Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Enzo Pituello – Le autostrade della memoria
A questo artista friulano-cosmopolita (con studio nel Borgo Tamar, sopra a Nimis, e a Parigi) l’Associazione Culturale Linea d’Arte dedica, nel suo Spazio Espositivo di Via Lazzaretto Vecchio 19 a Trieste, un’importante rassegna allineando dipinti, sculture e alcuni oggetti di design che nel 2006 sono stati esposti alla Biennale di Architettura di Venezia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Negli anni sessanta, a Milano, Enzo Pituello cercava nelle rogge di periferia quello che altri gettavano e il deterioramento naturale trasformava in materiale interessante. Poi, negli anni ’80, una rivista chiude i battenti e Pituello scopre che gli inchiostri da stampa scartati (a base di piombo) si rivelano un materiale materico che ispira una nuova e originale tecnica pittorica. All’inizio degli anni ’90 un amico che produce hardware dà all’artista la possibilità di disporre in abbondanza di scarti di fabbrica informatici, che Pituello subito utilizza per una nuova serie di dipinti e di sculture.
Il recycling, insomma, per Enzo Pituello – scrive Franco Rosso – è una costante nell’ambito della sua ricerca tra memorie ancestrali e cosmiche che poi si connettono ai simboli delle memorie artificiali. A questo artista friulano-cosmopolita (con studio nel Borgo Tamar, sopra a Nimis, e a Parigi) l’Associazione Culturale Linea d’Arte dedica, nel suo Spazio Espositivo di Via Lazzaretto Vecchio 19 a Trieste, un’importante rassegna allineando dipinti, sculture e alcuni oggetti di design che nel 2006 sono stati esposti alla Biennale di Architettura di Venezia. Nato nel 1942 (nel segno della bilancia) in provincia di Udine, Enzo Pituello ha frequentato la scuola d’arte del Castello Sforzesco di Milano, diventando ben presto “ragazzo di bottega” di Lucio Fontana e di Burri, per poi frequentare il College of art di Toronto in Canada. Vero zingaro d’arte, Pituello peregrina (vivendovi a lungo) tra Milano e la Costa Azzurra, il Canada, New York e Parigi. Poi di nuovo a Milano, la Svizzera e infine il ritorno in Friuli. L’iter pittorico è altrettanto intenso: dal figurativo alla scomposizione della figura, quindi l’astrazione e il simbolismo, e attraverso l’impiego di ogni materiale l’approdo alla ricerca del trattamento delle memorie. Attraverso dipinti, sculture, installazioni, performance, traduce la realtà in immagini, sensazioni, cose vissute, ricordate, evocate: una realtà del ricordo. Una ricerca di tipo esistenziale che vuole comprendere l’essenza della vita e dei suoi archetipi. La visione di Pituello é una visione simbolista e dinamica, passando dai tarocchi alle schede di computer per sviluppare l’identificazione di un mezzo artistico che sia vero strumento di comunicazione universale. Le opere di Pituello diventano memorie e gli ultimi lavori sono memorie artificiali. L’obiettivo è quello di costruire autostrade della memoria che muovono alla velocità della luce, anche se lui vuole andare ancora più veloce, con quella del pensiero, che può correre oltre i nostri emisferi, nel mondo parallelo, oltre l’infinito. Pituello è un osservatore e un lavoratore per intuizioni: è convinto che l’arte sia un ordinato sentito, vissuto, amato, che per esistere deve porsi in modo sistemico con l’ambiente che lo circonda, come un vero organismo vivente e complesso che agisce in modo olistico.
Enzo Pituello è stato invitato a partecipare ad importanti Rassegne collettive in tutto il mondo ottenendo ambiti riconoscimenti e premi. Dal 1965 ha allestito Mostre personali a Belluno, Milano, Toronto e Montreal (Canada), Venezia, Antibes (Francia), Bologna, Alessandria, Sondrio, Trento, Zurigo (Svizzera), New York e San Francisco (USA), Bergamo, La Spezia, Udine, Principato di Monaco, Trieste. Sue opere sono presenti nei seguenti musei: Museo civico di Belluno; Museo d’arte contemporanea di Venezia; Ontario Museum di Toronto; Museo civico La Rocca di Riva del Garda; Museo M. Villa Medici del Vascello di Roma; Pinacoteca IIC Gallery di San Francisco; Museo delle arti Palazzo Bandera di Busto Arsizio; Pinacoteca Castello Colloredo di Montalbano (Ud).
