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Enzo Montagna – Ororosso
Le grandi tele saranno collocate nel salone d’ingresso dello spazio veneziano.Nel vortice di colore e di forme, ogni tela diventa portatrice del racconto di un viaggio, di una voce ascoltata,di una parola non detta.Fuoco, ruggine e aria sono gli elementi che animano la ricerca astratta di Montagna.
Comunicato stampa
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L’ARTISTA
Enzo Montagna è così, come le sue opere, materico, colorato, espressivo, luminoso. Non ama parlare di sé, se non dei suoi sentimenti, del suo bisogno di esprimerli. Di tutto il resto - le innumerevoli opere, le mostre fatte in tanti anni di carriera artistica, i premi vinti - rimangono solo ricordi sparsi, qualche rara foto, una locandina sbiadita. Enzo non archivia sé stesso, preferisce vivere e comunicare solo attraverso il nuovo che fa. Vive e lavora a Zanè, Vicenza.
LA MOSTRA
La mostra presenta una trantina di opere dal forte impatto visivo.
Quella di Enzo Montagna è certamente una ricerca artistica da osservare e da scoprire: la sua tecnica espressiva fissa su tela e su tavola un’ardita moltitudine di dettagli che vanno cercati e individuati. Solo in questo modo si potrà gustarli pienamente e collocarli in una narrazione che restituisca all’osservatore la poesia dell’artista. Nel vortice di colore e di forme, ogni tela diventa portatrice del racconto di un viaggio, di una voce ascoltata, di una parola non detta. Ogni riferimento puramente figurativo viene abbandonato, in un’astrazione strutturata geometricamente, dove ogni forma fa sentire il proprio personale carattere, ogni colore una particolare sonorità, ogni segno un’immediata tensione. Dai numerosi viaggi - e in particolare dall’America latina – l’artista ha assorbito il colore e il calore della terra. Nelle sue vigorose e calde composizioni, tra le “zone” di colore, compaiono sacchi di juta, cartoni sudamericani, alfabeti e grafie di antiche civiltà oltre a graffiti metropolitani, segni dell’uomo mai stanco di lasciare una traccia e di urlare il proprio essere nel mondo. Storie di vita, quindi, di uomini e di oggetti portatori di ricordi. La vera scuola di Montagna diventa quindi il continuo scambio culturale affiancato alle relazioni con i movimenti e i maestri dell’arte – da Dada al cubismo, da Burri ad Afro - e con gli amici artisti. Nella velocità della linea-colore o attraverso la stratificazione degli smalti e degli acrilici, l’artista scruta “i volumi d’aria”, toglie materia per liberare la forma più energica, le campiture portanti, la musica interna al dipinto.
La curatela della mostra è stata affidata a Francesca Rizzo, storica dell’arte e critico d’arte, ricercatrice della Fondazione Giorgio Cini di Venezia con cui collabora per lo studio degli affreschi nelle ville venete. È promotrice di eventi culturali e di festival dell’arte contemporanea a cui affianca la ricerca e lo studio delle tecniche artistiche antiche. Ha lavorato per Ikona Photo Gallery di Živa Kraus per la curatela delle mostre di Robert Combas e di Franco Fontana in occasione della 51^ Biennale d’Arte di Venezia del 2005. Le sue ricerche artistiche sono pubblicate nei volumi editi dall’Istituto Regionale Ville Venete e dal Museo Civico di Verona.
Informazioni utili
Vernissage: 2 aprile ore 18, ingresso libero
Dal 2 al 26 aprile 2015, da martedì a domenica, 11.00-19.00
Officina alle Zattere
Fondamenta Nani, Dorsoduro 947
30123 – Venezia | telefono +39 041 5234 348
WEB
www.officinadellezattere.it
www.enzomontagna.it
COLLABORAZIONI
Associazione culturale Corte d’Arte, Thiene (VI)
Enzo Montagna è così, come le sue opere, materico, colorato, espressivo, luminoso. Non ama parlare di sé, se non dei suoi sentimenti, del suo bisogno di esprimerli. Di tutto il resto - le innumerevoli opere, le mostre fatte in tanti anni di carriera artistica, i premi vinti - rimangono solo ricordi sparsi, qualche rara foto, una locandina sbiadita. Enzo non archivia sé stesso, preferisce vivere e comunicare solo attraverso il nuovo che fa. Vive e lavora a Zanè, Vicenza.
LA MOSTRA
La mostra presenta una trantina di opere dal forte impatto visivo.
Quella di Enzo Montagna è certamente una ricerca artistica da osservare e da scoprire: la sua tecnica espressiva fissa su tela e su tavola un’ardita moltitudine di dettagli che vanno cercati e individuati. Solo in questo modo si potrà gustarli pienamente e collocarli in una narrazione che restituisca all’osservatore la poesia dell’artista. Nel vortice di colore e di forme, ogni tela diventa portatrice del racconto di un viaggio, di una voce ascoltata, di una parola non detta. Ogni riferimento puramente figurativo viene abbandonato, in un’astrazione strutturata geometricamente, dove ogni forma fa sentire il proprio personale carattere, ogni colore una particolare sonorità, ogni segno un’immediata tensione. Dai numerosi viaggi - e in particolare dall’America latina – l’artista ha assorbito il colore e il calore della terra. Nelle sue vigorose e calde composizioni, tra le “zone” di colore, compaiono sacchi di juta, cartoni sudamericani, alfabeti e grafie di antiche civiltà oltre a graffiti metropolitani, segni dell’uomo mai stanco di lasciare una traccia e di urlare il proprio essere nel mondo. Storie di vita, quindi, di uomini e di oggetti portatori di ricordi. La vera scuola di Montagna diventa quindi il continuo scambio culturale affiancato alle relazioni con i movimenti e i maestri dell’arte – da Dada al cubismo, da Burri ad Afro - e con gli amici artisti. Nella velocità della linea-colore o attraverso la stratificazione degli smalti e degli acrilici, l’artista scruta “i volumi d’aria”, toglie materia per liberare la forma più energica, le campiture portanti, la musica interna al dipinto.
La curatela della mostra è stata affidata a Francesca Rizzo, storica dell’arte e critico d’arte, ricercatrice della Fondazione Giorgio Cini di Venezia con cui collabora per lo studio degli affreschi nelle ville venete. È promotrice di eventi culturali e di festival dell’arte contemporanea a cui affianca la ricerca e lo studio delle tecniche artistiche antiche. Ha lavorato per Ikona Photo Gallery di Živa Kraus per la curatela delle mostre di Robert Combas e di Franco Fontana in occasione della 51^ Biennale d’Arte di Venezia del 2005. Le sue ricerche artistiche sono pubblicate nei volumi editi dall’Istituto Regionale Ville Venete e dal Museo Civico di Verona.
Informazioni utili
Vernissage: 2 aprile ore 18, ingresso libero
Dal 2 al 26 aprile 2015, da martedì a domenica, 11.00-19.00
Officina alle Zattere
Fondamenta Nani, Dorsoduro 947
30123 – Venezia | telefono +39 041 5234 348
WEB
www.officinadellezattere.it
www.enzomontagna.it
COLLABORAZIONI
Associazione culturale Corte d’Arte, Thiene (VI)
02
aprile 2015
Enzo Montagna – Ororosso
Dal 02 al 26 aprile 2015
arte contemporanea
Location
OFFICINA DELLE ZATTERE
Venezia, Fondamenta Nani, 947, (Venezia)
Venezia, Fondamenta Nani, 947, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 11-19
Vernissage
2 Aprile 2015, ore 18.00
Autore
Curatore