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Enrico Scuro – Lottavano così come si gioca
L’università occupata, gli slogan, gli scontri, le barricate, i fumogeni, i vetri infranti, la morte di Francesco Russo, ma anche le feste di Radio Alice, i muri colorati, i grandi happening, la liberazione sessuale, il movimento femminista. Sono questi gli scatti di Enrico Scuro, fotografo bolognese, testimone attento e partecipe della rivoluzione che investì Bologna e il suo giovane popolo studentesco.
Comunicato stampa
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LOTTAVANO COSI’ COME SI GIOCA
frammenti istantanei di Enrico Scuro
Per mettere sotto la lente di ingrandimento quel particolare periodo storico e far rivivere il clima che si respirava in quegli anni, la rassegna SettantaOttanta - la mutazione italiana intorno al 1978 propone una lettura degli accadimenti di quegli anni anche attraverso una particolare Mostra Fotografica di Enrico Scuro, fotografo bolognese, testimone attento e partecipe della rivoluzione che investì Bologna e il suo giovane popolo studentesco.
L’università occupata, gli slogan, gli scontri, le barricate, i fumogeni, i vetri infranti, la morte di Francesco Russo, ma anche le feste di Radio Alice, i muri colorati, i grandi happening, la liberazione sessuale, il movimento femminista …questi gli scatti di Enrico Scuro.
Enrico Scuro, classe 1952, tarantino ma bolognese d’adozione e per affezione, una laurea al Dams, tra gli anni ’70 e ’80 è fotoreporter free lance per l'Agenzia Grazia Neri e giornalista per Linus, ma soprattutto è stato “il fotografo del movimento”, lo sguardo ‘da dentro’ di quegli anni difficili e complessi. Enrico Scuro era l’unico autorizzato ad ‘infilarsi’ in qualsiasi assemblea, riunione, corteo, senza essere scambiato per un delatore. Grazie alla sua costante testimonianza, attraverso i suoi scatti riusciamo quasi a sentire il respiro di quegli anni. Nulla è sfuggito al suo occhio ed alla sua sensibilità partecipe.
Al suo attivo Scuro ha numerosi libri e mostre.
Continua a vivere nella “sua” Bologna dove attualmente si occupa di televisione ed internet.
Il suo archivio fotografico, in continuo aggiornamento, è in rete sul sito www.fotoenricoscuro.it
frammenti istantanei di Enrico Scuro
Per mettere sotto la lente di ingrandimento quel particolare periodo storico e far rivivere il clima che si respirava in quegli anni, la rassegna SettantaOttanta - la mutazione italiana intorno al 1978 propone una lettura degli accadimenti di quegli anni anche attraverso una particolare Mostra Fotografica di Enrico Scuro, fotografo bolognese, testimone attento e partecipe della rivoluzione che investì Bologna e il suo giovane popolo studentesco.
L’università occupata, gli slogan, gli scontri, le barricate, i fumogeni, i vetri infranti, la morte di Francesco Russo, ma anche le feste di Radio Alice, i muri colorati, i grandi happening, la liberazione sessuale, il movimento femminista …questi gli scatti di Enrico Scuro.
Enrico Scuro, classe 1952, tarantino ma bolognese d’adozione e per affezione, una laurea al Dams, tra gli anni ’70 e ’80 è fotoreporter free lance per l'Agenzia Grazia Neri e giornalista per Linus, ma soprattutto è stato “il fotografo del movimento”, lo sguardo ‘da dentro’ di quegli anni difficili e complessi. Enrico Scuro era l’unico autorizzato ad ‘infilarsi’ in qualsiasi assemblea, riunione, corteo, senza essere scambiato per un delatore. Grazie alla sua costante testimonianza, attraverso i suoi scatti riusciamo quasi a sentire il respiro di quegli anni. Nulla è sfuggito al suo occhio ed alla sua sensibilità partecipe.
Al suo attivo Scuro ha numerosi libri e mostre.
Continua a vivere nella “sua” Bologna dove attualmente si occupa di televisione ed internet.
Il suo archivio fotografico, in continuo aggiornamento, è in rete sul sito www.fotoenricoscuro.it
21
ottobre 2008
Enrico Scuro – Lottavano così come si gioca
Dal 21 ottobre al 07 novembre 2008
fotografia
Location
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO – RETTORATO
Torino, Via Po, 17, (Torino)
Torino, Via Po, 17, (Torino)
Sito web
www.fotoenricoscuro.it
Autore
Curatore