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Enzo Montagna – Mediterraneo
Una mostra pensata e ideata appositamente per le soffitte palladiane di villa Thiene.Trenta tele di grande formato che ci parlano di terre calde e di caffè, di scambi da un angolo all’altro del mondo.Un viaggio interessante tra pigmenti e catrame.”Mediterraneo”: l’arte come mezzo di dialogo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Enzo Montagna
È un artista sempre alla ricerca e in continua sfida emotiva.
Dai numerosi viaggi -e in particolare dall'America latina che porta
nel cuore- ha assorbito il colore e il calore della terra. La
curiosità e il disiderio di contemplare le diversità, conducono
Montagna ad accostare alle ocre anche gli alfabeti, le composizioni
numeriche, le grafie di popoli lontani. La vera scuola, allora,
diventa proprio questo continuo scambio culturale affiancato alle
relazioni con i maestri dell'arte -Burri, Tàpies, Afro- e con gli
amici artisti. Di conseguenza, per Enzo l'arte non può che essere
anche 'errore'.
Passione per la materia.
La ricerca espressiva di Enzo Montagna nasce innanzitutto dal mondo
della scultura. Da sempre lo accompagna l'amore per la materia -
misura - mater - madre. Nelle sue calde composizioni compaiono spesso
sacchi di juta, tele di organizzazioni umanitarie, cartoni
sudamericani. Non si tratta di un attacco alla pittura, ma della
sostituzione dei materiali della pittura. La materia del sacco,
infatti, è qualità pittorica e cromatica di per sé stessa, senza
velature, senza vernici, trasformata solo dai segni del tempo.
L'oggetto porta in sè una storia - come sostenevano già i cubisti con
i collage- ci parla di un ricordo e ci sollecita a pensare a tutto ciò
che è avvenuto prima che fosse definitivamente fissato nell'opera
d'arte. Ma le opere di Montagna non vogliono e non devono
rappresentare nulla. Molte non portano neanche un titolo. "Perché a
una pittura che si è liberata dal soggetto, vogliamo imporgliene
uno?".
MEDITERRANEO. L'arte come mezzo di dialogo.
Da sempre l’uomo è in viaggio.
Sin dall’inizio dei tempi l'uomo nasconde nel cuore un profondo anelito a uscire da sé, raggiungere un oltre, inseguire un sogno, un desiderio, viaggiare verso l’altro, il diverso.
Per millenni l’uomo ha solo camminato: per migrare, per cercare pascoli, per fuggire…
Ancora oggi le donne africane si alzano prima dell’alba per andare, a piedi, con taniche e otri sulla testa, ai pozzi dell’acqua. Ancor oggi disperati da ogni dove lasciano le loro terre per raggiungere, anche a piedi, il ricco Occidente o per fuggire dalla guerra: un andare riccho solo di sogni e speranze. “Chi non viaggia non conosce il valore degli uomini” scriveva Chatwin. Che effetto fa un viaggio sul viaggiatore?
Secondo Enzo Montagna l'amore per l'arte non può esistere senza il piacere della condivisione.
Mentre l'arte figurativa ricrea una situazione, l'astratto dà invece
l'emozione di quella situazione. Fare arte significa quindi dare
forma alle proprie emozioni. "Come nella vita anche nell'arte c'è da
fare fatica"- dice l'artista- "nell'informale non propongo una
soluzione definitiva ma una proposta in continuo divenire". Un'arte
semplice, ricca di energia e aperta al dialogo.
Questa è MEDITERRANEO: una mostra che ci parla di terre calde e di
sapore di caffè, di risate e di scambi da un angolo all'altro del
mondo.
EVENTI LEGATI ALLA MOSTRA:
Sabato 8 marzo, ore 16,30
"Mediterraneo" per famiglie
Presentazione interattiva della mostra a cura della curatrice e laboratorio creativo:
"I ricordi di un viaggio: divertenti sperimentazioni nel mondo dell'arte"
a cura della Cooperativa Terrabase.
Partecipazione gratuita.
Sabato 22 marzo, ore 18,00
Aperitivo con la storia dell'arte: "Burri e i Maestri dell'Arte Povera"
Incontro interattivo con immagini e musica a cura della dott.ssa Francesca Rizzo.
Ingresso libero.
È un artista sempre alla ricerca e in continua sfida emotiva.
