Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ennio Morlotti / Alfredo Chighine – Opere scelte
Con la presentazione della mostra Morlotti e Chighine. Opere scelte la galleria Poleschi Arte indaga la stagione artistica che nel capoluogo lombardo, intorno alla metà del secolo scorso, segnò il cammino della pittura italiana verso i linguaggi della modernità, nel tempo del rapido progresso aperto al confronto internazionale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la presentazione della mostra Morlotti e Chighine. Opere scelte la galleria Poleschi Arte indaga la stagione artistica che nel capoluogo lombardo, intorno alla metà del secolo scorso, segnò il cammino della pittura italiana verso i linguaggi della modernità, nel tempo del rapido progresso aperto al confronto internazionale.
Le opere selezionate dal curatore Tino Gipponi rappresentano i più significativi momenti espressivi di Ennio Morlotti (1910-1992) e di Alfredo Chighine (1914-1974), focalizzando un percorso che descrive la vicenda di due protagonisti assoluti dell’arte italiana.
E’ il 1938 quando Morlotti, nativo di Lecco, si trasferisce a Milano dove entra a far parte del gruppo Corrente con Cassinari, Guttuso, Birolli e compagni. Con circa 20 opere la mostra privilegia il suo decennio felice tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, con quadri significativi tra i quali Vegetazione del 1956, Sterpi del 1958, Granoturco del 1959 e Paesaggio del 1964. In questi dipinti l’esaltazione fisica del colore-materia accosta un riecheggiamento del referente esterno ai fermenti della ricerca informale da vero "ultimo naturalista", secondo la definizione di Francesco Arcangeli.
Una lezione, quella dell’informale europeo, pienamente recepita da Chighine, rappresentato qui da circa 20 opere, a partire dalla prima fase che agli inizi degli anni Cinquanta lo vede già privilegiare gli effetti di segno, gesto e materia: significativi, a questo proposito, sono Figura verticale del 1954, Composizione ocra verde del 1956, Spirali intrecciate del 1957, senza escludere Rocce di Positano del 1959. "Successiva sarà la fase –scrive in catalogo Tino Gipponi- distillata con un accento più personale e meditato, liricamente distesa in una struttura compositiva più semplificata in pezzature giustapposte, con la materia mai inerte stesa con la spatola nella varietà risonante di colori maturi, profondi, smaltati, di vitrea lucidità o di increspata granulosità".
A proposito della mostra il curatore commenta: "Ennio Morlotti e Alfredo Chighine sono due vicende umane e artistiche differenti, legate però da un sottile filo che nella diversità le accomuna, simili nella prontezza con cui hanno saputo cogliere i fermenti innovativi della ventata postguerra".
In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo edito da Poleschi Arte curato da Tino Gipponi.
Le opere selezionate dal curatore Tino Gipponi rappresentano i più significativi momenti espressivi di Ennio Morlotti (1910-1992) e di Alfredo Chighine (1914-1974), focalizzando un percorso che descrive la vicenda di due protagonisti assoluti dell’arte italiana.
E’ il 1938 quando Morlotti, nativo di Lecco, si trasferisce a Milano dove entra a far parte del gruppo Corrente con Cassinari, Guttuso, Birolli e compagni. Con circa 20 opere la mostra privilegia il suo decennio felice tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, con quadri significativi tra i quali Vegetazione del 1956, Sterpi del 1958, Granoturco del 1959 e Paesaggio del 1964. In questi dipinti l’esaltazione fisica del colore-materia accosta un riecheggiamento del referente esterno ai fermenti della ricerca informale da vero "ultimo naturalista", secondo la definizione di Francesco Arcangeli.
Una lezione, quella dell’informale europeo, pienamente recepita da Chighine, rappresentato qui da circa 20 opere, a partire dalla prima fase che agli inizi degli anni Cinquanta lo vede già privilegiare gli effetti di segno, gesto e materia: significativi, a questo proposito, sono Figura verticale del 1954, Composizione ocra verde del 1956, Spirali intrecciate del 1957, senza escludere Rocce di Positano del 1959. "Successiva sarà la fase –scrive in catalogo Tino Gipponi- distillata con un accento più personale e meditato, liricamente distesa in una struttura compositiva più semplificata in pezzature giustapposte, con la materia mai inerte stesa con la spatola nella varietà risonante di colori maturi, profondi, smaltati, di vitrea lucidità o di increspata granulosità".
A proposito della mostra il curatore commenta: "Ennio Morlotti e Alfredo Chighine sono due vicende umane e artistiche differenti, legate però da un sottile filo che nella diversità le accomuna, simili nella prontezza con cui hanno saputo cogliere i fermenti innovativi della ventata postguerra".
In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo edito da Poleschi Arte curato da Tino Gipponi.
25
ottobre 2007
Ennio Morlotti / Alfredo Chighine – Opere scelte
Dal 25 ottobre 2007 al 18 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
POLESCHI ARTE
Milano, Foro Buonaparte, 68, (Milano)
Milano, Foro Buonaparte, 68, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato dalle 10/13.30 e 15.30/19.30; lunedì 16/20.
Domenica 28 ottobre 16/20
Vernissage
25 Ottobre 2007, ore 18
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI
Autore
Curatore