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Enzo De Grandi – De’ Colori Grandi
Mostra personale di Enzo De Grandi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una sfida, così difficile oggi, continuare a produrre opere con il linguaggio più antico: la pittura.
Le cifre che lo accompagnano sono tensione, equilibrio, colore/vibrazione/suono, ritorno alla natura.
Parallelamente alla pittura la sua produzione si arricchisce di disegni, chine colorate e pastelli a olio.
La téchne , sapientemente affinata, gli appartiene e ne ha cura costante con un'originalità di ricerca,
scelta di materia, colore e stesura.
Le sue opere sono l'evocazione di un paesaggio/figura, del tutto e del particolare, que
llo sempre guardato che gli appartiene, passeggiando lungo il fiume, con alberi e linee di pianura e che
corrisponde a quello interiore che affiora, una via per raggiungere il cuore e il corpo.
L'essenza di un paesaggio e tutto ciò che lo abita, con I rumori e le concentrazioni della notte e del
giorno, attraverso linee e possibili geometrie che occupano e dividono in più piani lo spazio che si
dilata in profondità tra il dentro e il fuori e che talvolta arginano un vuoto, si affacciano su un baratro,
veri ficano un limite, si moltiplicano, trasformano le forme. Sono paesaggi sospesi nel tempo.
Nuovi colori caratterizzano le opere di Enzo De Grandi, fine conoscitore delle cromie. Colori cercati e
inventati nel proprio tempo vissuto caricano di nuove vibrazio ni e suoni le immagini dipinte a volte con
l'uso di trasparenze, coraggiose sovrapposizioni dense di colore, texture puntiniste e linee verticali
apparentemente regolari che, a guardarle da vicino o lontano, sorprendono. A volte intervengono
toni gioiosi o fortemente inquietanti, a volte linee e forme evocano sequenze ritmiche di pura poesia
dove i sensi e gli occhi reagiscono saturi di colore pronti per un mondo a venire.
Si può dire ancora oggi “un maestro del colore”.
Il perenne dubbio e le innumerevoli letture accompagnano la sua ricerca, si tratta di una ricerca
lenta, mai abbandonata anche quando gli occhi del confronto pochi o il tempo ristretto.
Il confronto costante è la rilettura dei pittori amati e attraversati: i Primitivi e le avanguardie soprattutto
Cézanne, Van Gogh e Seurat per aprire nuovi sguardi a nuove forme con la possibilità di lasciare un
contributo ulteriore. Sicuramente utili sono state le analisi di pitture classiche e moderne che hanno
portato la ricerca a nuove forme anche ambigue e ibridate.
De Grandi ha esplorato l'universo dei simboli che ha inserito e indagato nelle sue pitture con croci e
stelle così ben sviscerati nei precedenti cicli di lavoro.
Fortemente legato a micro e macrocosmo, i disequilibri diventano armonie e nuovo
s uono, nuove realtà e nuove percezioni che si originano nel visibile attraversando l'invisibile, come una buona
traduzione estetica arricchita di elementi che ci erano sfuggiti, così come sempre sanno fare i veri
pittori che riescono a farci percepire con n uovi occhi quello che non riusciamo più a vedere.
Le opere, le forme di Enzo De Grandi, nel dialogo che si instaurerà con loro, sapranno dove portarci.
Villanova D.G. 16.8.2019
Maria Rosa Pividori
Le cifre che lo accompagnano sono tensione, equilibrio, colore/vibrazione/suono, ritorno alla natura.
Parallelamente alla pittura la sua produzione si arricchisce di disegni, chine colorate e pastelli a olio.
La téchne , sapientemente affinata, gli appartiene e ne ha cura costante con un'originalità di ricerca,
scelta di materia, colore e stesura.
Le sue opere sono l'evocazione di un paesaggio/figura, del tutto e del particolare, que
llo sempre guardato che gli appartiene, passeggiando lungo il fiume, con alberi e linee di pianura e che
corrisponde a quello interiore che affiora, una via per raggiungere il cuore e il corpo.
L'essenza di un paesaggio e tutto ciò che lo abita, con I rumori e le concentrazioni della notte e del
giorno, attraverso linee e possibili geometrie che occupano e dividono in più piani lo spazio che si
dilata in profondità tra il dentro e il fuori e che talvolta arginano un vuoto, si affacciano su un baratro,
veri ficano un limite, si moltiplicano, trasformano le forme. Sono paesaggi sospesi nel tempo.
Nuovi colori caratterizzano le opere di Enzo De Grandi, fine conoscitore delle cromie. Colori cercati e
inventati nel proprio tempo vissuto caricano di nuove vibrazio ni e suoni le immagini dipinte a volte con
l'uso di trasparenze, coraggiose sovrapposizioni dense di colore, texture puntiniste e linee verticali
apparentemente regolari che, a guardarle da vicino o lontano, sorprendono. A volte intervengono
toni gioiosi o fortemente inquietanti, a volte linee e forme evocano sequenze ritmiche di pura poesia
dove i sensi e gli occhi reagiscono saturi di colore pronti per un mondo a venire.
Si può dire ancora oggi “un maestro del colore”.
Il perenne dubbio e le innumerevoli letture accompagnano la sua ricerca, si tratta di una ricerca
lenta, mai abbandonata anche quando gli occhi del confronto pochi o il tempo ristretto.
Il confronto costante è la rilettura dei pittori amati e attraversati: i Primitivi e le avanguardie soprattutto
Cézanne, Van Gogh e Seurat per aprire nuovi sguardi a nuove forme con la possibilità di lasciare un
contributo ulteriore. Sicuramente utili sono state le analisi di pitture classiche e moderne che hanno
portato la ricerca a nuove forme anche ambigue e ibridate.
De Grandi ha esplorato l'universo dei simboli che ha inserito e indagato nelle sue pitture con croci e
stelle così ben sviscerati nei precedenti cicli di lavoro.
Fortemente legato a micro e macrocosmo, i disequilibri diventano armonie e nuovo
s uono, nuove realtà e nuove percezioni che si originano nel visibile attraversando l'invisibile, come una buona
traduzione estetica arricchita di elementi che ci erano sfuggiti, così come sempre sanno fare i veri
pittori che riescono a farci percepire con n uovi occhi quello che non riusciamo più a vedere.
Le opere, le forme di Enzo De Grandi, nel dialogo che si instaurerà con loro, sapranno dove portarci.
Villanova D.G. 16.8.2019
Maria Rosa Pividori
31
agosto 2019
Enzo De Grandi – De’ Colori Grandi
Dal 31 agosto al 29 settembre 2019
arte contemporanea
Location
CASTELLO BORROMEO
Truccazzano, Piazza Gallarati Scotti, (Milano)
Truccazzano, Piazza Gallarati Scotti, (Milano)
Orario di apertura
sabato 15,30 -19 e domenica 10-12 1530-19
Vernissage
31 Agosto 2019, h.18
Autore
Autore testo critico