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Ennio Bertrand
Un eclettico artista di fama internazionale che impiega immagini e tecnologie digitali per la realizzazione delle sue opere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tra il 25 gennaio e il 15 febbraio 2008 Citibank, la banca per gli investimenti del gruppo Citi, ospita nella filiale di via Tommaso Grossi a Milano la mostra di Ennio Bertrand, un eclettico artista di fama internazionale che impiega immagini e tecnologie digitali per la realizzazione delle sue opere.
Ennio Bertrand ha esposto anche in Giappone, Francia, Germania, Olanda e Bosnia.
Alla mostra saranno esposte tre opere: "Venere, gli Avatar di Botticelli", "The creator has a master plan" e l'installazione interattiva "Swimming sounds".
Adrian Weiss, business manager di Citibank in Italia ha così commentato l'iniziativa: -«L'obiettivo di questa esposizione è quello di offrire la possibilità ai nostri clienti e a tutti gli appassionati d'arte di apprezzare dal vivo le opere di un artista innovativo e di primo piano nel panorama contemporaneo, trovando momenti di confronto nell'atmosfera elegante, raccolta e amichevole della filiale Citibank.»
Biografia dell’artista
Ennio Bertrand vive a Milano e lavora impiegando immagini e tecnologie digitali.
È membro dell'associazione Ars Tecnica fondata nel 1988 a Parigi Parigi presso "La Cité des sciences et de l'industrie, La Villette" e cofondatore di Arslab, Arte Scienza e Nuovi Media a Torino nel 1996.
Ha esposto in Italia, Giappone, Francia, Germania, Olanda, Bosnia.
Le sue opere – fotografie, sculture e composizioni di luci, suoni, video, installazioni interattive - ripropongono minuscoli eventi, isolati dal flusso indistinto di informazioni e immagini che saturano le soglie della percezione, e quindi dilatati come sotto la lente di un microscopio da laboratorio.
Così nascono i Cieli, preziosi velluti trapuntati di piccoli LED che si illuminano con ritmi minimali, o i pannelli modulari in vetroresina che mimano le strutture dei circuiti elettronici dei computer ampliando e distorcendo ironicamente le dimensioni e la forma che rigidamente sorregge la funzione. Le sequenze di fotogrammi televisivi riorganizzate in micro racconti di due, quattro o più immagini, si impongono con la forza di un tempo infinito nonostante provengano da una trasmissione di pochi secondi. Le installazioni sonore sono spazi interattivi in cui ogni movimento, nostro o di altri esseri viventi, viene amplificato e tradotto in suono. O ancora le repliche – per ora inanimate – di personaggi celebri tratti dalla storia dell'arte, sculture ottenute esclusivamente attraverso sistemi computerizzati, senza alcun intervento manuale e virtualmente riproducibili all'infinito.
Didascalie
Venere, gli Avatar di Botticelli
2007
Nylon
Dim. 98 x 56
Descrizione:
L'aspetto che più mi affascina del progetto di scultura virtuale è la possibilità di giungere ad un oggetto fisico, tangibile, con un peso e una forma, partendo e passando esclusivamente attraverso una serie di algoritmi matematici e di software.
Le figure sono realizzate a prescindere da una condizione fisica iniziale, senza creta, marmo, bronzo. Solamente uno schermo. In fondo un foglio di carta: ma non un foglio rinascimentale leonardesco che registra degli oggetti emersi dalla "potenza di calcolo" del cervello di Leonardo.
L'area di lavoro in questo caso è un foglio che già contiene le regole della corretta riproduzione della natura: è possibile muovere, ruotare e visualizzare in qualunque posizione un corpo e questo viene immediatamente ricreato e visualizzato senza un personale intervento di sapere grafico e anatomico. Il sapere è contenuto nel software, nel DNA digitale del programma che disegna e opera.
