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Ennio Calabria
Opere 2003-2007
Comunicato stampa
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Nell’ambito della rassegna di arti contemporanee “Moto Perpetuo” giunta alla sua XII edizione, sarà inaugurata sabato 4 agosto 2007 alle ore 18.00 presso la Chiesa di San Giovanni, a Pescocostanzo., la mostra personale del Maestro Ennio Calabria. ritenuto ormai uno dei più significativi artisti della figurazione europea compresa fra gli anni Sessanta e oggi.
La mostra, con il patrocinio ed il contributo della Presidenza della Regione Abruzzo e del Comune di Pescocostanzo, organizzata dall’Associazione Culturale Trifoglio, sarà presentata, alla presenza esclusiva del Maestro, da un’introduzione del critico Ida Mitrano ed esporrà al pubblico le opere dell’artista realizzate dal 2003 al 2007.
L’esposizione comprende una selezione di opere esemplificative degli ultimi cinque anni di ricerca di Calabria. Fra queste tele di diversa ispirazione, anche di grande formato, spiccano i mirabili autoritratti, il ritratto “cristologico” di Pantani e alcuni ritratti appartenenti ad un ciclo più ampio dal titolo Un volto e il tempo al quale l’Artista si sta dedicando attualmente. Il tema del ritratto, a cui Calabria è tornato con la serie di opere ispirate a Giovanni Paolo II, è particolarmente importante nella sua pittura e lo ha visto impegnato sin dagli anni Sessanta a dipingere personaggi del tempo.
L’opera dell’Artista, nonché la sua complessa e originale personalità pittorica sono caratterizzate da sempre da una ricerca fondata sulla necessità del rinnovamento del linguaggio creativo in rapporto alle problematiche che connotano la condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo. Calabria si distingue nel panorama artistico anche per il rapporto inscindibile tra pensiero e pittura che nasce da profonde motivazioni esistenziali, sociologiche ed antropologiche. E’ questo un nodo centrale della sua ricerca pittorica, che lo rende continuamente un attento e singolare testimone del suo tempo.
Scrive Ida Mitrano. “I cambiamenti radicali che sono intervenuti profondamente sulla condizione dell’uomo contemporaneo e sulle modalità di conoscenza del reale sono avvertiti da Calabria - artista da sempre particolarmente attento ai caratteri della storia ed alle trasformazioni della società - sin dagli anni Ottanta, periodo in cui il tema dei Cimiteri di Venezia (1981) appare centrale nella sua produzione pittorica. Tuttavia, è soprattutto con il ciclo L’Ambiguità dell’intravisto (1993) che la sua ricerca seguirà una nuova direzione, che darà luogo alle ormai note figure metamorfiche. Il ciclo Il mare accanto (1996) contiene già in nuce gli sviluppi ulteriori della sua arte. Da questo momento, la sua pittura apparirà, via via, concettualmente e formalmente lontana dalla produzione degli anni Sessanta e Settanta, imperniata su temi sociali e politici, ai quali però l’artista sembra ritornare, anche se con modalità completamente diverse, con la serie dei ritratti di personaggi della scena culturale e politica italiana odierna.
Focalizzandosi sull’immagine mediatica del personaggio, l’artista ne restituisce, insieme ai tratti del volto, una complessità che non appartiene necessariamente ed unicamente al personaggio, ma che invece prende corpo nel momento in cui l’ immagine virtuale attraverso i codici della pittura si fa ritratto, visione trasmutata. Trasmutazione che non significa riconversione.
Un confronto necessario, al quale l’artista non si sottrae, ma che anzi lo spinge a individuare i caratteri specifici dell’immagine pittorica in rapporto alle trasformazioni della società contemporanea e, al contempo, del gesto dell’artista, che solo può restituire l’immagine come una realtà “viva”.
Se i ritratti di Calabria sono distanti alla virtualità e dagli esiti formali di un linguaggio legato all’uso di tecnologie digitali, non per questo appaiono obsoleti. In rapporto allo stato delle cose, proprio l’ “accidente sintattico”, capace di innescare il pensiero oltre il “già pensato”, contiene in sé i germi di una nuova possibilità di “essere” nella storia”.
