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Ennio Bertrand – LioFor30
Questo lavoro e nato da una richiesta del Centro Sociale Loencavallo per festeggiare i suoi 30 anni di vita
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LioFor30 è una installazione video contenuta in uno spazio virtuale generato dal calcolo di un
computer che descrive in termini ideali lo spazio reale del Leoncavallo nella sua ultima collocazione di
Via Watteau, a Milano.
L'installazione video è un deposito di storie dure, tristi, strane, anche molto disperate che sono sfilate in
questi anni attorno e dentro le pance del Leo e dei suoi abitanti e l'architettura digitale ricorda sinteticamente
il vero Leo con le pareti colorate e spruzzate di figure laiche che rievocano sacralità di storie di uomini
dipinti su altri muri ad Arezzo, Assisi, Padova, Palermo e via continuando per un territorio che ci appartiene
come lingua e cultura e ci obbliga ancora a condividere dolori, ansie, attese, trascendenze per spiriti liberi
ed impazienti o solo cuori che vogliono correttamente il massimo del bene per tutti: senza impicci o
discriminazioni. Con una stratificazione che solo i muri rupestri di Matera possono illustrare con evidenza
e lasciarci sfuggire dalle labbra un pensiero: migliaia di anni e siamo ancora alle prese con le stesse storie!
Camminare con il joystick dentro il Leo computerizzato è per ritrovare inaspettate e per magia
centinaia di scene filmate i ricordi registrati in passato, le voci le grida di episodi fondanti del Leo.
I muri virtuali si trasformano con la nostra presenza in immagini, in voci, strade, cortei. I morti ammazzati
con una inutilità che rivista oggi lascia ammutoliti, sono distesi su marciapiedi insanguinati. I muri virtuali
lacerano la memoria e l'anima. Il loro segreto celato ci prende gli occhi appannati dalla distanza del fatto.
Grani come di sabbia del tempo appena andato si ricompongono nei pixel dei video, nelle vibrazioni di
suoni e le pareti vibrano della stessa energia e vita che scorre nel Leo.
computer che descrive in termini ideali lo spazio reale del Leoncavallo nella sua ultima collocazione di
Via Watteau, a Milano.
L'installazione video è un deposito di storie dure, tristi, strane, anche molto disperate che sono sfilate in
questi anni attorno e dentro le pance del Leo e dei suoi abitanti e l'architettura digitale ricorda sinteticamente
il vero Leo con le pareti colorate e spruzzate di figure laiche che rievocano sacralità di storie di uomini
dipinti su altri muri ad Arezzo, Assisi, Padova, Palermo e via continuando per un territorio che ci appartiene
come lingua e cultura e ci obbliga ancora a condividere dolori, ansie, attese, trascendenze per spiriti liberi
ed impazienti o solo cuori che vogliono correttamente il massimo del bene per tutti: senza impicci o
discriminazioni. Con una stratificazione che solo i muri rupestri di Matera possono illustrare con evidenza
e lasciarci sfuggire dalle labbra un pensiero: migliaia di anni e siamo ancora alle prese con le stesse storie!
Camminare con il joystick dentro il Leo computerizzato è per ritrovare inaspettate e per magia
centinaia di scene filmate i ricordi registrati in passato, le voci le grida di episodi fondanti del Leo.
I muri virtuali si trasformano con la nostra presenza in immagini, in voci, strade, cortei. I morti ammazzati
con una inutilità che rivista oggi lascia ammutoliti, sono distesi su marciapiedi insanguinati. I muri virtuali
lacerano la memoria e l'anima. Il loro segreto celato ci prende gli occhi appannati dalla distanza del fatto.
Grani come di sabbia del tempo appena andato si ricompongono nei pixel dei video, nelle vibrazioni di
suoni e le pareti vibrano della stessa energia e vita che scorre nel Leo.
28
ottobre 2004
Ennio Bertrand – LioFor30
28 ottobre 2004
Location
CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO
Milano, Via Antoine Watteau, 7, (Milano)
Milano, Via Antoine Watteau, 7, (Milano)
Vernissage
28 Ottobre 2004, ore 21
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