L'interazione progettuale è slegata dalla conoscenza anatomica, dei materiali, dal bravo fonditore, dal ceramista che cuoce la creta, dal fabbro che lavora il ferro. Tutti questi saperi non servono più, sono scomparsi e il processo di creazione inizia da un'idea proposta a/e da una macchina, il computer, e termina con un oggetto, per ora inanimato e di plastica prodotto da un altro sistema digitale che assume il ruolo di scultore. All'artista il ruolo demiurgico di individuare e scoprire le forme e salvare periodicamente quanto soddisfa e concretizza la sua immaginazione.
I percorsi e i passaggi tra le varie fasi sono software, puro pensiero e intenzione.
_____________________________________________________________
The creator has a master plan
2007
Limoni, legno, materiali elettronici, LEDs Dim. 200 x 200
Descrizione:
Una dispensa gialla di frutti. Non sono dimenticati da un bancarellaio del mercato qui vicino, sono una gigantesca pila elettrica composta di limoni trafitti da lamine di metallo. Ogni 4 limoni un Led che palpita grazie ad un particolare circuito elettronico che riesce a sfruttare la debolissima corrente elettrica che si sprigiona dalla lenta scomposizione chimica del succo acido e dei metalli.
Con rame e zinco, antichi materiali che ricordano la presenza dell'uomo sul pianeta, la luce del sole accumulata per mesi nei frutti durante la maturazione riaffiora nel brillio di centinaia di LEDs in un Cielo di limoni.
Guardiamo il piccolo punto di luce che lampeggia: è il sole dell'estate passata.
_____________________________________________________________
Swimming sounds
1996-2005
Altoparlanti, circuiti elettronici sonori, faro alogeno, vasca con pesci rossi Dim. ambientali, circa 4 x 4 mt
Descrizione:
L'installazione è contenuta in una struttura metallica con forma di parallelepipedo verticale di circa 105 x 80 cm di base per un'altezza di 3 mt. E' composta da un grande acquario di 1 metro per 75 cm sospeso su piccoli altoparlanti fotosensibili che emettono un suono quando viene loro a mancare la luce.
I pesci rossi dell'acquario sono illuminati dall'alto da un faro e la loro ombra attraverso l'acqua è proiettata sugli altoparlanti che reagiscono con un suono quando l'ombra dei pesci li colpisce sottraendo loro la luce.
Ennio Bertrand ha esposto anche in Giappone, Francia, Germania, Olanda e Bosnia.
Alla mostra saranno esposte tre opere: "Venere, gli Avatar di Botticelli", "The creator has a master plan" e l'installazione interattiva "Swimming sounds".
Adrian Weiss, business manager di Citibank in Italia ha così commentato l'iniziativa: -«L'obiettivo di questa esposizione è quello di offrire la possibilità ai nostri clienti e a tutti gli appassionati d'arte di apprezzare dal vivo le opere di un artista innovativo e di primo piano nel panorama contemporaneo, trovando momenti di confronto nell'atmosfera elegante, raccolta e amichevole della filiale Citibank.»
Biografia dell’artista
Ennio Bertrand vive a Milano e lavora impiegando immagini e tecnologie digitali.
È membro dell'associazione Ars Tecnica fondata nel 1988 a Parigi Parigi presso "La Cité des sciences et de l'industrie, La Villette" e cofondatore di Arslab, Arte Scienza e Nuovi Media a Torino nel 1996.
Ha esposto in Italia, Giappone, Francia, Germania, Olanda, Bosnia.
Le sue opere – fotografie, sculture e composizioni di luci, suoni, video, installazioni interattive - ripropongono minuscoli eventi, isolati dal flusso indistinto di informazioni e immagini che saturano le soglie della percezione, e quindi dilatati come sotto la lente di un microscopio da laboratorio.
Così nascono i Cieli, preziosi velluti trapuntati di piccoli LED che si illuminano con ritmi minimali, o i pannelli modulari in vetroresina che mimano le strutture dei circuiti elettronici dei computer ampliando e distorcendo ironicamente le dimensioni e la forma che rigidamente sorregge la funzione. Le sequenze di fotogrammi televisivi riorganizzate in micro racconti di due, quattro o più immagini, si impongono con la forza di un tempo infinito nonostante provengano da una trasmissione di pochi secondi. Le installazioni sonore sono spazi interattivi in cui ogni movimento, nostro o di altri esseri viventi, viene amplificato e tradotto in suono. O ancora le repliche – per ora inanimate – di personaggi celebri tratti dalla storia dell'arte, sculture ottenute esclusivamente attraverso sistemi computerizzati, senza alcun intervento manuale e virtualmente riproducibili all'infinito.
