L’idea di scavo unisce in un percorso condiviso le due ricerche specifiche.
Dalla riassegnazione di una identità geologica a macerie edilizie nel lavoro di Partengo alla riqualificazione archeologica di scarti di lavorazione in travertino nell’opera di Vizzini.
L’escavazione intesa come processo mentale agisce in termini geologici e archeologici sempre in riferimento alla terra e alla trasformazione superstiziale che è affidata all’atto del vedere nel reale uno spunto immaginativo.
Partengo ricolora e assembla la materia di scarto dando forma ad un campionamento testimone di ricognizioni nomadiche. Vizzini simula la persistenza del tempo con colature di cioccolato sul travertino nella suggestione di un lapidario di repertori architettonici.
La restituzione è l’inevitabile momento cognitivo che invita al ripensamento delle potenzialità del resto materiale.