Dai numerosi viaggi -e in particolare dall'America latina che porta
nel cuore- ha assorbito il colore e il calore della terra. La
curiosità e il disiderio di contemplare le diversità, conducono
Montagna ad accostare alle ocre anche gli alfabeti, le composizioni
numeriche, le grafie di popoli lontani. La vera scuola, allora,
diventa proprio questo continuo scambio culturale affiancato alle
relazioni con i maestri dell'arte -Burri, Tàpies, Afro- e con gli
amici artisti. Di conseguenza, per Enzo l'arte non può che essere
anche 'errore'.
Passione per la materia.
La ricerca espressiva di Enzo Montagna nasce innanzitutto dal mondo
della scultura. Da sempre lo accompagna l'amore per la materia -
misura - mater - madre. Nelle sue calde composizioni compaiono spesso
sacchi di juta, tele di organizzazioni umanitarie, cartoni
sudamericani. Non si tratta di un attacco alla pittura, ma della
sostituzione dei materiali della pittura. La materia del sacco,
infatti, è qualità pittorica e cromatica di per sé stessa, senza
velature, senza vernici, trasformata solo dai segni del tempo.
L'oggetto porta in sè una storia - come sostenevano già i cubisti con
i collage- ci parla di un ricordo e ci sollecita a pensare a tutto ciò
che è avvenuto prima che fosse definitivamente fissato nell'opera
d'arte. Ma le opere di Montagna non vogliono e non devono
rappresentare nulla. Molte non portano neanche un titolo. "Perché a
una pittura che si è liberata dal soggetto, vogliamo imporgliene
uno?".
MEDITERRANEO. L'arte come mezzo di dialogo.
Da sempre l’uomo è in viaggio.
Sin dall’inizio dei tempi l'uomo nasconde nel cuore un profondo anelito a uscire da sé, raggiungere un oltre, inseguire un sogno, un desiderio, viaggiare verso l’altro, il diverso.
Per millenni l’uomo ha solo camminato: per migrare, per cercare pascoli, per fuggire…
Ancora oggi le donne africane si alzano prima dell’alba per andare, a piedi, con taniche e otri sulla testa, ai pozzi dell’acqua. Ancor oggi disperati da ogni dove lasciano le loro terre per raggiungere, anche a piedi, il ricco Occidente o per fuggire dalla guerra: un andare riccho solo di sogni e speranze. “Chi non viaggia non conosce il valore degli uomini” scriveva Chatwin. Che effetto fa un viaggio sul viaggiatore?
Secondo Enzo Montagna l'amore per l'arte non può esistere senza il piacere della condivisione.
Mentre l'arte figurativa ricrea una situazione, l'astratto dà invece
l'emozione di quella situazione. Fare arte significa quindi dare
forma alle proprie emozioni. "Come nella vita anche nell'arte c'è da
fare fatica"- dice l'artista- "nell'informale non propongo una
soluzione definitiva ma una proposta in continuo divenire". Un'arte
semplice, ricca di energia e aperta al dialogo.
Questa è MEDITERRANEO: una mostra che ci parla di terre calde e di
sapore di caffè, di risate e di scambi da un angolo all'altro del
mondo.
EVENTI LEGATI ALLA MOSTRA:
Sabato 8 marzo, ore 16,30
"Mediterraneo" per famiglie
Presentazione interattiva della mostra a cura della curatrice e laboratorio creativo:
"I ricordi di un viaggio: divertenti sperimentazioni nel mondo dell'arte"
a cura della Cooperativa Terrabase.
Partecipazione gratuita.
Sabato 22 marzo, ore 18,00
Aperitivo con la storia dell'arte: "Burri e i Maestri dell'Arte Povera"
Incontro interattivo con immagini e musica a cura della dott.ssa Francesca Rizzo.
Ingresso libero.
08
marzo 2014
Enzo Montagna – Mediterraneo
Dall'otto al 23 marzo 2014
arte contemporanea
Location
MUNICIPIO – VILLA THIENE
Quinto Vicentino, Piazza Iv Novembre, (Vicenza)
Quinto Vicentino, Piazza Iv Novembre, (Vicenza)
Orario di apertura
da Lunedì a Venerdì ore 9,30-12,45
Sabato e Domenica ore 10-12 e 16-19
Vernissage
8 Marzo 2014, ore 16,30
Autore
Curatore