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Energia delle vibrazioni sonore
Comunicato stampa
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L’intuizione mistica della “musica delle sfere” è una verità scientifica. L’universo produce suono e ne è pervaso.
Il battito cardiaco è sordo, scuro, sottacqueo. Ha un ritmo primordiale, solenne, archetipico. Un moto perentorio. E’ la metafora primigenia, potente della vita. Lo sentivo, l’orecchio teso sul cuore di papà. Avvertivo allora un piacere caldo, cupo, profondo. Mi raggomitolavo allora sul suo petto e sintonizzavo il respiro su quel movimento. Ho rivissuto con meraviglia una simile, viscerale esperienza dentro i vitalistici spazi borrominiani. Come dall’interno di un organismo vivente, a quelle compressioni e dilatazioni sinusoidali, a quelle spinte concavo-convesse alzavo d’istinto lo sguardo a cercare una via d’uscita a quel soffio vitale e accordavo il mio inspirare-espirare a quel perpetuo moto di forze contrapposte, a quella lotta d’ombre e luci.
Il cuore è per antonomasia il simbolo delle nostre emozioni. Ma ne è davvero la sede? Non è semplicemente il cuore un muscolo che si dilata e si contrae, pulsa, indipendentemente dalla nostra volontà? E’ l’uomo, nella sua olistica interezza a emozionarsi di ragione e sentimento. E l’artista può, dovrebbe essere la voce più libera, più etica e vera di questo nostro vivere. Può, dovrebbe toccare le corde più sensibili del nostro essere emotivo e razionale,farci riflettere, piangere, ridere, perché ritroviamo sempre nuovamente un senso al nostro esistere. Allora quell’onda sonora risuona dentro di noi. Allora l’arte ritorna al suo proprio spirituale, al suo significato etimologico originario, si risolve in pura musica, in pura danza.
Barbara Silvia Ramponi
Il battito cardiaco è sordo, scuro, sottacqueo. Ha un ritmo primordiale, solenne, archetipico. Un moto perentorio. E’ la metafora primigenia, potente della vita. Lo sentivo, l’orecchio teso sul cuore di papà. Avvertivo allora un piacere caldo, cupo, profondo. Mi raggomitolavo allora sul suo petto e sintonizzavo il respiro su quel movimento. Ho rivissuto con meraviglia una simile, viscerale esperienza dentro i vitalistici spazi borrominiani. Come dall’interno di un organismo vivente, a quelle compressioni e dilatazioni sinusoidali, a quelle spinte concavo-convesse alzavo d’istinto lo sguardo a cercare una via d’uscita a quel soffio vitale e accordavo il mio inspirare-espirare a quel perpetuo moto di forze contrapposte, a quella lotta d’ombre e luci.
Il cuore è per antonomasia il simbolo delle nostre emozioni. Ma ne è davvero la sede? Non è semplicemente il cuore un muscolo che si dilata e si contrae, pulsa, indipendentemente dalla nostra volontà? E’ l’uomo, nella sua olistica interezza a emozionarsi di ragione e sentimento. E l’artista può, dovrebbe essere la voce più libera, più etica e vera di questo nostro vivere. Può, dovrebbe toccare le corde più sensibili del nostro essere emotivo e razionale,farci riflettere, piangere, ridere, perché ritroviamo sempre nuovamente un senso al nostro esistere. Allora quell’onda sonora risuona dentro di noi. Allora l’arte ritorna al suo proprio spirituale, al suo significato etimologico originario, si risolve in pura musica, in pura danza.
Barbara Silvia Ramponi
27
novembre 2007
Energia delle vibrazioni sonore
Dal 27 novembre al 10 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 15 alle 19 sabato e festivi su appuntamento; martedì e venerdì oltre che dalle 15 alle 19 anche dalle 10 alle 20 su appuntamento. apertura serale martedì– previo conferma telefonica – dalle 22 alle 24
Autore
Curatore