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Enrico Malatesta – inSolo
la A+A | Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea nella continuazione del programma di “CONCRETE LANDSCAPES, presenta la performance di Enrico Malatesta vuole approfondire ed ampliare l’utilizzo delle percussioni come fonti sonore molteplici, in grado di creare ambientazioni ampie e spazializzate.
Comunicato stampa
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CONCRETE LANDSCAPES
Enrico Malatesta - inSOLO
La A+A | Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea è lieta di presentare un nuovo appuntamento appartenente alla parte più sperimentale e performativa del programma di "Concrete Landscapes". Interagendo con quelle energie artistiche presenti nel territorio nazionale ed internazionale, la A+A desidera offrire uno spazio aperto al libero sviluppo di alcuni momenti radicalmente sperimentali, per cogliere quell'essenza di novità che spesso nasce in luoghi nascosti, trasversali, e proprio per questo più fecondi.
Martedì 19 aprile 2011 alle 18.30, la A+A | Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea - in collaborazione con lAccademia di Belle Arti di Venezia (corso di Applicazioni Digitali per l'Arte del dipartimento di Nuove Tecnologie di San Servolo), Veneto Jazz e NuFest, avrà il piacere di ospitare, nella continuazione del programma di "CONCRETE LANDSCAPES", un nuovo appuntamento dedicato alla ricerca sperimentale sonora, presentando una perfomance di Enrico Malatesta.
info@aplusa.it - T. 041.7124765
A+A - Calle Malipiero, San Marco 3073
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Enrico Malatesta, sound-artist, vive e lavora a Cesena
Giovane percussionista attivo nel campo della musica contemporanea - elettroacustica ed improvvisata - dopo aver studiato percussioni classiche presso il conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, dal 2007 inizia a lavorare come musicista di scena per il “Teatro Valdoca” sotto la direzione di Cesare Ronconi. Ha collaborato con Mariangela Gualtieri, Danilo Manfredini e Raffaella Giordano. Lavora regolarmente a progetti interdisciplinari e nell’organizzazione di eventi volti alla diffusione della musica contemporanea e di ricerca.
Artista attivo nel campo delle sonorità sperimentali, è impegnato da tempo in una personale ricerca come percussionista solista. Grazie alla sua competenza ed al suo approccio pluri-disciplinare è coinvolto in molteplici progetti ed ensemble, interpretando opere di percussionisti del secondo ‘900, che comprendono partiture grafiche di John Cage, M.Feldman, K.Stockhausen, E.Brown.
Collabora, inoltre, con: Seijiro Murayama, Christian Wolfarth, Tristan Honsinger, Urs Leimgruber, Giuseppe Ielasi, Luciano Maggiore, Dominique Vaccaro, Stefano Pilia, Claudio Rocchetti, Lorenzo Senni, Katsura Yamauchi, Eugene Chadbourne, Renato Ciunfrini, Jonas Kocher, Manuel Mota, Robin Hayward con cui effettua tournè in tutta Europa.
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inSOLO
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La performance di Enrico Malatesta vuole approfondire ed ampliare l'utilizzo delle percussioni come fonti sonore molteplici, in grado di creare ambientazioni ampie e spazializzate. Le risonanze, la componente materica dei piatti e degli strumenti a membrana, i suoni fantasma e la cura estrema dei gesti e dei dettagli costituiscono il fulcro di un’azione sonora che non tralascia la componente fisica propria degli strumenti a percussione. Utilizzando un approccio dinamico al limite del “pianissimo” e spesso privo di “attacco”, il silenzio è inteso come condizione originaria e assume un ruolo centrale, all’interno di una proposta che si colloca tra composizione scritta ed improvvisazione.
Gli appuntamenti del progetto "CONCRETE LANDSCAPES" a cura di Manuel Frara, continuano in un ambiente ad atmosfera zero, dove verranno presentate alcune delle principali ricerche in atto in un panorama solo parzialmente conosciuto. Un ambiente laboratoriale aperto alle contaminazioni tra vecchie e nuove tecnologie, tra "carbonio e silicio" come sostiene, nel progetto "Contemporary Naturalism", il digital-artist Mauro Ceolin, digital-artist che la A+A è stata lieta di ospitare.