Il recycling, insomma, per Enzo Pituello – scrive Franco Rosso – è una costante nell’ambito della sua ricerca tra memorie ancestrali e cosmiche che poi si connettono ai simboli delle memorie artificiali. A questo artista friulano-cosmopolita (con studio nel Borgo Tamar, sopra a Nimis, e a Parigi) l’Associazione Culturale Linea d’Arte dedica, nel suo Spazio Espositivo di Via Lazzaretto Vecchio 19 a Trieste, un’importante rassegna allineando dipinti, sculture e alcuni oggetti di design che nel 2006 sono stati esposti alla Biennale di Architettura di Venezia. Nato nel 1942 (nel segno della bilancia) in provincia di Udine, Enzo Pituello ha frequentato la scuola d’arte del Castello Sforzesco di Milano, diventando ben presto “ragazzo di bottega” di Lucio Fontana e di Burri, per poi frequentare il College of art di Toronto in Canada. Vero zingaro d’arte, Pituello peregrina (vivendovi a lungo) tra Milano e la Costa Azzurra, il Canada, New York e Parigi. Poi di nuovo a Milano, la Svizzera e infine il ritorno in Friuli. L’iter pittorico è altrettanto intenso: dal figurativo alla scomposizione della figura, quindi l’astrazione e il simbolismo, e attraverso l’impiego di ogni materiale l’approdo alla ricerca del trattamento delle memorie. Attraverso dipinti, sculture, installazioni, performance, traduce la realtà in immagini, sensazioni, cose vissute, ricordate, evocate: una realtà del ricordo. Una ricerca di tipo esistenziale che vuole comprendere l’essenza della vita e dei suoi archetipi. La visione di Pituello é una visione simbolista e dinamica, passando dai tarocchi alle schede di computer per sviluppare l’identificazione di un mezzo artistico che sia vero strumento di comunicazione universale. Le opere di Pituello diventano memorie e gli ultimi lavori sono memorie artificiali. L’obiettivo è quello di costruire autostrade della memoria che muovono alla velocità della luce, anche se lui vuole andare ancora più veloce, con quella del pensiero, che può correre oltre i nostri emisferi, nel mondo parallelo, oltre l’infinito. Pituello è un osservatore e un lavoratore per intuizioni: è convinto che l’arte sia un ordinato sentito, vissuto, amato, che per esistere deve porsi in modo sistemico con l’ambiente che lo circonda, come un vero organismo vivente e complesso che agisce in modo olistico.
Enzo Pituello è stato invitato a partecipare ad importanti Rassegne collettive in tutto il mondo ottenendo ambiti riconoscimenti e premi. Dal 1965 ha allestito Mostre personali a Belluno, Milano, Toronto e Montreal (Canada), Venezia, Antibes (Francia), Bologna, Alessandria, Sondrio, Trento, Zurigo (Svizzera), New York e San Francisco (USA), Bergamo, La Spezia, Udine, Principato di Monaco, Trieste. Sue opere sono presenti nei seguenti musei: Museo civico di Belluno; Museo d’arte contemporanea di Venezia; Ontario Museum di Toronto; Museo civico La Rocca di Riva del Garda; Museo M. Villa Medici del Vascello di Roma; Pinacoteca IIC Gallery di San Francisco; Museo delle arti Palazzo Bandera di Busto Arsizio; Pinacoteca Castello Colloredo di Montalbano (Ud).
12
settembre 2009
Enzo Pituello – Le autostrade della memoria
Dal 12 settembre al 10 ottobre 2009
arte contemporanea
arte etnica
arte etnica
Location
LINEA D’ARTE
Trieste, Via Del Lazzaretto Vecchio, 19, (Trieste)
Trieste, Via Del Lazzaretto Vecchio, 19, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì: 17.00 – 20.00 / sabato: 10.00 – 13.00
Vernissage
12 Settembre 2009, ore 18.30
Autore