La mostra, con il patrocinio ed il contributo della Presidenza della Regione Abruzzo e del Comune di Pescocostanzo, organizzata dall’Associazione Culturale Trifoglio, sarà presentata, alla presenza esclusiva del Maestro, da un’introduzione del critico Ida Mitrano ed esporrà al pubblico le opere dell’artista realizzate dal 2003 al 2007.
L’esposizione comprende una selezione di opere esemplificative degli ultimi cinque anni di ricerca di Calabria. Fra queste tele di diversa ispirazione, anche di grande formato, spiccano i mirabili autoritratti, il ritratto “cristologico” di Pantani e alcuni ritratti appartenenti ad un ciclo più ampio dal titolo Un volto e il tempo al quale l’Artista si sta dedicando attualmente. Il tema del ritratto, a cui Calabria è tornato con la serie di opere ispirate a Giovanni Paolo II, è particolarmente importante nella sua pittura e lo ha visto impegnato sin dagli anni Sessanta a dipingere personaggi del tempo.
L’opera dell’Artista, nonché la sua complessa e originale personalità pittorica sono caratterizzate da sempre da una ricerca fondata sulla necessità del rinnovamento del linguaggio creativo in rapporto alle problematiche che connotano la condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo. Calabria si distingue nel panorama artistico anche per il rapporto inscindibile tra pensiero e pittura che nasce da profonde motivazioni esistenziali, sociologiche ed antropologiche. E’ questo un nodo centrale della sua ricerca pittorica, che lo rende continuamente un attento e singolare testimone del suo tempo.
Scrive Ida Mitrano. “I cambiamenti radicali che sono intervenuti profondamente sulla condizione dell’uomo contemporaneo e sulle modalità di conoscenza del reale sono avvertiti da Calabria - artista da sempre particolarmente attento ai caratteri della storia ed alle trasformazioni della società - sin dagli anni Ottanta, periodo in cui il tema dei Cimiteri di Venezia (1981) appare centrale nella sua produzione pittorica. Tuttavia, è soprattutto con il ciclo L’Ambiguità dell’intravisto (1993) che la sua ricerca seguirà una nuova direzione, che darà luogo alle ormai note figure metamorfiche. Il ciclo Il mare accanto (1996) contiene già in nuce gli sviluppi ulteriori della sua arte. Da questo momento, la sua pittura apparirà, via via, concettualmente e formalmente lontana dalla produzione degli anni Sessanta e Settanta, imperniata su temi sociali e politici, ai quali però l’artista sembra ritornare, anche se con modalità completamente diverse, con la serie dei ritratti di personaggi della scena culturale e politica italiana odierna.
Focalizzandosi sull’immagine mediatica del personaggio, l’artista ne restituisce, insieme ai tratti del volto, una complessità che non appartiene necessariamente ed unicamente al personaggio, ma che invece prende corpo nel momento in cui l’ immagine virtuale attraverso i codici della pittura si fa ritratto, visione trasmutata. Trasmutazione che non significa riconversione.
Un confronto necessario, al quale l’artista non si sottrae, ma che anzi lo spinge a individuare i caratteri specifici dell’immagine pittorica in rapporto alle trasformazioni della società contemporanea e, al contempo, del gesto dell’artista, che solo può restituire l’immagine come una realtà “viva”.
Se i ritratti di Calabria sono distanti alla virtualità e dagli esiti formali di un linguaggio legato all’uso di tecnologie digitali, non per questo appaiono obsoleti. In rapporto allo stato delle cose, proprio l’ “accidente sintattico”, capace di innescare il pensiero oltre il “già pensato”, contiene in sé i germi di una nuova possibilità di “essere” nella storia”.
04
agosto 2007
Ennio Calabria
Dal 04 al 30 agosto 2007
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN GIOVANNI
Pescocostanzo, Via San Giovanni, (L'aquila)
Pescocostanzo, Via San Giovanni, (L'aquila)
Orario di apertura
10.30/13 00 – 17.00/20
Vernissage
4 Agosto 2007, ore 18
Autore