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Enrico Genovesi – Femina Rea. Penitenziario Sezione Femminile
Le Gallerie Fotografiche Fnac presentano il lavoro di Enrico Genovesi dedicato alle donne detenute nelle carceri toscane di Empoli, Firenze e Livorno. La mostra – composta da 40 scatti in bianco e nero – racconta, con sguardo sensibile e rispettoso, la loro quotidianità, le loro speranze e il loro essere madri
Comunicato stampa
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Le Gallerie Fotografiche Fnac presentano il lavoro di Enrico Genovesi dedicato alle donne detenute nelle carceri toscane di Empoli, Firenze e Livorno. La mostra – composta da 40 scatti in bianco e nero – racconta, con sguardo sensibile e rispettoso, la loro quotidianità, le loro speranze e il loro essere madri.
Femina Rea è un fotoreportage sulla carcerazione femminile. Una storia fotografica rivolta a questa particolare realtà e analizzata nel contesto di più penitenziari italiani. Un singolare spaccato di vita che, benché molto vicina, raramente trova in tutti noi momenti di riflessione. Le parole, a volte, non raggiungono la profondità necessaria per la comprensione dello stato d’animo degli altri, specialmente quando questi “altri” sono sommersi dalla propria vita.
A queste fotografie l’intento di riuscirci.
“La dimensione della reclusione carceraria è certamente comprensibile nell’ambito della logica democratica della giusta pena per i delitti commessi, ma non elimina con un colpo di spugna la sfera interiore di quegli individui che pur avendo violato penalmente le leggi rimangono comunque esseri umani, dotati di sentimenti ed affetti familiari. Dall'esterno si pensa sempre che chiunque finisca in carcere, dopo una condanna legittima espressa da un Tribunale, se lo sia meritato, ma ciò non toglie che l'aver commesso degli sbagli, seppur gravi, tolga a tali individui la dignità di cittadini pensanti e magari desiderosi di riscattare esistenze difficili e socialmente drammatiche. Dalle immagini di Enrico Genovesi sembra emergere proprio questa concezione contenutistica ed espressiva.
Enrico Genovesi mostra questo universo senza compiacimenti e senza giudizi moralistici, puntando tutto sulla raffigurazione di donne la cui condizione allude non tanto al desiderio ovvio di essere fuori e di poter gestire la propria libertà ma di comprendere attraverso la sofferta analisi del proprio mondo interiore il perché di certe scelte controproducenti e la vera natura psicologica degli errori compiuti”.
Maurizio G. De Bonis
Cultframe Arti Visive e Comunicazione
Biografia
Nato nel 1962, Enrico Genovesi, vive a Cecina e fotografa dal 1984 dedicandosi prevalentemente al reportage a sfondo sociale. Alcuni lavori sono stati pubblicati in libri fotografici monotematici. Collabora da free-lance con l'agenzia Grazia Neri di Milano.
Pubblica nel luglio 2002 il libro “Nascimento, il perpetuo miracolo della vita” per la ASL 6 livornese.
Segue nel 2003 la pubblicazione del libro “Liberi Dentro, Gorgona Penitenziario” realizzato per il Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e stampato dal Poligrafico di Stato in Roma.
Nel 2005 viene incaricato da Provincia di Livorno Sviluppo a documentare gli esiti di un progetto comunitario che vede inserite nel mondo del lavoro persone provenienti da classi sociali svantaggiate dando luogo a un libro e relativa mostra itinerante dal titolo “Equal, Ingresso al Lavoro”. Il libro si aggiudica il “Premio Marco Bastianelli 2006”.Il reportage “Femina Rea”, una storia sulla carcerazione femminile, si aggiudica FestivalFoto2004 Portfolio in Piazza di Savignano sul Rubicone a cui fa seguito l'invito in mostra alla 7^ Convention Internazionale di Orvieto Fotografia 2005.
“Le opere di Enrico Genovesi sono state sempre orientate alle problematiche sociali, con particolare attenzione alle strutture che, nell’area geografica in cui risiede, si occupano dei servizi più vari: dall’assistenza agli anziani, agli istituti carcerari, dagli impianti industriali e di disinquinamento ai servizi socio-sanitari. Si tratta di un percorso non usuale, affrontato con passione e iniziativa, per rispondere prima di tutto alle proprie esigenze culturali ed espressive, fortificate dalla volontà di stimolare nell’osservatore il risveglio di una coscienza, la necessità del conoscere e dell’approfondire i particolari e contradditori aspetti del vivere comune. Al centro delle sue ricerche e dei suoi interessi c’è sempre l’uomo sociale, visto nella sua intima vicenda e nel rapporto con il mondo circostante, anche quando la realtà è dura, respingente e si manifesta come un fitto reticolo di costrizioni e impedimenti”.
