Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Enzo Malazzi – Morphology: ritorno alle origini
selezione di disegni a china che indagano il malessere della società dei nostri giorni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artista milanese, fin da ragazzo, è affascinato dal mondo dell’arte, Enzo Malazzi frequenta l'Istituto Superiore d'Arte del Castello Sforzesco. Allievo dei maestri Timoncini, Reggiani e Grigioni, ottiene il suo diploma d’arte a metà degli anni '80.
Matita, inchiostro e china, sono i suoi primi strumenti di lavoro, che lo portano a eseguire composizioni astratte al fine di soddisfare una ricerca interiore, non rappresentabile in modo figurativo. E’ tuttavia l’iperrealismo, che lascia tracce indelebili nel cuore dell’artista milanese.
Influenzato da grandi artisti come Arnaldo Pomodoro, Francis Bacon, Vespignani e Scanavino, Malazzi cerca di esprimere (e, a mio avviso ci riesce benissimo) tutto il disagio, la sofferenza, e l’inafferrabilità che la nostra società, nel suo quotidiano, esprime e ci propone.
L’artista, nei suoi lavori, fa sovente uso della grafica digitale. Non di rado, però, alterna tale tecnica, con l’utilizzo della penna e della china alla ricerca di se stesso. Non a caso la sua personale si intitola “Morphology: ritorno alle origini”, proprio perché Enzo Malazzi sente il bisogno costante di mettersi alla prova, non con la società, non con lo spettatore, ma con se stesso, ed è proprio da questa ricerca interiore che scaturiscono le sue opere, che ci appaiono come progetti di chissà quali futuristici macchinari, come disegni di costruzioni che all’improvviso si animano di vita propria, come una proiezione dei suoi pensieri, alla ricerca di un mondo da lui sognato, dove l’ordine, la pulizia, la precisione, giocano con la sua fantasia quasi spiazzante, in un mondo da lui creato, un mondo che ti sembra di poter afferrare. Questo artista, merita di essere conosciuto e apprezzato da tutti.
Luigi Profeta
Matita, inchiostro e china, sono i suoi primi strumenti di lavoro, che lo portano a eseguire composizioni astratte al fine di soddisfare una ricerca interiore, non rappresentabile in modo figurativo. E’ tuttavia l’iperrealismo, che lascia tracce indelebili nel cuore dell’artista milanese.
Influenzato da grandi artisti come Arnaldo Pomodoro, Francis Bacon, Vespignani e Scanavino, Malazzi cerca di esprimere (e, a mio avviso ci riesce benissimo) tutto il disagio, la sofferenza, e l’inafferrabilità che la nostra società, nel suo quotidiano, esprime e ci propone.
L’artista, nei suoi lavori, fa sovente uso della grafica digitale. Non di rado, però, alterna tale tecnica, con l’utilizzo della penna e della china alla ricerca di se stesso. Non a caso la sua personale si intitola “Morphology: ritorno alle origini”, proprio perché Enzo Malazzi sente il bisogno costante di mettersi alla prova, non con la società, non con lo spettatore, ma con se stesso, ed è proprio da questa ricerca interiore che scaturiscono le sue opere, che ci appaiono come progetti di chissà quali futuristici macchinari, come disegni di costruzioni che all’improvviso si animano di vita propria, come una proiezione dei suoi pensieri, alla ricerca di un mondo da lui sognato, dove l’ordine, la pulizia, la precisione, giocano con la sua fantasia quasi spiazzante, in un mondo da lui creato, un mondo che ti sembra di poter afferrare. Questo artista, merita di essere conosciuto e apprezzato da tutti.
Luigi Profeta
30
settembre 2017
Enzo Malazzi – Morphology: ritorno alle origini
Dal 30 settembre al 12 ottobre 2017
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CLICK ART
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9-12 e 15-19 domenica 10-12.30
Vernissage
30 Settembre 2017, ore 17.30
Autore
Curatore