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Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi
Il Museo Morandi, nella sua sede temporanea presso il Mambo, prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: dal 18 novembre si assisterà a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti
Comunicato stampa
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Il Museo Morandi | Istituzione Bologna Musei prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l'attività di Giorgio Morandi all'opera di altri importanti artisti: dal 18 novembre si assisterà a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, sarà possibile ammirare un'ampia selezione di dipinti e di pastelli dell'artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giuseppe Merlini.
L'esposizione, dal titolo Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi, rimarrà aperta fino a domenica 8 gennaio 2017 e sarà accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D'Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini. Il volume comprende inoltre le schede di tutti i lavori di Morlotti facenti parte della collezione stessa e un'antologia di saggi critici di autori che hanno scritto su entrambi gli artisti.
Da un aneddoto riportato da Arturo Carlo Quintavalle si intuisce quanto accomuni i due artisti, almeno in una precisa fase della produzione morlottiana: al critico e storico dell'arte Morlotti confessa come Roberto Longhi, sostando davanti alcune sue opere esposte al Milione tra il '39 e il '40, chiedesse al gallerista Gino Ghiringhelli: chi è questo morandiano così interessante?. L'episodio costituisce un autorevole riferimento alla devozione di Morlotti verso il maestro bolognese, che rende ancora più interessante il dialogo inedito proposto dall'esposizione al Museo Morandi.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell'attività dell'artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara Natura morta ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
La mostra prende avvio da due importanti esemplari di quella stagione morlottiana, la citata Natura morta del42 e Dossi del 1946. Attraverso le opere esposte si seguirà l'evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo. Infatti, superato l'intenso confronto con Picasso che, dopo le giovanili prove morandiane, caratterizza la produzione del pittore degli anni Quaranta, in perfetta contiguità di tempi con il generale orientamento neo-cubista dell'arte italiana intorno alla fine della seconda guerra, l'artista approda intorno alla metà degli anni Cinquanta alle prime sue prove autenticamente originali, ove matura uno stile affatto peculiare, caratterizzato da una intera immersione nel magma di una natura composita (calato, dirà di sé, come un insetto in mezzo alle cose) attraverso una grande intensità materica e ricchezza cromatica. Con esse Morlotti rielabora le potenti composizioni del maestro che, superato Morandi, più interessa il pittore, ovvero Paul Cézanne. Le tre straordinarie prove delle serie cruciali di quegli anni presenti in mostra Nudi, Granoturco e Adda a Imbersago documentano questo snodo fondamentale; così come la sequenza di dipinti di Rocce, che copre l'intero arco di lavoro dell'artista su quel motivo, dalla metà degli anni Settanta ai tardi anni Ottanta, mostra la centralità dellidea di serialità mutuata da Monet, che come già in Morandi e soprattutto in Cézanne non è mera variazione sul tema ma indagine insistita alla ricerca di un grado sempre più profondo di penetrazione della natura e del tempo del suo svelarsi.
Linaugurazione della mostra sarà aperta da un recital per pianoforte di Gile Bae, giovane talento olandese proveniente dallAccademia Pianistica Internazionale Incontri col Maestro di Imola.
Informazioni generali:
Museo Morandi, Via Don Minzoni 14 Bologna
Tel. 0516496611 info@mambo-bologna.org
www.mambo-bologna.org/museomorandi/
Ufficio stampa MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna
Elisa Maria Cerra
Tel. +39 051 6496653, e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Ufficio stampa collezione Merlini Studio ESSECI Sergio Campagnolo
Tel. +39 049 663499
Referente Stefania Bertelli: gestione1@studioesseci.net
L'esposizione, dal titolo Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi, rimarrà aperta fino a domenica 8 gennaio 2017 e sarà accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D'Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini. Il volume comprende inoltre le schede di tutti i lavori di Morlotti facenti parte della collezione stessa e un'antologia di saggi critici di autori che hanno scritto su entrambi gli artisti.
Da un aneddoto riportato da Arturo Carlo Quintavalle si intuisce quanto accomuni i due artisti, almeno in una precisa fase della produzione morlottiana: al critico e storico dell'arte Morlotti confessa come Roberto Longhi, sostando davanti alcune sue opere esposte al Milione tra il '39 e il '40, chiedesse al gallerista Gino Ghiringhelli: chi è questo morandiano così interessante?. L'episodio costituisce un autorevole riferimento alla devozione di Morlotti verso il maestro bolognese, che rende ancora più interessante il dialogo inedito proposto dall'esposizione al Museo Morandi.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell'attività dell'artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara Natura morta ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
La mostra prende avvio da due importanti esemplari di quella stagione morlottiana, la citata Natura morta del42 e Dossi del 1946. Attraverso le opere esposte si seguirà l'evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo. Infatti, superato l'intenso confronto con Picasso che, dopo le giovanili prove morandiane, caratterizza la produzione del pittore degli anni Quaranta, in perfetta contiguità di tempi con il generale orientamento neo-cubista dell'arte italiana intorno alla fine della seconda guerra, l'artista approda intorno alla metà degli anni Cinquanta alle prime sue prove autenticamente originali, ove matura uno stile affatto peculiare, caratterizzato da una intera immersione nel magma di una natura composita (calato, dirà di sé, come un insetto in mezzo alle cose) attraverso una grande intensità materica e ricchezza cromatica. Con esse Morlotti rielabora le potenti composizioni del maestro che, superato Morandi, più interessa il pittore, ovvero Paul Cézanne. Le tre straordinarie prove delle serie cruciali di quegli anni presenti in mostra Nudi, Granoturco e Adda a Imbersago documentano questo snodo fondamentale; così come la sequenza di dipinti di Rocce, che copre l'intero arco di lavoro dell'artista su quel motivo, dalla metà degli anni Settanta ai tardi anni Ottanta, mostra la centralità dellidea di serialità mutuata da Monet, che come già in Morandi e soprattutto in Cézanne non è mera variazione sul tema ma indagine insistita alla ricerca di un grado sempre più profondo di penetrazione della natura e del tempo del suo svelarsi.
Linaugurazione della mostra sarà aperta da un recital per pianoforte di Gile Bae, giovane talento olandese proveniente dallAccademia Pianistica Internazionale Incontri col Maestro di Imola.
Informazioni generali:
Museo Morandi, Via Don Minzoni 14 Bologna
Tel. 0516496611 info@mambo-bologna.org
www.mambo-bologna.org/museomorandi/
Ufficio stampa MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna
Elisa Maria Cerra
Tel. +39 051 6496653, e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Ufficio stampa collezione Merlini Studio ESSECI Sergio Campagnolo
Tel. +39 049 663499
Referente Stefania Bertelli: gestione1@studioesseci.net
17
novembre 2016
Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi
Dal 17 novembre 2016 all'otto gennaio 2017
arte contemporanea
Location
MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA
Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, 14, (Bologna)
Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, 14, (Bologna)
Vernissage
17 Novembre 2016, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore