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Enrico Casmirri – Relazioni materiche: nascita di nuovi intrecci dinamici
La mostra personale di Enrico Casmirri presenterà un’interessante e originale selezione di opere al fine di offrire uno sguardo sulle differenti ricerche realizzate dall’artista mirate alla riscoperta della forma d’espressione primordiale: la materia.
Comunicato stampa
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Esplorare forme, combinazioni e trasformazioni, cercare contatti primordiali, esprimersi nella naturalità degli stimoli: Enrico Casmirri è un vulcano in costante eruzione che ha bisogno di entrare in contatto con la materia e che si alimenta attraverso un incessante confronto con essa.
Tutto parte da una suggestione, da un’inspiegabile attrazione verso ogni elemento che lo circonda. La sua curiosità di trasformare e di testare l’inaspettato non pone limiti alla sua creazione. L’essenza profondamente materica della sua arte dà vita, così, a un percorso che, attraverso il sentire, il toccare, il vivere gli elementi si dirama in diverse direzioni, lasciando aperte continue porte e soluzioni di ricerca. La mostra si pone proprio l’obiettivo di entrare in questa indagine e scoprire l’eclettismo dei lavori dell’artista.
Metallo, sabbia, resina, legno, plastica si uniscono, guidati dall’irrefrenabile, istintivo, profondo desiderio dell’artista di fermare un istante, di creare attraverso la materia quell’equilibrio che corrisponde a una dimensione interiore, impossibile da raccontare in altro modo. Assemblare i diversi materiali diventa un confronto con la natura, una sfida verso l’imprevedibile, una continua scoperta nel lasciare che il naturale e l’artificiale si modifichino reciprocamente. È un’indagine che svela nuovi equilibri, che si lascia plasmare tra l’armonia e l’apparente disarmonia, che dà voce al momento in cui l’unione e il divenire degli elementi creano una nuova forma.
Suggestione che crea arte, dunque. Ecco che un improvviso sguardo dato alle lenzuola di un letto sfatto stimola l’impulso di vivere un’emozione: la sensualità che dolcemente infiamma la creazione. Quel momento è da fermare: quelle pieghe che il gesso rende eterne, quella purezza che il bianco protegge sono il limite da varcare; sono il ponte tra la realtà e l’ istintività.
Saper cogliere una suggestione e viverla nel profondo non è da tutti: significa essere pronti ad afferrare ogni stimolo che il mondo ci presenta. Ecco che la semplice presenza di una ragnatela su un cancello può, quindi, offrire nuovamente la possibilità d’indagare. Ricreare le dinamiche di quei fili, così sapientemente intrecciati per catturare possibili prede, spinge a liberare nuovamente un’emozione; calze di nylon vengono toccate, strappate, smagliate, reinventate proprio come vibranti ragnatele per giungere quindi a catturare e a vivificare la passione dell’artista stesso.
È solo quando ci si mette in gioco esplorando sino in fondo la complessità della materia che si comprende come sia necessario dar voce a un mondo che stimola la creatività e che è pronto a entrare a pieno diritto nell’arte. Rompere i pregiudizi, liberarsi dai vincoli estetici, dunque; non solo nell’arte, ma anche nella vita. Intrecciare, ramificare, trasformare, modificare relazioni al fine di varcare il limite delle sovrastrutture quotidiane. Come l’arte di Enrico Casmirri, anche noi siamo in evoluzione, basta solo prendere quei fili a cui siamo legati, lasciare che i nodi si sciolgano per poi tornare ad intrecciarsi liberamente ed imprevedibilmente.
Tutto parte da una suggestione, da un’inspiegabile attrazione verso ogni elemento che lo circonda. La sua curiosità di trasformare e di testare l’inaspettato non pone limiti alla sua creazione. L’essenza profondamente materica della sua arte dà vita, così, a un percorso che, attraverso il sentire, il toccare, il vivere gli elementi si dirama in diverse direzioni, lasciando aperte continue porte e soluzioni di ricerca. La mostra si pone proprio l’obiettivo di entrare in questa indagine e scoprire l’eclettismo dei lavori dell’artista.
Metallo, sabbia, resina, legno, plastica si uniscono, guidati dall’irrefrenabile, istintivo, profondo desiderio dell’artista di fermare un istante, di creare attraverso la materia quell’equilibrio che corrisponde a una dimensione interiore, impossibile da raccontare in altro modo. Assemblare i diversi materiali diventa un confronto con la natura, una sfida verso l’imprevedibile, una continua scoperta nel lasciare che il naturale e l’artificiale si modifichino reciprocamente. È un’indagine che svela nuovi equilibri, che si lascia plasmare tra l’armonia e l’apparente disarmonia, che dà voce al momento in cui l’unione e il divenire degli elementi creano una nuova forma.
Suggestione che crea arte, dunque. Ecco che un improvviso sguardo dato alle lenzuola di un letto sfatto stimola l’impulso di vivere un’emozione: la sensualità che dolcemente infiamma la creazione. Quel momento è da fermare: quelle pieghe che il gesso rende eterne, quella purezza che il bianco protegge sono il limite da varcare; sono il ponte tra la realtà e l’ istintività.
Saper cogliere una suggestione e viverla nel profondo non è da tutti: significa essere pronti ad afferrare ogni stimolo che il mondo ci presenta. Ecco che la semplice presenza di una ragnatela su un cancello può, quindi, offrire nuovamente la possibilità d’indagare. Ricreare le dinamiche di quei fili, così sapientemente intrecciati per catturare possibili prede, spinge a liberare nuovamente un’emozione; calze di nylon vengono toccate, strappate, smagliate, reinventate proprio come vibranti ragnatele per giungere quindi a catturare e a vivificare la passione dell’artista stesso.
È solo quando ci si mette in gioco esplorando sino in fondo la complessità della materia che si comprende come sia necessario dar voce a un mondo che stimola la creatività e che è pronto a entrare a pieno diritto nell’arte. Rompere i pregiudizi, liberarsi dai vincoli estetici, dunque; non solo nell’arte, ma anche nella vita. Intrecciare, ramificare, trasformare, modificare relazioni al fine di varcare il limite delle sovrastrutture quotidiane. Come l’arte di Enrico Casmirri, anche noi siamo in evoluzione, basta solo prendere quei fili a cui siamo legati, lasciare che i nodi si sciolgano per poi tornare ad intrecciarsi liberamente ed imprevedibilmente.
29
ottobre 2013
Enrico Casmirri – Relazioni materiche: nascita di nuovi intrecci dinamici
Dal 29 ottobre al 18 novembre 2013
arte contemporanea
Location
ART FOR INTERIOR
Milano, Via Pellegrino Rossi, (Milano)
Milano, Via Pellegrino Rossi, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19. Sabato su prenotazione
Vernissage
29 Ottobre 2013, ore 18.30
Autore
Curatore