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Ennio Finzi e gli Spazialisti
una importante mostra dedicata a Ennio Finzi e ad alcuni dei maggiori esponenti del movimento spazialista italiano promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’I.N.A.C. Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 4 al 28 agosto 2005 si inaugura al Palazzo Ducale di Urbino, nella Sala del Castellare, una importante mostra dedicata a Ennio Finzi e ad alcuni dei maggiori esponenti del movimento spazialista italiano. Omaggio a Ennio Finzi e a quella ‘corte’ di già affermati pittori con cui l’artista veneziano dibatteva di teorie artistiche, di figurazione e astrazione, di musica classica e sperimentale.
La mostra è composta da una cinquantina di opere, tutte olii su tela. Oltre al maestro Finzi sono presenti: Atanasio Soldati, Lucio Fontana, Luigi Veronesi, Virgilio Guidi, Emilio Vedova, Roberto Crippa, Mario De Luigi, Tancredi, Gino Morandis, Giuseppe Santomaso, Alberto Burri, Giulio Turcato. Importanti prestiti di opere sono stati concessi sia dalla collezione dell’artista che da collezionisti privati e pubblici.
Grazie alla riapertura, alla fine della guerra, dell’Archivio Storico della Biennale, Finzi conobbe Kandinsky, Mondrian e tutta l’avanguardia storica. Venezia era a quel tempo crocevia e culla delle maggiori novità artistiche del dopoguerra e la Biennale rappresentava quanto di meglio l’arte mondiale proponeva, permettendo ai giovani veneziani di assorbirne la storia e di incontrare e frequentarne i maestri. E’ in questo contesto culturale che si inserisce e si forma Ennio Finzi, ed è a Venezia che comincia la sua ricerca di sperimentazione e avanguardia pittorica, scegliendo la via dell’Astrazione.
Osserva Lella Mazzoli, Assessore Cultura e Turismo “L’avanguardia e i percorsi che essa ha compiuto nel nostro paese – e che comprendono la corrente dello spazialismo – hanno lasciato un segno che oggi tutti possono osservare a tutti i livelli della comunicazione. L’arte o meglio le arti (figurative e non solo) nel nostro presente hanno subito il fascino, l’influenza delle avanguardie. Questo fascino, queste influenze hanno formato Ennio Finzi. E’ bello osservare le sue opere, che mettono in mostra sentimenti di libertà, di ritmicità, e di assolutezza. Ci mettono di fronte a questi colori (…) che inquietano e rilassano al tempo stesso, muovono emozioni, come può fare una melodia, ma anche sferzate come può fare la pubblicità. Siamo lieti di ospitare le opere di Finzi e delle ‘sue’ avanguardie nella più prestigiosa sede espositiva di Urbino”.
La mostra offrirà l’opportunità per un percorso a ritroso nel lavoro e nella ricerca artistica di Finzi, riesaminando l’opera di un artista dal talento eccezionale la cui importanza storica è già assolutamente riconosciuta. Accompagnerà l’esposizione un catalogo illustrato, pubblicato da Verso l’Arte Edizioni, con saggi scientifici e interviste a cura di Giovanna Barbero, Giovanni Granzotto, Dino Marangon e Ennio Pouchard.
La mostra è resa possibile grazie al contributo di Gruppo Euromobil.
La mostra è composta da una cinquantina di opere, tutte olii su tela. Oltre al maestro Finzi sono presenti: Atanasio Soldati, Lucio Fontana, Luigi Veronesi, Virgilio Guidi, Emilio Vedova, Roberto Crippa, Mario De Luigi, Tancredi, Gino Morandis, Giuseppe Santomaso, Alberto Burri, Giulio Turcato. Importanti prestiti di opere sono stati concessi sia dalla collezione dell’artista che da collezionisti privati e pubblici.
Grazie alla riapertura, alla fine della guerra, dell’Archivio Storico della Biennale, Finzi conobbe Kandinsky, Mondrian e tutta l’avanguardia storica. Venezia era a quel tempo crocevia e culla delle maggiori novità artistiche del dopoguerra e la Biennale rappresentava quanto di meglio l’arte mondiale proponeva, permettendo ai giovani veneziani di assorbirne la storia e di incontrare e frequentarne i maestri. E’ in questo contesto culturale che si inserisce e si forma Ennio Finzi, ed è a Venezia che comincia la sua ricerca di sperimentazione e avanguardia pittorica, scegliendo la via dell’Astrazione.
Osserva Lella Mazzoli, Assessore Cultura e Turismo “L’avanguardia e i percorsi che essa ha compiuto nel nostro paese – e che comprendono la corrente dello spazialismo – hanno lasciato un segno che oggi tutti possono osservare a tutti i livelli della comunicazione. L’arte o meglio le arti (figurative e non solo) nel nostro presente hanno subito il fascino, l’influenza delle avanguardie. Questo fascino, queste influenze hanno formato Ennio Finzi. E’ bello osservare le sue opere, che mettono in mostra sentimenti di libertà, di ritmicità, e di assolutezza. Ci mettono di fronte a questi colori (…) che inquietano e rilassano al tempo stesso, muovono emozioni, come può fare una melodia, ma anche sferzate come può fare la pubblicità. Siamo lieti di ospitare le opere di Finzi e delle ‘sue’ avanguardie nella più prestigiosa sede espositiva di Urbino”.
La mostra offrirà l’opportunità per un percorso a ritroso nel lavoro e nella ricerca artistica di Finzi, riesaminando l’opera di un artista dal talento eccezionale la cui importanza storica è già assolutamente riconosciuta. Accompagnerà l’esposizione un catalogo illustrato, pubblicato da Verso l’Arte Edizioni, con saggi scientifici e interviste a cura di Giovanna Barbero, Giovanni Granzotto, Dino Marangon e Ennio Pouchard.
La mostra è resa possibile grazie al contributo di Gruppo Euromobil.
04
agosto 2005
Ennio Finzi e gli Spazialisti
Dal 04 al 28 agosto 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE – PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
mar/dom 10-13 e 16.30-19.30, chiuso il lunedì
Vernissage
4 Agosto 2005, ore 18.30
Ufficio stampa
OBC PRESS
Autore
Curatore