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Enzo Cacciola – La pittura tra concetto e materia
Saranno presentati gli ultimi lavori di uno dei protagonisti della Pittura Analitica degli anni settanta, da sempre instancabile esploratore del linguaggio pittorico.
Comunicato stampa
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Si aprirà il prossimo 14 maggio alle ore 18 la personale che la Galleria Artestudio dedica ad Enzo Cacciola. Nella mostra, che sarà visitabile fino al prossimo 31 luglio nelle sale di Via della Moscova 38, saranno presentati gli ultimi lavori di uno dei protagonisti della Pittura Analitica degli anni settanta, da sempre instancabile esploratore del linguaggio pittorico. Dai celebri “cementi” di trent’anni fa, dalle sfide al Concettuale lanciate da palcoscenici come “documenta” di Kassel, Cacciola prosegue con questa nuova serie la sua indagine sul senso ultimo della pittura, che non può prescindere dal pensiero e dal lavoro quotidiano. Colore e tensione, bulloni e resine, concetto e materia, tutto contribuisce a definire il significato della sua arte.
ENZO CACCIOLA è nato ad Arenzano (Genova) nel 1945.
Tiene la sua prima mostra personale nel 1971 a Genova presso la Galleria La Bertesca concenfrando l’attenzione sulle dinamiche dei rapporti piano-forme-colore. Nel 1973 inizia ad operare su nuovi materiali alternativi all’olio su tela e crea i primi pezzi materici prendendo in esame esclusivamente la superficie e i suoi dati linguistici. Nel giugno 1975 partecipa alla mostra Pittura analitica curata da Klaus Honnef e Catherine Millet con quadri in cemento tali da rilevare le problematiche relative allo spazio d’analisi offerto dalla matericità dell’opera. La partecipazione a documenta 6 (Kassel, 1977) segna una parziale rottura con il lavoro precedente, in ragione di una reinterpretazìone in chiave concettuale dell’operato (e della funzione) dell’artista.
A partire dal 1979, su queste basi, intraprende un percorso di riflessione e di ricerca che lo conduce a lavorare ed esporre oltreoceano, fra Washington, Città del Messico e Panama City. Nel 1981 si confronta con le tematiche della Transavanguardia partecipando alla mostra Pittura in radice di Achille Bonito Oliva e aprendosi così alla figurazione, che tuttavia è percepita e resa soprattutto nei suoi aspetti volumetrici e spaziali. Un passo ulteriore in direzione della compenetrazione fra figurativo e concettuale è compiuto con l’esperienza di Short memory painting (Milano, 1982), curata da Viana Conti, rivolta a registrare le “incursioni” dell’artista che inserisce la sua figura e la sua ottica in alcuni capolavori dell’arte otto- e novecentesca.
Nel 1986 riprende la ricerca sulla materia che cerca di misurare in chiave intimistica scandendo il ritmo dell’interiorità sulla partitura segnica della superficie. Intorno alla metà degli anni Novanta si situa il suo ritorno alla pittura di matrice concettuale, pittura in cui si trovano sedimentate e risolte molte delle esperienze pregresse: il cemento del concettuale, le forme di una lunga frequentazione dell’astratto geometrico, le asperità di una superficie memore dei travagli della Transavanguardia, un inedito connubio fra materia e geometria in grado di sondare e palesare l’intima natura algebrica, razionale, del reale. Gli ultimi lavori, presentati in mostre collettive, rivelano un’apertura a soluzioni compositive guidate dal concetto dell’accumulazione. Attualmente la sua sperimentazione è rivolta all’impiego di materiali nuovi concepiti per l’uso industriale.
Di recente gli hanno dedicato mostre personali la Fondazione Zappettini di Chiavari e Milano, la Fusion Art Gallery di Torino, la Galleria Varart di Firenze. Tra le ultime mostre collettive cui è stato invitato vanno ricordate Dalla Pittura analitica quattro protagonisti (Galleria 911, La Spezia, a cura di Giorgio Bonomi, 2007), Pittura analitica. I percorsi italiani 1970-1980 (Museo della Permanente, Milano, a cura di Marco Meneguzzo, 2007), Arte 70: Pittura Analitica Italiana (Bergamo Arte Fiera, a cura di Stefano Raimondi, 2008), Pittura analitica. Ieri e oggi (Arte Genova, a cura di Giorgio Bonomi, 2008), Analytica (Annotazioni d’Arte, Milano, a cura di Riccardo Zelatore e Marco Meneguzzo, 2008), Pittura aniconica (Casa del Mantegna, Mantova, a cura di Claudio Cerritelli, 2008), Le superfici opache della Pittura Analitica (Fondazione Zappettini, Chiavari, a cura di Alberto Rigoni, 2009) e Pensare pittura (Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova, a cura di Franco Sborgi e Sandra Solimano, 2009).