Cristina Paglionico
Femina Rea è un fotoreportage sulla carcerazione femminile. Una storia fotografica rivolta a questa particolare realtà e analizzata nel contesto di più penitenziari italiani. Un singolare spaccato di vita che, benché molto vicina, raramente trova in tutti noi momenti di riflessione. Le parole, a volte, non raggiungono la profondità necessaria per la comprensione dello stato d’animo degli altri, specialmente quando questi “altri” sono sommersi dalla propria vita.
A queste fotografie l’intento di riuscirci.
“La dimensione della reclusione carceraria è certamente comprensibile nell’ambito della logica democratica della giusta pena per i delitti commessi, ma non elimina con un colpo di spugna la sfera interiore di quegli individui che pur avendo violato penalmente le leggi rimangono comunque esseri umani, dotati di sentimenti ed affetti familiari. Dall'esterno si pensa sempre che chiunque finisca in carcere, dopo una condanna legittima espressa da un Tribunale, se lo sia meritato, ma ciò non toglie che l'aver commesso degli sbagli, seppur gravi, tolga a tali individui la dignità di cittadini pensanti e magari desiderosi di riscattare esistenze difficili e socialmente drammatiche. Dalle immagini di Enrico Genovesi sembra emergere proprio questa concezione contenutistica ed espressiva.
Enrico Genovesi mostra questo universo senza compiacimenti e senza giudizi moralistici, puntando tutto sulla raffigurazione di donne la cui condizione allude non tanto al desiderio ovvio di essere fuori e di poter gestire la propria libertà ma di comprendere attraverso la sofferta analisi del proprio mondo interiore il perché di certe scelte controproducenti e la vera natura psicologica degli errori compiuti”.
Maurizio G. De Bonis
Cultframe Arti Visive e Comunicazione
Biografia
Nato nel 1962, Enrico Genovesi, vive a Cecina e fotografa dal 1984 dedicandosi prevalentemente al reportage a sfondo sociale. Alcuni lavori sono stati pubblicati in libri fotografici monotematici. Collabora da free-lance con l'agenzia Grazia Neri di Milano.
Pubblica nel luglio 2002 il libro “Nascimento, il perpetuo miracolo della vita” per la ASL 6 livornese.
Segue nel 2003 la pubblicazione del libro “Liberi Dentro, Gorgona Penitenziario” realizzato per il Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e stampato dal Poligrafico di Stato in Roma.
Nel 2005 viene incaricato da Provincia di Livorno Sviluppo a documentare gli esiti di un progetto comunitario che vede inserite nel mondo del lavoro persone provenienti da classi sociali svantaggiate dando luogo a un libro e relativa mostra itinerante dal titolo “Equal, Ingresso al Lavoro”. Il libro si aggiudica il “Premio Marco Bastianelli 2006”.Il reportage “Femina Rea”, una storia sulla carcerazione femminile, si aggiudica FestivalFoto2004 Portfolio in Piazza di Savignano sul Rubicone a cui fa seguito l'invito in mostra alla 7^ Convention Internazionale di Orvieto Fotografia 2005.
“Le opere di Enrico Genovesi sono state sempre orientate alle problematiche sociali, con particolare attenzione alle strutture che, nell’area geografica in cui risiede, si occupano dei servizi più vari: dall’assistenza agli anziani, agli istituti carcerari, dagli impianti industriali e di disinquinamento ai servizi socio-sanitari. Si tratta di un percorso non usuale, affrontato con passione e iniziativa, per rispondere prima di tutto alle proprie esigenze culturali ed espressive, fortificate dalla volontà di stimolare nell’osservatore il risveglio di una coscienza, la necessità del conoscere e dell’approfondire i particolari e contradditori aspetti del vivere comune. Al centro delle sue ricerche e dei suoi interessi c’è sempre l’uomo sociale, visto nella sua intima vicenda e nel rapporto con il mondo circostante, anche quando la realtà è dura, respingente e si manifesta come un fitto reticolo di costrizioni e impedimenti”.
Cristina Paglionico
22
febbraio 2007
Enrico Genovesi – Femina Rea. Penitenziario Sezione Femminile
Dal 22 febbraio al 17 marzo 2007
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
Lun-sab: 9.30-20.00
Domenica: 10.00-20.00
Vernissage
22 Febbraio 2007, ore 18.30
Autore