La Libera Accademia di Belle Arti di Brescia nel suo spazio espositivo dedicato al dibattito e alla sperimentazione artistica ospita l’artista Armida Gandini insieme ad Enrico De Pascale, critico e storico dell’arte. La mostra, intitolata Libera uscita, viene inaugurata sabato 28 novembre alle 18 in piazza del Foro 2 a Brescia e sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al sabato fino al 22 dicembre.
Armida Gandini presenta una complessa e articolata operazione site specific; il prestigioso palazzo del XVI secolo, sede dell’allestimento, diventa esso stesso motivo ispiratore del progetto: “la conformazione labirintica degli spazi mi ha suggerito l’idea di lavorare sulle soglie intervenendo sui punti di passaggio tra una stanza e l’altra; … ciò obbligherà a modificare i percorsi abituali, inducendo i visitatori a una riflessione sulle modalità con cui si è soliti esperire e percepire i luoghi della quotidianità”. Completano l’allestimento alcune immagini fotografiche appositamente realizzate dall’artista, in cui il tema a lei caro dell’infanzia - luogo ideale in cui si celano l’estasi e il totale appagamento - è al tempo stesso celebrato e tradito. Racchiuso entro difese invalicabili (labirintiche) il sogno bambinesco sembra lontano, nascosto in irraggiungibili profondità.
La mostra è integrata da un intervento di Enrico De Pascale (un breve testo, due operine a ricamo), centrato sulla figura cruciale del labirinto come metafora della complessità del reale. Attraverso una rilettura dell’opera di Borges, di Calvino e di Mondrian, l’autore riflette sull’odierno ruolo dell’arte come strategia d’uscita e sfida al labirinto stesso.