"CONCRETE LANDSCAPES" è un ciclo di eventi inaugurati martedì 2 marzo 2010 con l’installazione Bpm2 un progetto di Giacomo Artusi, Andrea Cazzagon e Enrico Wiltsch. Un lavoro che ha scardinato la classica concezione dello spazio e del tempo, proiettando lo spettatore al di là della realtà contingente. Un loop ripetibile all’infinito che scandiva il periodico scorrere dei secondi: ad ogni accelerazione, ripetizione, ritardo, corrispondeva un cambiamento dello spazio percepito, modificando - di minuto in minuto - la dimensione dell’ascolto.
Il secondo appuntamento ha ospitato, martedì 23 marzo, Air Liquide un progetto di Elisa Campagnaro e Mauro Martinuz nato per dare forma ad un accordo epidermico tra audio e video. Un evento sonoro-visivo caratterizzato dall’intersecarsi di immagini e suoni che propongono atmosfere e suggestioni tese a indagare precisi stati d'animo immersi in un contesto storico di decadenza e inquinamento. Al fine di mostrare quella percettibile linea sottile che differenzia il playback al liveset newmediale.
Il 12 e 13 aprile, invece, la A+A ha presentato il musicista e compositore giapponese Seijiro Murayama, con una giornata di formazione dedicata alla libera improvvisazione che ha seguito la personale logica di questo eclettico artista. Il 13 aprile un continuum musicale minimale, caratterizzato da una meditazione sui fenomeni sonori di azione-reazione, legato-slegato, ha avvolto gli spazi della A+A. Una performance in solo dove lo stesso Murayama con un approccio performativo assolutamente fisico si è trasformato in un medium suonando il rullante, un piatto e piccoli oggetti.
Martedì 11 maggio, Emanuele Wiltsch ha presentato in anteprima la sua “onda” sonora, che si è infranta modulandosi mediante il concretismo sonoro del live looping e di pedali (effetti) analogici. Un'unica frequenza pura modulata in tempo reale (generata da un LFO), filtrata, decomposta e riassemblata con l'uso di un eco a nastro nel mai pago tentativo di risvegliare il nostro apparato sintetico. Un wall of sound essenziale, diretto, fluttuante, primordiale.
Il quinto appuntamento di martedì 1 giugno ha segnato il ritorno in centro storico di Claudio Rocchetti dopo il concerto che tenne al Telecom Future Centre nel 2007, allʼinterno della rassegna sperimentale “From the concrete music to the object sound”. Rocchetti ha presentato due set ad incastro l'uno nell'altro: uno nuovo e molto tranquillo, costituito da field recordings e piccoli drones. Il secondo, è stato un wall of sound brutale, diritto allo stomaco, perchè: ''la musica, sistema di addii, evoca una fisica il cui punto di partenza non sarebbero gli atomi ma le lacrime.''
La ripresa degli appuntamenti, il 5 novembre, è stata dedicata a Mugen (Alessandro Canova) con la preview sonora composta da registrazioni ambientali, catturate prevalentemente tra le periferie di Londra e Tokyo. Stratificate sopra a campionamenti dilatati all'infinito. Durante la serata, a confermare questi “strani” appuntamenti in A+A, un secondo ed improvvisato set composto da ritmi e armonie, con echi solo apparentemente lounge.
Il 17 dicembre Alessandro Ragazzo ha presentato FreeErosionSound, un esperimento sulla modificazione e distruzione del suono analogico e digitale. La performance si è basata sulla disarticolazione sonora partendo da una situazione di crescita e quiete ambientale, verso una degenerazione del suono-ambiente ed uno sgretolamento digitale dell'ascolto mediante la manipolazione dei suoni emessi dai movimenti meccanici di un videoregistratore VHS modificato.
