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ENRICO FEDRIGOLI – Esercizi di stile – Stilübung
Mostra personale dell’artista Enrico Fedrigoli presso il PACT di Torri del Benaco sul Lago di Garda, Verona. La mostra è a cura di Simone Azzoni e comprende una selezione di opere che riguardano la ricerca del fotografo nei confronti degli attori e performer teatrali che ha seguito negli anni.
Comunicato stampa
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ENRICO FEDRIGOLI ESERCIZI DI STILE / Stil übung
a cura di Simone Azzoni 05/09 > 03/10 2023
Eleonora Fabrizi e Gianluca Sermattei, fronte e retro del movimento e dell’istante.
Prima furono Muybridge e Marey, poi Anton Giulio Bragaglia, Kupka, Marcel Duchamp e Degas: bisognava catturare e riprodurre il movimento di un soggetto in un’unica immagine e non in una sequenza di fotografie. Ma sempre di movimento fisico si trattava, del “prima” e del “poi” fissati su ciò che già la retina ha conosciuto e allineato.
Ad Enrico Fedrigoli non interessa la scia, la fuga dal campo compositivo. Non si può rappresentare il mov- imento, l’inesorabile procedere del tempo, con il tentativo di moltiplicare i piani. Spazio e tempo sono due dimensioni eterogenee, diverse nella qualità. Per rappresentare il movimento occorre immergersi nella tridi- mensionalità, come a teatro.
Fedrigoli esplora con il banco ottico lo spazio come dimensione volumetrica, scatola delle immagini.
Lo spazio nero è immagine che genera la cosa, il corpo e il suo volume: l’immagine grazie a cui la cosa si fa in scena e su lastra.
Il suo nero è il fondo dell’immagine, che opera in ogni immagine del nostro immaginario.
La sua scatola è un fantasma che vive nel buio, che non è fatta per farsi vedere ma per far vedere i corpi di Sermattei e di Fabrizi.
Il movimento di questi corpi sono la traccia, non la scia, del trascorrere dell’immagine. Sono evidenza della sua transitorietà e aleatorietà. Spettri e quindi invisibili.
Fedrigoli coglie dallo spazio e dall’oggetto - frutta o verdura che sia - l’idea del movimento e del suo sviluppo: sconosciuto all’occhio umano, invisibile allo spettatore di platea.
Il corpo si esalta in questo esercizio di stile che sovrappone la statuaria alla natura morta, la classicità al dina- mismo teatrale.
Simone Azzoni
Enrico Fedrigoli è fotografo professionista dal 1981. Il suo supporto preferito è un banco ottico Linhof 10×12, e stampa tutti i suoi lavori nel suo studio, su carta baritata di qualità.
www.enricofedrigoli.it
a cura di Simone Azzoni 05/09 > 03/10 2023
Eleonora Fabrizi e Gianluca Sermattei, fronte e retro del movimento e dell’istante.
Prima furono Muybridge e Marey, poi Anton Giulio Bragaglia, Kupka, Marcel Duchamp e Degas: bisognava catturare e riprodurre il movimento di un soggetto in un’unica immagine e non in una sequenza di fotografie. Ma sempre di movimento fisico si trattava, del “prima” e del “poi” fissati su ciò che già la retina ha conosciuto e allineato.
Ad Enrico Fedrigoli non interessa la scia, la fuga dal campo compositivo. Non si può rappresentare il mov- imento, l’inesorabile procedere del tempo, con il tentativo di moltiplicare i piani. Spazio e tempo sono due dimensioni eterogenee, diverse nella qualità. Per rappresentare il movimento occorre immergersi nella tridi- mensionalità, come a teatro.
Fedrigoli esplora con il banco ottico lo spazio come dimensione volumetrica, scatola delle immagini.
Lo spazio nero è immagine che genera la cosa, il corpo e il suo volume: l’immagine grazie a cui la cosa si fa in scena e su lastra.
Il suo nero è il fondo dell’immagine, che opera in ogni immagine del nostro immaginario.
La sua scatola è un fantasma che vive nel buio, che non è fatta per farsi vedere ma per far vedere i corpi di Sermattei e di Fabrizi.
Il movimento di questi corpi sono la traccia, non la scia, del trascorrere dell’immagine. Sono evidenza della sua transitorietà e aleatorietà. Spettri e quindi invisibili.
Fedrigoli coglie dallo spazio e dall’oggetto - frutta o verdura che sia - l’idea del movimento e del suo sviluppo: sconosciuto all’occhio umano, invisibile allo spettatore di platea.
Il corpo si esalta in questo esercizio di stile che sovrappone la statuaria alla natura morta, la classicità al dina- mismo teatrale.
Simone Azzoni
Enrico Fedrigoli è fotografo professionista dal 1981. Il suo supporto preferito è un banco ottico Linhof 10×12, e stampa tutti i suoi lavori nel suo studio, su carta baritata di qualità.
www.enricofedrigoli.it
05
settembre 2023
ENRICO FEDRIGOLI – Esercizi di stile – Stilübung
Dal 05 settembre al 03 ottobre 2023
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
PACT_Polo_Artistico_Culturale_Torri
Torri del Benaco, Via per Albisano, 3, (VR)
Torri del Benaco, Via per Albisano, 3, (VR)
Orario di apertura
Lunedì 10-13
Martedì e Venerdì 18-22
Sabato e Domenica 10-13 / 18-22
Vernissage
5 Settembre 2023, 20.45 con concerto e buffet
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
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