Vive e opera a Rocca Grimalda (Alessandria).
ENZO CACCIOLA è nato ad Arenzano (Genova) nel 1945.
Tiene la sua prima mostra personale nel 1971 a Genova presso la Galleria La Bertesca concenfrando l’attenzione sulle dinamiche dei rapporti piano-forme-colore. Nel 1973 inizia ad operare su nuovi materiali alternativi all’olio su tela e crea i primi pezzi materici prendendo in esame esclusivamente la superficie e i suoi dati linguistici. Nel giugno 1975 partecipa alla mostra Pittura analitica curata da Klaus Honnef e Catherine Millet con quadri in cemento tali da rilevare le problematiche relative allo spazio d’analisi offerto dalla matericità dell’opera. La partecipazione a documenta 6 (Kassel, 1977) segna una parziale rottura con il lavoro precedente, in ragione di una reinterpretazìone in chiave concettuale dell’operato (e della funzione) dell’artista.
A partire dal 1979, su queste basi, intraprende un percorso di riflessione e di ricerca che lo conduce a lavorare ed esporre oltreoceano, fra Washington, Città del Messico e Panama City. Nel 1981 si confronta con le tematiche della Transavanguardia partecipando alla mostra Pittura in radice di Achille Bonito Oliva e aprendosi così alla figurazione, che tuttavia è percepita e resa soprattutto nei suoi aspetti volumetrici e spaziali. Un passo ulteriore in direzione della compenetrazione fra figurativo e concettuale è compiuto con l’esperienza di Short memory painting (Milano, 1982), curata da Viana Conti, rivolta a registrare le “incursioni” dell’artista che inserisce la sua figura e la sua ottica in alcuni capolavori dell’arte otto- e novecentesca.
Nel 1986 riprende la ricerca sulla materia che cerca di misurare in chiave intimistica scandendo il ritmo dell’interiorità sulla partitura segnica della superficie. Intorno alla metà degli anni Novanta si situa il suo ritorno alla pittura di matrice concettuale, pittura in cui si trovano sedimentate e risolte molte delle esperienze pregresse: il cemento del concettuale, le forme di una lunga frequentazione dell’astratto geometrico, le asperità di una superficie memore dei travagli della Transavanguardia, un inedito connubio fra materia e geometria in grado di sondare e palesare l’intima natura algebrica, razionale, del reale. Gli ultimi lavori, presentati in mostre collettive, rivelano un’apertura a soluzioni compositive guidate dal concetto dell’accumulazione. Attualmente la sua sperimentazione è rivolta all’impiego di materiali nuovi concepiti per l’uso industriale.
Di recente gli hanno dedicato mostre personali la Fondazione Zappettini di Chiavari e Milano, la Fusion Art Gallery di Torino, la Galleria Varart di Firenze. Tra le ultime mostre collettive cui è stato invitato vanno ricordate Dalla Pittura analitica quattro protagonisti (Galleria 911, La Spezia, a cura di Giorgio Bonomi, 2007), Pittura analitica. I percorsi italiani 1970-1980 (Museo della Permanente, Milano, a cura di Marco Meneguzzo, 2007), Arte 70: Pittura Analitica Italiana (Bergamo Arte Fiera, a cura di Stefano Raimondi, 2008), Pittura analitica. Ieri e oggi (Arte Genova, a cura di Giorgio Bonomi, 2008), Analytica (Annotazioni d’Arte, Milano, a cura di Riccardo Zelatore e Marco Meneguzzo, 2008), Pittura aniconica (Casa del Mantegna, Mantova, a cura di Claudio Cerritelli, 2008), Le superfici opache della Pittura Analitica (Fondazione Zappettini, Chiavari, a cura di Alberto Rigoni, 2009) e Pensare pittura (Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova, a cura di Franco Sborgi e Sandra Solimano, 2009).
Vive e opera a Rocca Grimalda (Alessandria).
14
maggio 2009
Enzo Cacciola – La pittura tra concetto e materia
Dal 14 maggio al 31 luglio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTESTUDIO
Milano, Via Della Moscova, 38, (Milano)
Milano, Via Della Moscova, 38, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-13 e 15.30-19.30. Chiuso sabato e festivi
Vernissage
14 Maggio 2009, ore 18
Autore