Il 31 gennaio 2011, terzo appuntamento della seconda edizione, ha visto protagonista il digital-artist Mauro Ceolin. integrazione del progetto è stata una giornata di studio/evento articolata in due momenti complementari. Una conferenza effettuata presso l’Isola di San Servolo, sede distaccata dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, presentando e analizzando i risultati degli studi e delle ricerche inerenti al progetto “ContemporaryNaturalism: Ipotesi e riflessioni per una biologia dell’immaginario collettivo”. Vasto e articolato, si concentra su concetti quali biologia del carbonio Vs biologia del silicio; vita artificiale e vita naturale; mappatura per un (neo) concept di natura oggi, tentando di tracciare il confine del concetto di Natura, cercando di misurarne le applicazioni e la valenza all’interno di una società composta sempre più da dimensioni virtuali. Successivamente gli spazi della A+A hanno ospitato un doppio evento: “Studying the Spore's Ytubesoundscape and his wildlife”, ambiente sonoro di 36 tracce sonore estratte dalle sessioni del videogioco Spore, corrispondenti ognuna a creature zoomorfe, creando nel complessivo un ritratto sonoro di un ambiente vivente, ma virtuale, popolato da personaggi in forma di natura 2.0. “Canis Pokemoni Houndoomi”, personaggio zoomorfo, rappresentazione visiva del paesaggio sonoro proposto come una scultura tridimensionale realizzata in cartoncino.
In anteprima alla perfomance livemediale di Ryoji Ikeda, a Palazzo Grassi il 19 marzo, con la collaborazione fra la A+A, NuFest e l’Accademia di Belle Arti, è stato realizzato un workshop intensivo di 3 giornate dedicato ad alcune pratiche del “fare video”. Attraverso l’uso di determinati applicativi software, del videomapping a proiezione in piccolo formato. Un formato discreto, capace di introdurre i partecipanti alla pratica site specific. I lavori prodotti per l’occasione sono stati allestiti e presentati alla fine della terza giornata di lavoro, con una preview dedicata agli addetti ai lavori.
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Galleria A+A | Centro Espositivo Pubblico Sloveno
San Marco, Calle Malipiero 3073
30125 Venezia, Italia
Tel. Fax +39 041 2770466
HYPERLINK "mailto:info@aplusa.it" info@aplusa.it | HYPERLINK "http://www.aplusa.it/" www.aplusa.it
Enrico Malatesta - inSOLO
La A+A | Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea è lieta di presentare un nuovo appuntamento appartenente alla parte più sperimentale e performativa del programma di "Concrete Landscapes". Interagendo con quelle energie artistiche presenti nel territorio nazionale ed internazionale, la A+A desidera offrire uno spazio aperto al libero sviluppo di alcuni momenti radicalmente sperimentali, per cogliere quell'essenza di novità che spesso nasce in luoghi nascosti, trasversali, e proprio per questo più fecondi.
Martedì 19 aprile 2011 alle 18.30, la A+A | Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea - in collaborazione con lAccademia di Belle Arti di Venezia (corso di Applicazioni Digitali per l'Arte del dipartimento di Nuove Tecnologie di San Servolo), Veneto Jazz e NuFest, avrà il piacere di ospitare, nella continuazione del programma di "CONCRETE LANDSCAPES", un nuovo appuntamento dedicato alla ricerca sperimentale sonora, presentando una perfomance di Enrico Malatesta.
info@aplusa.it - T. 041.7124765
A+A - Calle Malipiero, San Marco 3073
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Enrico Malatesta, sound-artist, vive e lavora a Cesena
Giovane percussionista attivo nel campo della musica contemporanea - elettroacustica ed improvvisata - dopo aver studiato percussioni classiche presso il conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, dal 2007 inizia a lavorare come musicista di scena per il “Teatro Valdoca” sotto la direzione di Cesare Ronconi. Ha collaborato con Mariangela Gualtieri, Danilo Manfredini e Raffaella Giordano. Lavora regolarmente a progetti interdisciplinari e nell’organizzazione di eventi volti alla diffusione della musica contemporanea e di ricerca.
Artista attivo nel campo delle sonorità sperimentali, è impegnato da tempo in una personale ricerca come percussionista solista. Grazie alla sua competenza ed al suo approccio pluri-disciplinare è coinvolto in molteplici progetti ed ensemble, interpretando opere di percussionisti del secondo ‘900, che comprendono partiture grafiche di John Cage, M.Feldman, K.Stockhausen, E.Brown.
