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Enzo Venezia
Mostra personale
Comunicato stampa
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PALAZZO SANT’ELIA È LA CORNICE DELLA NUOVA MOSTRA DI ENZO VENEZIA A PALERMO.
IL CORPUS DELLA MOSTRA COMPRENDE OPERE PITTORICHE, ESERCIZI DI GRAFICA, VIDEO, SCENOGRAFIE E INSTALLAZIONI,
ORGANIZZATE LUNGO UN FRASTAGLIATO PERCORSO ESPOSITIVO.
SCRIVE VENEZIA: “SONO CONTENTO DI ESPORRE I MIEI LAVORI IN SEPPIA, CHE HANNO SEGNATO LE ORIGINI DEL MIO LAVORO, IL
PRIMA DEL PRIMA (FINO A OGGI, SE NON IN FORMA SPORADICA, NON SONO STATE MAI ESPOSTE). QUESTE OPERE SONO STATE
REALIZZATE DURANTE UN PERIODO CUPISSIMO DI PALERMO, NEGLI ANNI DELLA MATTANZA MAFIOSA, QUANDO SUI FRONTESPIZI
DEI QUOTIDIANI SI CONTAVANO I MORTI AMMAZZATI. IN ESSE NON COMPARE IL COLORE, COME SE FOSSE STATO STRAPPATO VIA,
A SEGNARE SCORAMENTO E DISILLUSIONE… MA NON RESA. SI PUÒ INTUIRE FACILMENTE QUANTO PALERMO SIA STATA NON SOLO
IL MIO TEATRO E LA MIA CIFRA TEMATICA, MA IL MIO PRIVILEGIATO SPAZIO SCENICO GENERATORE. MI PIACE UTILIZZARNE I SEGNI
E LE METAFORE. IN QUESTA MOSTRA, LA CITTÀ SI RACCONTA ATTRAVERSO ALCUNE FIGURE CHE DIVENTANO EMBLEMA DELLA SUA
IDENTITÀ. IN ESSE C’È QUEL RESPIRO CHE VUOLE LASCIAR EFFONDERE GLI ODORI DELLA PRODUZIONE DI CERTI MAESTRI DA ME
RICONOSCIUTI, OLTRE CHE DI SCRITTURE A CUI MI SENTO LEGATO DA AFFINITÀ ELETTIVE (…) E ANCORA “IN QUESTO PERCORSO,
SONO PURE PRESENTI ALCUNI VIDEO CHE DOCUMENTANO IL MIO LAVORO SCENOGRAFICO SVOLTO PER IL TEATRO. HO SEMPRE
RIFIUTATO DI CONCEPIRE LA SCENOGRAFIA COME UN LIMITATO “SERVIZIO” RESO ALLO SPETTACOLO, L’HO INVECE INTESA COME
UNA POSSIBILITÀ DI SINTESI, DI DARE IMMAGINE ALLA PAROLA E ALL’IDEA CHE QUESTA PAROLA PUÒ ANIMARE, E QUESTO
ATTRAVERSO LA PRATICA DELL’INSTALLAZIONE ARTISTICA.”
DAL TESTO IN CATALOGO DI EMILIA VALENZA: “NON BASTA CONOSCERE PALERMO PER RIUSCIRE A RAPPRESENTARE LA
“PALERMITUDINE”, ENZO NE CONOSCE L’ONESTÀ E LA CRUDELTÀ, IL DEGRADO E LA FIEREZZA, LA MALINCONIA E IL CINISMO, LA
TOLLERANZA E LO SNOBISMO, I PARADOSSI E LE OSSESSIONI E IL SUO LINGUAGGIO, SEBBENE GIOCOSO MA IN FONDO
MALINCONICO, TRA ROSE E BABBALUCI, TRA CASSATE E AGNELLI MACELLATI, TRA ACROBATI E MUSICISTI, LASCIA TRAPELARE IL
CONCETTO DI “ASSURDO” CHE INTERPRETI APPASSIONATI E POETICI COME FRANCO SCALDATI O SURREALI E VEGGENTI COME
CIPRÌ E MARESCO O CARNALI E SEDUCENTI COME EMMA DANTE HANNO SAPUTO TRASFONDERE NELLE LORO “ALLEGORIE
PALERMITANE”. ED È CON LORO CHE VENEZIA HA SPESSO CONDIVISO LA SUA POETICA.
