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Enzo Forese – Salvavita
Con delicatezza e poesia Enzo Forese (Milano 1947) ci parla dei due drammi che hanno sconvolto il mondo: la pandemia del 2020 e la guerra alle porte d’Europa. Messaggi che ci arrivano immediati, grazie alla profonda semplicità che contraddistingue l’artista.
Comunicato stampa
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Un lavoro iniziato nel 2020 in piena pandemia e che si evolve poi con la guerra alle porte d’Europa.
Enzo Forese consuma quotidianamente diverse pastiglie salvavita, le piccole scatolette in cartone leggero e i blister che le contengono si accumulano giorno dopo giorno, l’artista non le butta perché è solito usare il cartoncino come supporto per le sue pitture ad olio. Utilizza, ritagliandole, le confezioni del riso, della pasta, dei corn flakes; queste invece sono troppo piccole per ricavarne un supporto piano, così decide di sfruttarne la tridimensionalità per creare, unendole, delle coloratissime sculture astratte. Le scatole perdono quasi completamente riconoscibilità se non fosse per il carattere Braille in rilievo e i nomi dei medicinali scritti in grassetto che trapelano leggermente attraverso la pittura. Così variopinte, le scatolette diventano un altro Salvavita, quello dell’anima. Ciò che ci salva dalle nostre brutture è l’arte, quell’Arte che ha elevato l’uomo dalla notte dei tempi e che ci accompagnerà fino alla fine dei giorni.
Nel mese di febbraio, allo scoppiare del conflitto tra Russia e Ucraina, Forese inizia un nuovo ciclo di lavori, 12 di questi esposti in mostra, dal titolo toccante Fiore nasconditi che c’è la guerra. Il pittore vuole sensibilizzarci alla bellezza della natura per noi vitale ma così fragile e quotidianamente offesa. Come bersagli infatti ci appaiono rappresentati i suoi fiori che cercano riparo tra esili fili d’erba.
Concetti questi che arrivano immediati, grazie alla profonda semplicità che contraddistingue l’artista.
Nel mese di aprile 2022, Enzo Forese e Bernadetta Pazielli, realizzano nel laboratorio di Alberto Casiraghy un librino delle Edizioni Pulcinoelefante. Ognuna delle 33 copie contiene un blister di medicine dipinto dall’artista; sarà possibile vederne alcune copie in galleria.
In mostra anche un oggetto leporello con le opere di Enzo Forese e la grafica di Paolo Vallara.
L’artista ENZO FORESE è nato a Milano nel 1947 dove vive e lavora. Si forma in ambienti classici e filosofici (è laureato in Storia della Filosofia), riflettendo in particolar modo sul problema del mito come forma simbolica. Partendo da questi presupposti possiamo leggere le opere dell’artista, visualizzazioni epigrammatiche, brevi lampi lirici, sottili intuizioni poetiche narrate prevalentemente con la pittura, ma anche con le tecniche del collage e assemblage. Fondamentale importanza acquista il colore che l’artista utilizza rifuggendo da leggi scientifiche e ottico-percettive; altrettanto centrale è la poesia, conosciuta e amata a partire da una folgorazione giovanile: la scoperta dell’Antologia Palatina, nota raccolta di circa 4000 componimenti poetici che vanno dalla lirica arcaica ai poeti cristiani e spaziano da temi amorosi ed argomenti descrittivi, dai lamenti funebri a motivi burleschi e d’intrattenimento. Da queste letture, l’artista trova e traduce nella pittura quel sentimento di nostalgia per la vita che si dissolve e discioglie nel tempo, nel rincorrersi dei giorni, nel panta rei – tutto scorre quotidiano.
Enzo Forese fa parte del gruppo italo-austriaco “Osmosi” e del gruppo “Portofranco”, creato da Franco Toselli.
Enzo Forese consuma quotidianamente diverse pastiglie salvavita, le piccole scatolette in cartone leggero e i blister che le contengono si accumulano giorno dopo giorno, l’artista non le butta perché è solito usare il cartoncino come supporto per le sue pitture ad olio. Utilizza, ritagliandole, le confezioni del riso, della pasta, dei corn flakes; queste invece sono troppo piccole per ricavarne un supporto piano, così decide di sfruttarne la tridimensionalità per creare, unendole, delle coloratissime sculture astratte. Le scatole perdono quasi completamente riconoscibilità se non fosse per il carattere Braille in rilievo e i nomi dei medicinali scritti in grassetto che trapelano leggermente attraverso la pittura. Così variopinte, le scatolette diventano un altro Salvavita, quello dell’anima. Ciò che ci salva dalle nostre brutture è l’arte, quell’Arte che ha elevato l’uomo dalla notte dei tempi e che ci accompagnerà fino alla fine dei giorni.
Nel mese di febbraio, allo scoppiare del conflitto tra Russia e Ucraina, Forese inizia un nuovo ciclo di lavori, 12 di questi esposti in mostra, dal titolo toccante Fiore nasconditi che c’è la guerra. Il pittore vuole sensibilizzarci alla bellezza della natura per noi vitale ma così fragile e quotidianamente offesa. Come bersagli infatti ci appaiono rappresentati i suoi fiori che cercano riparo tra esili fili d’erba.
Concetti questi che arrivano immediati, grazie alla profonda semplicità che contraddistingue l’artista.
Nel mese di aprile 2022, Enzo Forese e Bernadetta Pazielli, realizzano nel laboratorio di Alberto Casiraghy un librino delle Edizioni Pulcinoelefante. Ognuna delle 33 copie contiene un blister di medicine dipinto dall’artista; sarà possibile vederne alcune copie in galleria.
In mostra anche un oggetto leporello con le opere di Enzo Forese e la grafica di Paolo Vallara.
L’artista ENZO FORESE è nato a Milano nel 1947 dove vive e lavora. Si forma in ambienti classici e filosofici (è laureato in Storia della Filosofia), riflettendo in particolar modo sul problema del mito come forma simbolica. Partendo da questi presupposti possiamo leggere le opere dell’artista, visualizzazioni epigrammatiche, brevi lampi lirici, sottili intuizioni poetiche narrate prevalentemente con la pittura, ma anche con le tecniche del collage e assemblage. Fondamentale importanza acquista il colore che l’artista utilizza rifuggendo da leggi scientifiche e ottico-percettive; altrettanto centrale è la poesia, conosciuta e amata a partire da una folgorazione giovanile: la scoperta dell’Antologia Palatina, nota raccolta di circa 4000 componimenti poetici che vanno dalla lirica arcaica ai poeti cristiani e spaziano da temi amorosi ed argomenti descrittivi, dai lamenti funebri a motivi burleschi e d’intrattenimento. Da queste letture, l’artista trova e traduce nella pittura quel sentimento di nostalgia per la vita che si dissolve e discioglie nel tempo, nel rincorrersi dei giorni, nel panta rei – tutto scorre quotidiano.
Enzo Forese fa parte del gruppo italo-austriaco “Osmosi” e del gruppo “Portofranco”, creato da Franco Toselli.
19
novembre 2022
Enzo Forese – Salvavita
Dal 19 novembre 2022 al 28 gennaio 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA MELESI
Lecco, Via Antonio Mascari, 54, (Lecco)
Lecco, Via Antonio Mascari, 54, (Lecco)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 16-19
Vernissage
19 Novembre 2022, 18.30
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico