiante, dovuta allʼalternarsi dei quadri dinanzi allo sguardo del pubblico che, attingendo allʼimportante patrimonio visuale lasciato dallʼartista, permette unʼulteriore conferma del suo contributo alla storia dellʼarte moderna e contemporanea.
Lʼesposizione ha lʼintento di mettere in parallelo, per un confronto e per un reciproco potenziamento, singole opere degli anni sessanta appartenenti a “Ciclo ʻ61“ (1961) e a “Ciclo ʻ62“ (1962) e due serie di dipinti realizzate negli anni ottanta, che fanno parte di “Scarabocchi dellʼanima“, (1982) e “Di umano ʼ84 -IV“ (1984), dove le prime costituiranno una presenza fissa in relazione alle strutture murarie cinquecentesche, mentre gli altri due gruppi si alterneranno nellʼincavo architettonico, entrando ed uscendo, a scadenze regolari, nello spazio.
La proposta interpretativa è di verificare la continuità di un discorso linguistico che Vedova ha prodotto, senza pause, in tutti i periodi della sua ricerca, negli interstizi emotivi e gestuali della pittura. Un transito costante di colori e di gesti che si sono affermati nel vuoto della tela grezza per enunciare lʼangosciosa coscienza di un esistere critico e politico. Unʼulteriore messa in scena, mutante e cangiante, dovuta allʼalternarsi dei quadri dinanzi allo sguardo del pubblico che, attingendo allʼimportante patrimonio visuale lasciato dallʼartista, permette unʼulteriore conferma del suo contributo alla storia dellʼarte moderna e contemporanea.
04
dicembre 2010
Emilio Vedova – 1961 & 1984
Dal 04 dicembre 2010 al 30 aprile 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE EMILIO E ANNABIANCA VEDOVA – MAGAZZINI DEL SALE
Venezia, Dorsoduro, 266, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 266, (Venezia)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica dalle h 10.30 alle h 17.30
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