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Enrico Prometti – Viaggi della memoria
L’iniziativa, a dieci anni dalla scomparsa, presenta quadri, sculture, incisioni. Lavori inediti testimoni della sintesi più matura del linguaggio pitto-grafico e plastico di Enrico Prometti.
Comunicato stampa
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L’iniziativa, fortemente voluta dal figlio Vania, vuole essere l'occasione per ricordare l'artista a dieci anni dalla scomparsa e presenterà una trentina di opere tra quadri, sculture, incisioni.
L’esposizione porterà in luce lavori inediti con l’obiettivo di avvicinare lo spettatore agli esiti ultimi della ricerca di Prometti, alla sintesi più matura del suo linguaggio pitto-grafico e plastico.
Rispetto alla grande esposizione dedicata in Città all’artista nel 2014 (allestita in tre sedi: GAMeC, Civico Museo Enrico Caffi, Museo Storico di Bergamo), la nuova mostra Viaggi nella memoriamette a fuoco il linguaggio pittorico degli anni più recenti, l’immutata freschezza e la raggiunta pienezza del personalissimo codice tribal-metropolitano dell’artista bergamasco.
Origine del titolo della mostra è un quadro emblematico, iniziato negli anni '70 e finito nel 1999, frutto di sovrapposizioni, memorie, lavori, colori e materiali: il tutto inteso come un infaticabile viaggio biografico e artistico.Viaggi della memoria è dunque il titolo di una vita.
Filo conduttore sarà la presentazione di opere d'arte polimateriche a testimonianza del complesso lavoro di ricerca e sperimentazione di un artista poliedrico, ribelle ai canoni convenzionali dell’Accademia, costantemente animato da un approccio ludico-creativo alle arti visive.
Prometti fu irriducibile nel lavoro sul campo grazie al quale raggiunse esiti affascinanti e sorprendenti. La sua opera si rivela molteplice eppure unitaria nell'approccio istintuale e nel prevalere del gesto sulla razionalità.
Nei suoi lavori la materia predomina su tutto, traduce la sua passione per il primitivo e la contaminazione tra le civiltà. L'autore con la sua arte ha saputo costruire ponti verso i codici artistici e i valori culturali delle popolazioni d’Africa, ha sondato processi interculturali animato dall'ansia della scoperta, dall'istinto, da una creatività inesauribile.
La sezione principale prevede una serie di quadri rappresentativi della maturità della pittura astratta di Enrico Prometti (anni '80/'2006), si tratta di opere coloratissime, vigorose e ricche di materia.
Tra i dipinti esposti anche un lavoro di straordinaria raffinatezza tutto giocato sul tema dei tarocchi, il soggetto forse più amato da Prometti. I tarocchi furono per lui una sorta di diario intimo lungo trent’anni attraverso cui dialogare con se stesso: "Una registrazione costante delle mie esperienze esistenziali e artistiche", come scrisse nel 1994.
La seconda sezione sarà dedicata alle incisioni e alle stampe, espressione di un linguaggio artistico rivoluzionario, fatto di sovrapposizione di tecniche sia miste che classiche. Lavorando con metalli difficili e supporti di ogni natura, Prometti ha sperimentato incessantemente con risultati di impressionante bellezza e qualità cromatica e formale.
Trait d’union tra le sezioni alcune opere a metà tra pittura e grafica, nello stile del multiplo e delle variazioni sull’idea di serie.
L'allestimento si completa con due matrici-sculturee alcune piccole sculture realizzate attraverso l'assemblaggio e la sovrapposizione di colori e materiali.
L’esposizione porterà in luce lavori inediti con l’obiettivo di avvicinare lo spettatore agli esiti ultimi della ricerca di Prometti, alla sintesi più matura del suo linguaggio pitto-grafico e plastico.
Rispetto alla grande esposizione dedicata in Città all’artista nel 2014 (allestita in tre sedi: GAMeC, Civico Museo Enrico Caffi, Museo Storico di Bergamo), la nuova mostra Viaggi nella memoriamette a fuoco il linguaggio pittorico degli anni più recenti, l’immutata freschezza e la raggiunta pienezza del personalissimo codice tribal-metropolitano dell’artista bergamasco.
Origine del titolo della mostra è un quadro emblematico, iniziato negli anni '70 e finito nel 1999, frutto di sovrapposizioni, memorie, lavori, colori e materiali: il tutto inteso come un infaticabile viaggio biografico e artistico.Viaggi della memoria è dunque il titolo di una vita.
Filo conduttore sarà la presentazione di opere d'arte polimateriche a testimonianza del complesso lavoro di ricerca e sperimentazione di un artista poliedrico, ribelle ai canoni convenzionali dell’Accademia, costantemente animato da un approccio ludico-creativo alle arti visive.
Prometti fu irriducibile nel lavoro sul campo grazie al quale raggiunse esiti affascinanti e sorprendenti. La sua opera si rivela molteplice eppure unitaria nell'approccio istintuale e nel prevalere del gesto sulla razionalità.
Nei suoi lavori la materia predomina su tutto, traduce la sua passione per il primitivo e la contaminazione tra le civiltà. L'autore con la sua arte ha saputo costruire ponti verso i codici artistici e i valori culturali delle popolazioni d’Africa, ha sondato processi interculturali animato dall'ansia della scoperta, dall'istinto, da una creatività inesauribile.
La sezione principale prevede una serie di quadri rappresentativi della maturità della pittura astratta di Enrico Prometti (anni '80/'2006), si tratta di opere coloratissime, vigorose e ricche di materia.
Tra i dipinti esposti anche un lavoro di straordinaria raffinatezza tutto giocato sul tema dei tarocchi, il soggetto forse più amato da Prometti. I tarocchi furono per lui una sorta di diario intimo lungo trent’anni attraverso cui dialogare con se stesso: "Una registrazione costante delle mie esperienze esistenziali e artistiche", come scrisse nel 1994.
La seconda sezione sarà dedicata alle incisioni e alle stampe, espressione di un linguaggio artistico rivoluzionario, fatto di sovrapposizione di tecniche sia miste che classiche. Lavorando con metalli difficili e supporti di ogni natura, Prometti ha sperimentato incessantemente con risultati di impressionante bellezza e qualità cromatica e formale.
Trait d’union tra le sezioni alcune opere a metà tra pittura e grafica, nello stile del multiplo e delle variazioni sull’idea di serie.
L'allestimento si completa con due matrici-sculturee alcune piccole sculture realizzate attraverso l'assemblaggio e la sovrapposizione di colori e materiali.
27
ottobre 2018
Enrico Prometti – Viaggi della memoria
Dal 27 ottobre al 18 novembre 2018
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE SAN BARTOLOMEO
Bergamo, Largo Bortolo Belotti, 1, (Bergamo)
Bergamo, Largo Bortolo Belotti, 1, (Bergamo)
Orario di apertura
Lunedì chiuso; da martedì a domenica 10-12; 16-19
Vernissage
27 Ottobre 2018, h 18:00
Autore
Curatore