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Emilio Vedova – Disegni
L’esposizione sarà interamente dedicata alle opere su carta, realizzate da Emilio Vedova nella sua lunga e complessa vicenda artistica, dai primi esordi nel 1935 fino al 2005. Selezionate e provenienti dall’archivio della Fondazione che ne custodisce un corpo significativo e in gran parte inedito, le carte coprono l’intero percorso espressivo dell’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Emilio Vedova Disegni
Magazzino del Sale
29 maggio – 1° novembre
In occasione del decennale della scomparsa di Emilio Vedova, nella sede espo-
sitiva al Magazzino del Sale - Zattere 266, la Fondazione Emilio e Annabianca
Vedova presenta dal 29 maggio al 1° novembre 2016 la mostra Emilio Vedova
Disegni a cura di Germano Celant e Fabrizio Gazzarri.
L’esposizione sarà interamente dedicata alle opere su carta, realizzate da Emi-
lio Vedova nella sua lunga e complessa vicenda artistica, dai primi esordi nel
1935 fino al 2005. Selezionate e provenienti dall’archivio della Fondazione che
ne custodisce un corpo significativo e in gran parte inedito, le carte coprono
l’intero percorso espressivo dell’artista. La mostra è stata concepita seguendo
come principio le indicazioni del suo percorso linguistico dal figurale all’infor-
me. Vedova era solito discutere del disegno quale parte fondante e anticipatri-
ce dei dipinti, analizzandolo secondo la logica della compresenza tra tempo e
tempo e spazio senza regole e chiusure, riflesso della sua attenzione al futuri-
smo e alla sua energia propulsiva.
L’esposizione Emilio Vedova Disegni è strutturata in due sezioni.
Una prima sezione, con opere del periodo tra il 1935 e il 1940, che documenta
gli studi e i primi sondaggi sulla rappresentazione e la registrazione del mon-
do. Rientrano nell’atmosfera della grande pittura veneziana e barocca, con cui
si confronta. Ne vengono esposte le varie tecniche: dagli inchiostri ai pastelli,
dai carboncini alla grafite e alle sanguigne; e vari soggetti dalle Architetture
veneziane alle Storie dalla Bibbia, dagli autoritratti agli studi dai classici
La seconda sezione, con opere che vanno dal 1940 al 2005 è basata su una
selezione di lavori che, prodotti nel primo dopoguerra, si liberano dalla rap-
presentazione e si affermano per un linguaggio spezzato e aggressivo, che
guarda alle avanguardie storiche dal Cubismo al Futurismo. Dal 1950 tale fare
si traduce in un gesto immerso nella materia che fa sentire la presenza del
soggetto stesso, l’artista. Negli anni Sessanta la superficie si impone come
veicolo di luce e di spazio. Ospita un crepitio di segni e colori che fanno intuire
lo scatenamento sensoriale ed emotivo di Vedova, che all’epoca produce i Plu-
rimi, 1962-1964, sculture multi-formali e aperte. Tale interesse per la frantu-
mazione mette in discussione la dinamica dei pieni e dei vuoti, così da spingere
il disegno verso una condizione atmosferica, senza confini e senza limiti.
Un magma nebuloso che enuncia ulteriori sconvolgimenti interni, speculari
alle vicende politiche del periodo 1966-1968. Si arriva così, dopo una sua pau-
sa meditativa negli anni Settanta, ai disegni degli anni Ottanta, in cui il tratto
si impone come progetto di un’evoluzione che, alla dimensione pura, aggiunge
l’uso per la stesura dei teleri e la costruzione dei Dischi / Oltre e dei Tondi.
Per comunicare la visione magmatica e fluida del fare di Vedova, l’allestimento
della seconda sezione è stato progettato da Celant come un insieme compatto
e pieno, a formare un territorio costante di segni e di gesti, che si intrecciano e
si mescolano tra di loro. L’idea è di testimoniare l’omogeneità e l’impatto ener-
getico dell’artista e del suo costante e cangiante disegnare.
Per arricchire la lettura della mostra in concomitanza all’insieme dei disegni,
tramite la macchina progettata da Renzo Piano, nello spazio del Magazzino
saranno movimentate due serie di teleri degli anni ’80, alcuni inediti.
In occasione dell’esposizione sarà pubblicata da lineadacqua edizioni una ricca
antologia dei disegni, con testi di Alfredo Bianchini, Germano Celant e Fabrizio
Gazzarri, che ricorderanno, insieme al decennale della Fondazione, la vita e
l’impegno di Emilio e Anna Bianca Vedova e offriranno una lettura e una testi-
monianza sulla logica e sul metodo del disegnare dell’artista.