Collabora, inoltre, con: Seijiro Murayama, Christian Wolfarth, Tristan Honsinger, Urs Leimgruber, Giuseppe Ielasi, Luciano Maggiore, Dominique Vaccaro, Stefano Pilia, Claudio Rocchetti, Lorenzo Senni, Katsura Yamauchi, Eugene Chadbourne, Renato Ciunfrini, Jonas Kocher, Manuel Mota, Robin Hayward con cui effettua tournè in tutta Europa.
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La performance di Enrico Malatesta vuole approfondire ed ampliare l'utilizzo delle percussioni come fonti sonore molteplici, in grado di creare ambientazioni ampie e spazializzate. Le risonanze, la componente materica dei piatti e degli strumenti a membrana, i suoni fantasma e la cura estrema dei gesti e dei dettagli costituiscono il fulcro di un’azione sonora che non tralascia la componente fisica propria degli strumenti a percussione. Utilizzando un approccio dinamico al limite del “pianissimo” e spesso privo di “attacco”, il silenzio è inteso come condizione originaria e assume un ruolo centrale, all’interno di una proposta che si colloca tra composizione scritta ed improvvisazione.
Gli appuntamenti del progetto "CONCRETE LANDSCAPES" a cura di Manuel Frara, continuano in un ambiente ad atmosfera zero, dove verranno presentate alcune delle principali ricerche in atto in un panorama solo parzialmente conosciuto. Un ambiente laboratoriale aperto alle contaminazioni tra vecchie e nuove tecnologie, tra "carbonio e silicio" come sostiene, nel progetto "Contemporary Naturalism", il digital-artist Mauro Ceolin, digital-artist che la A+A è stata lieta di ospitare.
"CONCRETE LANDSCAPES" è un ciclo di eventi inaugurati martedì 2 marzo 2010 con l’installazione Bpm2 un progetto di Giacomo Artusi, Andrea Cazzagon e Enrico Wiltsch. Un lavoro che ha scardinato la classica concezione dello spazio e del tempo, proiettando lo spettatore al di là della realtà contingente. Un loop ripetibile all’infinito che scandiva il periodico scorrere dei secondi: ad ogni accelerazione, ripetizione, ritardo, corrispondeva un cambiamento dello spazio percepito, modificando - di minuto in minuto - la dimensione dell’ascolto.
Il secondo appuntamento ha ospitato, martedì 23 marzo, Air Liquide un progetto di Elisa Campagnaro e Mauro Martinuz nato per dare forma ad un accordo epidermico tra audio e video. Un evento sonoro-visivo caratterizzato dall’intersecarsi di immagini e suoni che propongono atmosfere e suggestioni tese a indagare precisi stati d'animo immersi in un contesto storico di decadenza e inquinamento. Al fine di mostrare quella percettibile linea sottile che differenzia il playback al liveset newmediale.
Il 12 e 13 aprile, invece, la A+A ha presentato il musicista e compositore giapponese Seijiro Murayama, con una giornata di formazione dedicata alla libera improvvisazione che ha seguito la personale logica di questo eclettico artista. Il 13 aprile un continuum musicale minimale, caratterizzato da una meditazione sui fenomeni sonori di azione-reazione, legato-slegato, ha avvolto gli spazi della A+A. Una performance in solo dove lo stesso Murayama con un approccio performativo assolutamente fisico si è trasformato in un medium suonando il rullante, un piatto e piccoli oggetti.
Martedì 11 maggio, Emanuele Wiltsch ha presentato in anteprima la sua “onda” sonora, che si è infranta modulandosi mediante il concretismo sonoro del live looping e di pedali (effetti) analogici. Un'unica frequenza pura modulata in tempo reale (generata da un LFO), filtrata, decomposta e riassemblata con l'uso di un eco a nastro nel mai pago tentativo di risvegliare il nostro apparato sintetico. Un wall of sound essenziale, diretto, fluttuante, primordiale.