Didascalie
Venere, gli Avatar di Botticelli
2007
Nylon
Dim. 98 x 56
Descrizione:
L'aspetto che più mi affascina del progetto di scultura virtuale è la possibilità di giungere ad un oggetto fisico, tangibile, con un peso e una forma, partendo e passando esclusivamente attraverso una serie di algoritmi matematici e di software.
Le figure sono realizzate a prescindere da una condizione fisica iniziale, senza creta, marmo, bronzo. Solamente uno schermo. In fondo un foglio di carta: ma non un foglio rinascimentale leonardesco che registra degli oggetti emersi dalla "potenza di calcolo" del cervello di Leonardo.
L'area di lavoro in questo caso è un foglio che già contiene le regole della corretta riproduzione della natura: è possibile muovere, ruotare e visualizzare in qualunque posizione un corpo e questo viene immediatamente ricreato e visualizzato senza un personale intervento di sapere grafico e anatomico. Il sapere è contenuto nel software, nel DNA digitale del programma che disegna e opera.
L'interazione progettuale è slegata dalla conoscenza anatomica, dei materiali, dal bravo fonditore, dal ceramista che cuoce la creta, dal fabbro che lavora il ferro. Tutti questi saperi non servono più, sono scomparsi e il processo di creazione inizia da un'idea proposta a/e da una macchina, il computer, e termina con un oggetto, per ora inanimato e di plastica prodotto da un altro sistema digitale che assume il ruolo di scultore. All'artista il ruolo demiurgico di individuare e scoprire le forme e salvare periodicamente quanto soddisfa e concretizza la sua immaginazione.
I percorsi e i passaggi tra le varie fasi sono software, puro pensiero e intenzione.
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The creator has a master plan
2007
Limoni, legno, materiali elettronici, LEDs Dim. 200 x 200
Descrizione:
Una dispensa gialla di frutti. Non sono dimenticati da un bancarellaio del mercato qui vicino, sono una gigantesca pila elettrica composta di limoni trafitti da lamine di metallo. Ogni 4 limoni un Led che palpita grazie ad un particolare circuito elettronico che riesce a sfruttare la debolissima corrente elettrica che si sprigiona dalla lenta scomposizione chimica del succo acido e dei metalli.
Con rame e zinco, antichi materiali che ricordano la presenza dell'uomo sul pianeta, la luce del sole accumulata per mesi nei frutti durante la maturazione riaffiora nel brillio di centinaia di LEDs in un Cielo di limoni.
Guardiamo il piccolo punto di luce che lampeggia: è il sole dell'estate passata.
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Swimming sounds
1996-2005
Altoparlanti, circuiti elettronici sonori, faro alogeno, vasca con pesci rossi Dim. ambientali, circa 4 x 4 mt
Descrizione:
L'installazione è contenuta in una struttura metallica con forma di parallelepipedo verticale di circa 105 x 80 cm di base per un'altezza di 3 mt. E' composta da un grande acquario di 1 metro per 75 cm sospeso su piccoli altoparlanti fotosensibili che emettono un suono quando viene loro a mancare la luce.
I pesci rossi dell'acquario sono illuminati dall'alto da un faro e la loro ombra attraverso l'acqua è proiettata sugli altoparlanti che reagiscono con un suono quando l'ombra dei pesci li colpisce sottraendo loro la luce.
25
gennaio 2008
Ennio Bertrand
Dal 25 gennaio al 15 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
CITIBANK
Milano, Via Tommaso Grossi, 2, (Milano)
Milano, Via Tommaso Grossi, 2, (Milano)
Orario di apertura
dalle 8.30 alle 19.00
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