Emilio Vedova Disegni
Magazzino del Sale, Zattere 266
29 maggio – 1° novembre
10.30-18.00 - chiuso martedì
Magazzino del Sale
29 maggio – 1° novembre
In occasione del decennale della scomparsa di Emilio Vedova, nella sede espo-
sitiva al Magazzino del Sale - Zattere 266, la Fondazione Emilio e Annabianca
Vedova presenta dal 29 maggio al 1° novembre 2016 la mostra Emilio Vedova
Disegni a cura di Germano Celant e Fabrizio Gazzarri.
L’esposizione sarà interamente dedicata alle opere su carta, realizzate da Emi-
lio Vedova nella sua lunga e complessa vicenda artistica, dai primi esordi nel
1935 fino al 2005. Selezionate e provenienti dall’archivio della Fondazione che
ne custodisce un corpo significativo e in gran parte inedito, le carte coprono
l’intero percorso espressivo dell’artista. La mostra è stata concepita seguendo
come principio le indicazioni del suo percorso linguistico dal figurale all’infor-
me. Vedova era solito discutere del disegno quale parte fondante e anticipatri-
ce dei dipinti, analizzandolo secondo la logica della compresenza tra tempo e
tempo e spazio senza regole e chiusure, riflesso della sua attenzione al futuri-
smo e alla sua energia propulsiva.
L’esposizione Emilio Vedova Disegni è strutturata in due sezioni.
Una prima sezione, con opere del periodo tra il 1935 e il 1940, che documenta
gli studi e i primi sondaggi sulla rappresentazione e la registrazione del mon-
do. Rientrano nell’atmosfera della grande pittura veneziana e barocca, con cui
si confronta. Ne vengono esposte le varie tecniche: dagli inchiostri ai pastelli,
dai carboncini alla grafite e alle sanguigne; e vari soggetti dalle Architetture
veneziane alle Storie dalla Bibbia, dagli autoritratti agli studi dai classici
La seconda sezione, con opere che vanno dal 1940 al 2005 è basata su una
selezione di lavori che, prodotti nel primo dopoguerra, si liberano dalla rap-
presentazione e si affermano per un linguaggio spezzato e aggressivo, che
guarda alle avanguardie storiche dal Cubismo al Futurismo. Dal 1950 tale fare
si traduce in un gesto immerso nella materia che fa sentire la presenza del
soggetto stesso, l’artista. Negli anni Sessanta la superficie si impone come
veicolo di luce e di spazio. Ospita un crepitio di segni e colori che fanno intuire
lo scatenamento sensoriale ed emotivo di Vedova, che all’epoca produce i Plu-
rimi, 1962-1964, sculture multi-formali e aperte. Tale interesse per la frantu-
mazione mette in discussione la dinamica dei pieni e dei vuoti, così da spingere
il disegno verso una condizione atmosferica, senza confini e senza limiti.
Un magma nebuloso che enuncia ulteriori sconvolgimenti interni, speculari
alle vicende politiche del periodo 1966-1968. Si arriva così, dopo una sua pau-
sa meditativa negli anni Settanta, ai disegni degli anni Ottanta, in cui il tratto
si impone come progetto di un’evoluzione che, alla dimensione pura, aggiunge
l’uso per la stesura dei teleri e la costruzione dei Dischi / Oltre e dei Tondi.
Per comunicare la visione magmatica e fluida del fare di Vedova, l’allestimento
della seconda sezione è stato progettato da Celant come un insieme compatto
e pieno, a formare un territorio costante di segni e di gesti, che si intrecciano e
si mescolano tra di loro. L’idea è di testimoniare l’omogeneità e l’impatto ener-
getico dell’artista e del suo costante e cangiante disegnare.
Per arricchire la lettura della mostra in concomitanza all’insieme dei disegni,
tramite la macchina progettata da Renzo Piano, nello spazio del Magazzino
saranno movimentate due serie di teleri degli anni ’80, alcuni inediti.
In occasione dell’esposizione sarà pubblicata da lineadacqua edizioni una ricca
antologia dei disegni, con testi di Alfredo Bianchini, Germano Celant e Fabrizio
Gazzarri, che ricorderanno, insieme al decennale della Fondazione, la vita e
l’impegno di Emilio e Anna Bianca Vedova e offriranno una lettura e una testi-
monianza sulla logica e sul metodo del disegnare dell’artista.
Emilio Vedova Disegni
Magazzino del Sale, Zattere 266
29 maggio – 1° novembre
10.30-18.00 - chiuso martedì
28
maggio 2016
Emilio Vedova – Disegni
Dal 28 maggio al primo novembre 2016
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE EMILIO E ANNABIANCA VEDOVA – MAGAZZINI DEL SALE
Venezia, Dorsoduro, 266, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 266, (Venezia)
Orario di apertura
10.30-18.00 - chiuso martedì
Vernissage
28 Maggio 2016, su invito
Autore
Curatore