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Emmanuele Lo Giudice – Giallo
Il giovane artista presenta una mostra incentrata sul binomio colore/forma, in questo caso giallo/quadrato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giovane artista presenta una mostra incentrata sul
binomio colore/forma, in questo caso giallo/quadrato,
attraverso una trama installativa che si sviluppa tra
le due sale espositive, in un incontro tra la
sospensione aerea delle pitture e la materialità
fisica, greve, dei sassi dipinti. Lo spettatore si
trova così ad attraversare un percorso che si snoda
lungo geometrie nello spazio. Forti i riferimenti a
Venezia e alle sue atmosfere, ma altrettanto forti
risultano i rimandi alla terra natia dell’artista: la
Sicilia, rievocata, qui, attraverso il colore.
Figura poliedrica, Lo Giudice pone in scena non solo i
suoi quadri ma anche il richiamo al suo lavoro di
architetto e alla sua esperienza di musicista. La
musica diviene, infatti, parte centrale di uno dei
lavori, attraverso il quale si può ascoltare una
composizione ed esecuzione dell’artista per
pianoforte.
Lo spazio creato diviene così un unicum coinvolgente
nel quale il visitatore è invitato, quasi
labirinticamente a “perdersi”, a lasciarsi trascinare
tra suoni e percorsi, sguardi e tatto. Le opere
apparentemente eterogenee si presentano coese nella
struttura installativa, e nei due elementi del colore
giallo e della forma del quadrato che scandiscono,
quasi modularmene, il viatico della mostra.
Evidenti i loro rimandi simbolici, soprattutto di
ascendenza religiosa, e ancor più se pensiamo alla
scelta non casuale del luogo espositivo: ai piedi
della chiesa di Santa Lucia, martire siciliana, e in
uno dei campi più significativi, per posizione, della
città lagunare, campo S. Geremia.
Così Lo Giudice ci presenta il quadrato quale figura
di base dello spazio, indicando indubbiamente il
richiamo all’architettura e all’urbanistica, ma non
manca di segnalarci il suo aspetto più propriamente
mistico-religioso: è il quadrato in cui è inscritta
la croce, sintesi della raffigurazione di Cristo e dei
quattro evangelisti. E’ ancora il quadrato che nella
stessa tradizione cristiana rappresenta il carattere
stabile del cosmo attraverso i quattro punti
cardinali, evocando però al tempo stesso il senso di
mistero e in particolare venendo a completarsi con
l’altro simbolo identificato ed espresso dal colore
giallo. Espansivo e ardente, il giallo, del resto, è
esso stesso simbolo della manifestazione divina, della
forza, della vita eterna ma anche in questo caso
com’era per il quadrato con un accento maggiormente
significativo alla terra.
I simboli attraverso i quali sembra operare l’artista
si mescolano restituendoci una parte di quotidiano con
uno sguardo all’”oltre”. Quadrato e giallo come
confini, soglie di mondi condivisi.
Susanna Zattarin
Emmanuele Lo Giudice ( Palermo, 1975 )
laureando in Architettura presso lo I.U.A.V. di
Venezia vive e lavora a Venezia.
Ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui:
Luoghi / Linguaggi. Sperimentazioni progettuali ed
esperienze di didattica del progetto in Italia ed
Europa, curata da Raffaele Marone
Museo de Arquitectura Leopoldo Rother dell’Universidad
Nacional de Colombia Dipartimento di Architettura ed
Urbanistica per l’Ingegneria - Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Roma "La Sapienza".
Premio d’arte Ruga Giuffa 2004,
Targa AVIS, Palazzo Zorzi , UNESCO Venezia
binomio colore/forma, in questo caso giallo/quadrato,
attraverso una trama installativa che si sviluppa tra
le due sale espositive, in un incontro tra la
sospensione aerea delle pitture e la materialità
fisica, greve, dei sassi dipinti. Lo spettatore si
trova così ad attraversare un percorso che si snoda
lungo geometrie nello spazio. Forti i riferimenti a
Venezia e alle sue atmosfere, ma altrettanto forti
risultano i rimandi alla terra natia dell’artista: la
Sicilia, rievocata, qui, attraverso il colore.
Figura poliedrica, Lo Giudice pone in scena non solo i
suoi quadri ma anche il richiamo al suo lavoro di
architetto e alla sua esperienza di musicista. La
musica diviene, infatti, parte centrale di uno dei
lavori, attraverso il quale si può ascoltare una
composizione ed esecuzione dell’artista per
pianoforte.
Lo spazio creato diviene così un unicum coinvolgente
nel quale il visitatore è invitato, quasi
labirinticamente a “perdersi”, a lasciarsi trascinare
tra suoni e percorsi, sguardi e tatto. Le opere
apparentemente eterogenee si presentano coese nella
struttura installativa, e nei due elementi del colore
giallo e della forma del quadrato che scandiscono,
quasi modularmene, il viatico della mostra.
Evidenti i loro rimandi simbolici, soprattutto di
ascendenza religiosa, e ancor più se pensiamo alla
scelta non casuale del luogo espositivo: ai piedi
della chiesa di Santa Lucia, martire siciliana, e in
uno dei campi più significativi, per posizione, della
città lagunare, campo S. Geremia.
Così Lo Giudice ci presenta il quadrato quale figura
di base dello spazio, indicando indubbiamente il
richiamo all’architettura e all’urbanistica, ma non
manca di segnalarci il suo aspetto più propriamente
mistico-religioso: è il quadrato in cui è inscritta
la croce, sintesi della raffigurazione di Cristo e dei
quattro evangelisti. E’ ancora il quadrato che nella
stessa tradizione cristiana rappresenta il carattere
stabile del cosmo attraverso i quattro punti
cardinali, evocando però al tempo stesso il senso di
mistero e in particolare venendo a completarsi con
l’altro simbolo identificato ed espresso dal colore
giallo. Espansivo e ardente, il giallo, del resto, è
esso stesso simbolo della manifestazione divina, della
forza, della vita eterna ma anche in questo caso
com’era per il quadrato con un accento maggiormente
significativo alla terra.
I simboli attraverso i quali sembra operare l’artista
si mescolano restituendoci una parte di quotidiano con
uno sguardo all’”oltre”. Quadrato e giallo come
confini, soglie di mondi condivisi.
Susanna Zattarin
Emmanuele Lo Giudice ( Palermo, 1975 )
laureando in Architettura presso lo I.U.A.V. di
Venezia vive e lavora a Venezia.
Ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui:
Luoghi / Linguaggi. Sperimentazioni progettuali ed
esperienze di didattica del progetto in Italia ed
Europa, curata da Raffaele Marone
Museo de Arquitectura Leopoldo Rother dell’Universidad
Nacional de Colombia Dipartimento di Architettura ed
Urbanistica per l’Ingegneria - Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Roma "La Sapienza".
Premio d’arte Ruga Giuffa 2004,
Targa AVIS, Palazzo Zorzi , UNESCO Venezia
03
settembre 2005
Emmanuele Lo Giudice – Giallo
Dal 03 al 30 settembre 2005
giovane arte
Location
CHIESA DEI SANTI GEREMIA E LUCIA
Venezia, Campo San Geremia (Cannaregio), 335, (VENEZIA)
Venezia, Campo San Geremia (Cannaregio), 335, (VENEZIA)
Orario di apertura
10–18
Autore