Il quinto appuntamento di martedì 1 giugno ha segnato il ritorno in centro storico di Claudio Rocchetti dopo il concerto che tenne al Telecom Future Centre nel 2007, allʼinterno della rassegna sperimentale “From the concrete music to the object sound”. Rocchetti ha presentato due set ad incastro l'uno nell'altro: uno nuovo e molto tranquillo, costituito da field recordings e piccoli drones. Il secondo, è stato un wall of sound brutale, diritto allo stomaco, perchè: ''la musica, sistema di addii, evoca una fisica il cui punto di partenza non sarebbero gli atomi ma le lacrime.''
La ripresa degli appuntamenti, il 5 novembre, è stata dedicata a Mugen (Alessandro Canova) con la preview sonora composta da registrazioni ambientali, catturate prevalentemente tra le periferie di Londra e Tokyo. Stratificate sopra a campionamenti dilatati all'infinito. Durante la serata, a confermare questi “strani” appuntamenti in A+A, un secondo ed improvvisato set composto da ritmi e armonie, con echi solo apparentemente lounge.
Il 17 dicembre Alessandro Ragazzo ha presentato FreeErosionSound, un esperimento sulla modificazione e distruzione del suono analogico e digitale. La performance si è basata sulla disarticolazione sonora partendo da una situazione di crescita e quiete ambientale, verso una degenerazione del suono-ambiente ed uno sgretolamento digitale dell'ascolto mediante la manipolazione dei suoni emessi dai movimenti meccanici di un videoregistratore VHS modificato.
Il 31 gennaio 2011, terzo appuntamento della seconda edizione, ha visto protagonista il digital-artist Mauro Ceolin. integrazione del progetto è stata una giornata di studio/evento articolata in due momenti complementari. Una conferenza effettuata presso l’Isola di San Servolo, sede distaccata dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, presentando e analizzando i risultati degli studi e delle ricerche inerenti al progetto “ContemporaryNaturalism: Ipotesi e riflessioni per una biologia dell’immaginario collettivo”. Vasto e articolato, si concentra su concetti quali biologia del carbonio Vs biologia del silicio; vita artificiale e vita naturale; mappatura per un (neo) concept di natura oggi, tentando di tracciare il confine del concetto di Natura, cercando di misurarne le applicazioni e la valenza all’interno di una società composta sempre più da dimensioni virtuali. Successivamente gli spazi della A+A hanno ospitato un doppio evento: “Studying the Spore's Ytubesoundscape and his wildlife”, ambiente sonoro di 36 tracce sonore estratte dalle sessioni del videogioco Spore, corrispondenti ognuna a creature zoomorfe, creando nel complessivo un ritratto sonoro di un ambiente vivente, ma virtuale, popolato da personaggi in forma di natura 2.0. “Canis Pokemoni Houndoomi”, personaggio zoomorfo, rappresentazione visiva del paesaggio sonoro proposto come una scultura tridimensionale realizzata in cartoncino.
In anteprima alla perfomance livemediale di Ryoji Ikeda, a Palazzo Grassi il 19 marzo, con la collaborazione fra la A+A, NuFest e l’Accademia di Belle Arti, è stato realizzato un workshop intensivo di 3 giornate dedicato ad alcune pratiche del “fare video”. Attraverso l’uso di determinati applicativi software, del videomapping a proiezione in piccolo formato. Un formato discreto, capace di introdurre i partecipanti alla pratica site specific. I lavori prodotti per l’occasione sono stati allestiti e presentati alla fine della terza giornata di lavoro, con una preview dedicata agli addetti ai lavori.
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Galleria A+A | Centro Espositivo Pubblico Sloveno
San Marco, Calle Malipiero 3073
30125 Venezia, Italia
Tel. Fax +39 041 2770466
HYPERLINK "mailto:info@aplusa.it" info@aplusa.it | HYPERLINK "http://www.aplusa.it/" www.aplusa.it
19
aprile 2011
Enrico Malatesta – inSolo
19 aprile 2011
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
giovane arte
performance - happening
serata - evento
giovane arte
Location
A PLUS A GALLERY
Venezia, Calle Malipiero (San Marco), 3073, (Venezia)
Venezia, Calle Malipiero (San Marco), 3073, (Venezia)
Orario di apertura
Martedì 19 aprile 18.30
Vernissage
19 Aprile 2011, ore 18.30
Autore
Curatore