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Ennio Onnis – Post-It-City
L’artista Ennio Onnis presenta il nuovo libro d’arte “Post-It-City”, Raineri Vivaldelli. Il volume contiene un centinaio di riproduzioni della serie Post-It e una silloge di poesie dello stesso autore. In apertura, una poesia di Guido Ceronetti: L’Albero degli Stracci. Prefazione di Ivan Fassio.
Comunicato stampa
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La Città Tradotta
Negli Appunti di Ennio Onnis
Collettivamente consolidiamo un linguaggio, risolutamente con tenacia, per accedere ad una verità. Sarà quest'ultima, qualunque sia la scelta alla base della comunità, a costituire la chiave di accesso all'esistenza, per ciò che non possiamo permetterci di anelare: surrogato blando dell'originario coraggio, istintuale animale. Il sangue ne perderà in spessore e forza, alimentando, di conseguenza, la velocità e l'impersonalità del progresso, sostanziando la funzionalità della macchina.
Dunque, il mondo reale, che applichiamo alla coscienza, è generalmente una città di parole, dove il fittizio giustifica i mezzi. Palafitte ci allontanano dal filo dell'onda, garantendoci un consolatorio specchio d'acqua. Le capanne del villaggio organizzano vie, cortili, crocicchi per ogni ritrovo. Convergenze battono sul tamburo della necessità: grandi agglomerati si sostentano di illusioni. I lampioni a gas accendono le notti fumose dell'operaio; il marinaio attracca per un giorno e barcolla nel vicolo della prostituzione. E poi la metropoli, dove la pubblicità fluorescente dai grattacieli sostituisce lo stendardo, la bandiera: espediente e trucco in cambio di riconoscibilità e costanza. Nessuna dichiarazione di guerra ormai: la violenza deglutita, dialogo autentico abolito, reticenza. Domanda e offerta relegate ai campionari. Tutta la costruzione, formatasi in modo inconscio e per movimenti di compromesso, deve rispondere, in strutture strati e agenti coinvolti, alla medesima finalità meccanica. Informazione propaganda shock. Stratagemma strategia: il miracolo della sorpresa, l'orgoglio dell'abbondanza, il rifiorire insospettato, dai cunicoli mediatici, della magia, della pratica esoterica temperata per la massa. Evidenziatori sottolineano l'impegno, la classe in doppia fila, l'intervallo soccombe ai campanelli.
Post-it City è un lavoro artistico poetico parcellizzato. Ennio Onnis, pittore, cronista sui generis e scrittore, ne è l'autore. Qui, la parte vale per l'insieme, e viceversa. Gli scorci prospettici diffondono il solito tematico motivo, declinato per l'infinità di formule che la linguistica contempla. Foglietti. Potrebbero essere milioni, popolazioni; forse son migliaia, come i secondi di un'attesa. L'editorekj Raineri Vivaldelli ne dà alle stampe, ora, un centinaio. Sognando l'orda primordiale, il disagio insinua i propri dubbi nell'appunto quotidiano. La categoria dell'Utile viene piegata, filtrata, talvolta indotta al Bene, per vendetta etica. Estetica valvola di sfogo da cui trapela, in relazione, la purezza dell'immolazione, il sacrificio netto alla ragion sociale. E sotto sotto, dietro al paradiso artificiale degli acrilici; la crisi individuale, la scissione estemporanea, l'improvvisazione libera sul tema rimuovono il tendone che nasconde l'ingranaggio, quasi si trattasse d'un trasloco viscerale. Risuscitata, spunta la bellezza aurorale, umana urbana, del paesaggio.
Ivan Fassio
Negli Appunti di Ennio Onnis
Collettivamente consolidiamo un linguaggio, risolutamente con tenacia, per accedere ad una verità. Sarà quest'ultima, qualunque sia la scelta alla base della comunità, a costituire la chiave di accesso all'esistenza, per ciò che non possiamo permetterci di anelare: surrogato blando dell'originario coraggio, istintuale animale. Il sangue ne perderà in spessore e forza, alimentando, di conseguenza, la velocità e l'impersonalità del progresso, sostanziando la funzionalità della macchina.
Dunque, il mondo reale, che applichiamo alla coscienza, è generalmente una città di parole, dove il fittizio giustifica i mezzi. Palafitte ci allontanano dal filo dell'onda, garantendoci un consolatorio specchio d'acqua. Le capanne del villaggio organizzano vie, cortili, crocicchi per ogni ritrovo. Convergenze battono sul tamburo della necessità: grandi agglomerati si sostentano di illusioni. I lampioni a gas accendono le notti fumose dell'operaio; il marinaio attracca per un giorno e barcolla nel vicolo della prostituzione. E poi la metropoli, dove la pubblicità fluorescente dai grattacieli sostituisce lo stendardo, la bandiera: espediente e trucco in cambio di riconoscibilità e costanza. Nessuna dichiarazione di guerra ormai: la violenza deglutita, dialogo autentico abolito, reticenza. Domanda e offerta relegate ai campionari. Tutta la costruzione, formatasi in modo inconscio e per movimenti di compromesso, deve rispondere, in strutture strati e agenti coinvolti, alla medesima finalità meccanica. Informazione propaganda shock. Stratagemma strategia: il miracolo della sorpresa, l'orgoglio dell'abbondanza, il rifiorire insospettato, dai cunicoli mediatici, della magia, della pratica esoterica temperata per la massa. Evidenziatori sottolineano l'impegno, la classe in doppia fila, l'intervallo soccombe ai campanelli.
Post-it City è un lavoro artistico poetico parcellizzato. Ennio Onnis, pittore, cronista sui generis e scrittore, ne è l'autore. Qui, la parte vale per l'insieme, e viceversa. Gli scorci prospettici diffondono il solito tematico motivo, declinato per l'infinità di formule che la linguistica contempla. Foglietti. Potrebbero essere milioni, popolazioni; forse son migliaia, come i secondi di un'attesa. L'editorekj Raineri Vivaldelli ne dà alle stampe, ora, un centinaio. Sognando l'orda primordiale, il disagio insinua i propri dubbi nell'appunto quotidiano. La categoria dell'Utile viene piegata, filtrata, talvolta indotta al Bene, per vendetta etica. Estetica valvola di sfogo da cui trapela, in relazione, la purezza dell'immolazione, il sacrificio netto alla ragion sociale. E sotto sotto, dietro al paradiso artificiale degli acrilici; la crisi individuale, la scissione estemporanea, l'improvvisazione libera sul tema rimuovono il tendone che nasconde l'ingranaggio, quasi si trattasse d'un trasloco viscerale. Risuscitata, spunta la bellezza aurorale, umana urbana, del paesaggio.
Ivan Fassio
13
settembre 2018
Ennio Onnis – Post-It-City
13 settembre 2018
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
CASA DEL QUARTIERE
Torino, Via Oddino Morgari, 14, (Torino)
Torino, Via Oddino Morgari, 14, (Torino)
Orario di apertura
dalle 18 alle 20
Vernissage
13 Settembre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore