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Enzo Maiolino – Dipinti e incisioni
Il Tangram è caratteristica base di molti suoi lavori ,cinque triangoli, un parallelogrammo , un quadrato sono sovrapposti e ricomposti ; “i colori non corrispondono alle forme geometriche originarie sono differenziati dalle sovrapposizioni”
Comunicato stampa
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Era muro, forse non era muro, non è muro
E’ spazio che si frammenta in altro spazio, segno che costruisce
Bianco, meno bianco, grigio, più grigio, nero.
(Antonio Calderara, 1972 )
Enzo Maiolino nasce a Santa Domenica Talao (Cs) il 27 ottobre 1926, si trasferisce in Liguria nel 1937 e dal 1945 a Bordighera, ove vive e lavora; nel 1948 si diploma al Liceo Artistico Barabino di Genova;dal 1949 insegna disegno ed educazione artistica nella scuola media .
La sua formazione, sia per le tecniche grafiche sia per le fonti, è da autodidatta con riferimenti a Cezanne, Mondrian, Morandi, al Cubismo ed al Costruttivismo, nella scia rigorosa del Bauhaus, mediato dai valori luminosi di Antonio Calderara. Ha iniziato a dipingere nel 1945, dal 1946 al 1951 frequenta lo studio di Giuseppe Balbo, nel 1950 incide i primi linoleum e nel 1956 le prime acqueforti.
Nel 1972 Vanni Scheiwiller pubblica “La casa nera ovvero Piccolo elogio del rigore geometrico” cartellina di si acqueforti con testi di Calderara, Lhote, Magnelli e Read.
Renzo Guasco segnala la sua opera grafica nel 1973 nel Catalogo Bolaffi della Grafica e nel 1978 presenta i suoi primi olii astratti, a datare dal 1975, alla XXIX mostra d’arte contemporanea di Torre Pellice.”Concepisco la pittura come ricerca d’ armonia, di ordine, di equilibrio come risposta a una insopprimibile necessità espressiva”,“l’attività incisoria non è subordinata alla pittura: procede parallelamente. Nella realizzazione di un’acquaforte, eseguo personalmente tutte le varie operazioni (quale fascino nella componente artigianale!): dalla pulizia- preparazione delle lastre(zinco)sino alla tiratura “a braccio”, con il mio piccolo torchio, di poche prove d’autore”.
Il Tangram è caratteristica base di molti suoi lavori ,cinque triangoli, un parallelogrammo , un quadrato sono sovrapposti e ricomposti ; “i colori non corrispondono alle forme geometriche originarie sono differenziati dalle sovrapposizioni”.
Tra le numerose esposizioni ove è presente con le sue opere citiamo Mulhouse nel 1975 “La gravure en italie de 1945 à 1975”, Lodz dal 1987 “Biennale Piccole Forme grafiche”, New York nel 1992 “The artist and the book in Twentieth Century Italy” tenutasi al Museum of Modern Art, Milano nel 1995 “Enzo Maiolino Acqueforti 1975-1994”, Palazzo Sormani e le mostre annuali dell’Associazione Incisori Liguri .
Noti studiosi italiani si sono occupati dell’opera di Enzo Maiolino, Mirella Bandini,Germano Beringheli, Luigi Carluccio, Angelo Dragone, Paolo Fossati , Albino Galvano, Renzo Guasco, Leo Lecci, Elena Pontiggia, Paola Valenti “ma è stato un critico tedesco Walter Vitt che più di ogni altro ne ha sondato le intrinseche dinamiche dedicandovi un impegno costante negli anni…attraverso una serie di esposizioni ed i due fondamentali cataloghi uno del 1996 dedicato all’opera pittorica e l’altro del 2000 a quella grafica(Leo Lecci)”.
Nel 1996 inizia, infatti, la collaborazione con il critico tedesco Walter Vitt che realizzata la cartella di serigrafie “Trasparenza” organizza ed allestisce la mostra itinerante (1996-1997) “Enzo Maiolino” presso il Museum für Konkrete Kunst (Ingolstadt), la Galerie Hoffman (Friedberg), Gesellschaft für Kunst und Gestaltung(Bonn) e il Josef Albers Museum Quadrat(Bottrop) con contemporaneo omaggio, alla sua sola opera grafica, a Colonia presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Le recenti mostre presso Gesellschaft für Kunst und gestaltung (Bonn 2000), Westfalisches Landesmuseum für Kunst und Kulturgeschischte ( Munster 2001), Josef Albers und Enzo Maiolino . Positionen konkreter Druckgraphik, e Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce,”Partiture di luce e d’ombra” (Genova 2001) furono documentate ed accompagnate dal catalogo “Enzo Maiolino 1950-2000.Das druckgrafische Werk “curato da Walter Vitt.
Numerose le successive presenze internazionali tra esse ricordiamo “Enzo Maiolino das druckgraphische Werk “del 2003 presso Städtischen Galerie Villa Zanders di Bergisch Gladbach
e “Enzo Maiolino Bilder und Druckgrafik (1999-2005 )” del 2005 presso l’Istituto italiano di Cultura di Colonia.
“L’attività artistica e didattica si intrecciano con quella di studioso:tra le sue indagini più importanti si ricorda il volume “Modigliani vivo” dato alle stampe nel 1981 dall’editore torinese Fogola a Torino.Testimonianze inedite e rare risultato di appassionate e lunghe ricerche”(Leo Lecci).La Fondazione Mario Novaro di Genova nel 2001 gli assegna il “Premio Mario Novaro per la cultura ligure”e gli dedica il numero della rivista” La Riviera Ligure” curato da Leo Lecci.
E’ spazio che si frammenta in altro spazio, segno che costruisce
Bianco, meno bianco, grigio, più grigio, nero.
(Antonio Calderara, 1972 )
Enzo Maiolino nasce a Santa Domenica Talao (Cs) il 27 ottobre 1926, si trasferisce in Liguria nel 1937 e dal 1945 a Bordighera, ove vive e lavora; nel 1948 si diploma al Liceo Artistico Barabino di Genova;dal 1949 insegna disegno ed educazione artistica nella scuola media .
La sua formazione, sia per le tecniche grafiche sia per le fonti, è da autodidatta con riferimenti a Cezanne, Mondrian, Morandi, al Cubismo ed al Costruttivismo, nella scia rigorosa del Bauhaus, mediato dai valori luminosi di Antonio Calderara. Ha iniziato a dipingere nel 1945, dal 1946 al 1951 frequenta lo studio di Giuseppe Balbo, nel 1950 incide i primi linoleum e nel 1956 le prime acqueforti.
Nel 1972 Vanni Scheiwiller pubblica “La casa nera ovvero Piccolo elogio del rigore geometrico” cartellina di si acqueforti con testi di Calderara, Lhote, Magnelli e Read.
Renzo Guasco segnala la sua opera grafica nel 1973 nel Catalogo Bolaffi della Grafica e nel 1978 presenta i suoi primi olii astratti, a datare dal 1975, alla XXIX mostra d’arte contemporanea di Torre Pellice.”Concepisco la pittura come ricerca d’ armonia, di ordine, di equilibrio come risposta a una insopprimibile necessità espressiva”,“l’attività incisoria non è subordinata alla pittura: procede parallelamente. Nella realizzazione di un’acquaforte, eseguo personalmente tutte le varie operazioni (quale fascino nella componente artigianale!): dalla pulizia- preparazione delle lastre(zinco)sino alla tiratura “a braccio”, con il mio piccolo torchio, di poche prove d’autore”.
Il Tangram è caratteristica base di molti suoi lavori ,cinque triangoli, un parallelogrammo , un quadrato sono sovrapposti e ricomposti ; “i colori non corrispondono alle forme geometriche originarie sono differenziati dalle sovrapposizioni”.
Tra le numerose esposizioni ove è presente con le sue opere citiamo Mulhouse nel 1975 “La gravure en italie de 1945 à 1975”, Lodz dal 1987 “Biennale Piccole Forme grafiche”, New York nel 1992 “The artist and the book in Twentieth Century Italy” tenutasi al Museum of Modern Art, Milano nel 1995 “Enzo Maiolino Acqueforti 1975-1994”, Palazzo Sormani e le mostre annuali dell’Associazione Incisori Liguri .
Noti studiosi italiani si sono occupati dell’opera di Enzo Maiolino, Mirella Bandini,Germano Beringheli, Luigi Carluccio, Angelo Dragone, Paolo Fossati , Albino Galvano, Renzo Guasco, Leo Lecci, Elena Pontiggia, Paola Valenti “ma è stato un critico tedesco Walter Vitt che più di ogni altro ne ha sondato le intrinseche dinamiche dedicandovi un impegno costante negli anni…attraverso una serie di esposizioni ed i due fondamentali cataloghi uno del 1996 dedicato all’opera pittorica e l’altro del 2000 a quella grafica(Leo Lecci)”.
Nel 1996 inizia, infatti, la collaborazione con il critico tedesco Walter Vitt che realizzata la cartella di serigrafie “Trasparenza” organizza ed allestisce la mostra itinerante (1996-1997) “Enzo Maiolino” presso il Museum für Konkrete Kunst (Ingolstadt), la Galerie Hoffman (Friedberg), Gesellschaft für Kunst und Gestaltung(Bonn) e il Josef Albers Museum Quadrat(Bottrop) con contemporaneo omaggio, alla sua sola opera grafica, a Colonia presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Le recenti mostre presso Gesellschaft für Kunst und gestaltung (Bonn 2000), Westfalisches Landesmuseum für Kunst und Kulturgeschischte ( Munster 2001), Josef Albers und Enzo Maiolino . Positionen konkreter Druckgraphik, e Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce,”Partiture di luce e d’ombra” (Genova 2001) furono documentate ed accompagnate dal catalogo “Enzo Maiolino 1950-2000.Das druckgrafische Werk “curato da Walter Vitt.
Numerose le successive presenze internazionali tra esse ricordiamo “Enzo Maiolino das druckgraphische Werk “del 2003 presso Städtischen Galerie Villa Zanders di Bergisch Gladbach
e “Enzo Maiolino Bilder und Druckgrafik (1999-2005 )” del 2005 presso l’Istituto italiano di Cultura di Colonia.
“L’attività artistica e didattica si intrecciano con quella di studioso:tra le sue indagini più importanti si ricorda il volume “Modigliani vivo” dato alle stampe nel 1981 dall’editore torinese Fogola a Torino.Testimonianze inedite e rare risultato di appassionate e lunghe ricerche”(Leo Lecci).La Fondazione Mario Novaro di Genova nel 2001 gli assegna il “Premio Mario Novaro per la cultura ligure”e gli dedica il numero della rivista” La Riviera Ligure” curato da Leo Lecci.
13
maggio 2006
Enzo Maiolino – Dipinti e incisioni
Dal 13 maggio al 18 giugno 2006
arte contemporanea
Location
ULISSE INCONTRARE L’ARTE
Bogliasco, Via Giuseppe Mazzini, 67, (Genova)
Bogliasco, Via Giuseppe Mazzini, 67, (Genova)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica dalle ore 16.00 alle 18,45
Vernissage
13 Maggio 2006, ore 17.30
Autore