DAL DISEGNO ALLA PITTURA IL PASSO È TUTT’ALTRO CHE BREVE, SEBBENE CI SIA UN’AFFILIAZIONE DIRETTA DELLA SECONDA AL
PRIMO, NEL SENSO CHE LA PITTORICITÀ DEI DISEGNI A CHINA E ACQUERELLATI È LA BASE SU CUI SI FORMA LA PITTURA, COSÌ
COME LA GRAMMATICA COMPOSITIVA DELLA PITTURA È TUTTA DENTRO L’OPERA PIÙ SQUISITAMENTE GRAFICA. MA IL PASSO
NON È BREVE, A MIO AVVISO, PERCHÉ IL PROCESSO CHE DÀ AVVIO ALLA PITTURA PASSA ATTRAVERSO TUTTI GLI ALTRI LINGUAGGI
CHE ENZO VENEZIA DI VOLTA IN VOLTA ADOPERA METTENDO SEMPRE IN PRIMO PIANO LA SUA ESPERIENZA DEL VEDERE.”
IL CATALOGO È EDITO DALLA CASA EDITRICE GLIFO.
IL CORPUS DELLA MOSTRA COMPRENDE OPERE PITTORICHE, ESERCIZI DI GRAFICA, VIDEO, SCENOGRAFIE E INSTALLAZIONI,
ORGANIZZATE LUNGO UN FRASTAGLIATO PERCORSO ESPOSITIVO.
SCRIVE VENEZIA: “SONO CONTENTO DI ESPORRE I MIEI LAVORI IN SEPPIA, CHE HANNO SEGNATO LE ORIGINI DEL MIO LAVORO, IL
PRIMA DEL PRIMA (FINO A OGGI, SE NON IN FORMA SPORADICA, NON SONO STATE MAI ESPOSTE). QUESTE OPERE SONO STATE
REALIZZATE DURANTE UN PERIODO CUPISSIMO DI PALERMO, NEGLI ANNI DELLA MATTANZA MAFIOSA, QUANDO SUI FRONTESPIZI
DEI QUOTIDIANI SI CONTAVANO I MORTI AMMAZZATI. IN ESSE NON COMPARE IL COLORE, COME SE FOSSE STATO STRAPPATO VIA,
A SEGNARE SCORAMENTO E DISILLUSIONE… MA NON RESA. SI PUÒ INTUIRE FACILMENTE QUANTO PALERMO SIA STATA NON SOLO
IL MIO TEATRO E LA MIA CIFRA TEMATICA, MA IL MIO PRIVILEGIATO SPAZIO SCENICO GENERATORE. MI PIACE UTILIZZARNE I SEGNI
E LE METAFORE. IN QUESTA MOSTRA, LA CITTÀ SI RACCONTA ATTRAVERSO ALCUNE FIGURE CHE DIVENTANO EMBLEMA DELLA SUA
IDENTITÀ. IN ESSE C’È QUEL RESPIRO CHE VUOLE LASCIAR EFFONDERE GLI ODORI DELLA PRODUZIONE DI CERTI MAESTRI DA ME
RICONOSCIUTI, OLTRE CHE DI SCRITTURE A CUI MI SENTO LEGATO DA AFFINITÀ ELETTIVE (…) E ANCORA “IN QUESTO PERCORSO,
SONO PURE PRESENTI ALCUNI VIDEO CHE DOCUMENTANO IL MIO LAVORO SCENOGRAFICO SVOLTO PER IL TEATRO. HO SEMPRE
RIFIUTATO DI CONCEPIRE LA SCENOGRAFIA COME UN LIMITATO “SERVIZIO” RESO ALLO SPETTACOLO, L’HO INVECE INTESA COME
UNA POSSIBILITÀ DI SINTESI, DI DARE IMMAGINE ALLA PAROLA E ALL’IDEA CHE QUESTA PAROLA PUÒ ANIMARE, E QUESTO
ATTRAVERSO LA PRATICA DELL’INSTALLAZIONE ARTISTICA.”
DAL TESTO IN CATALOGO DI EMILIA VALENZA: “NON BASTA CONOSCERE PALERMO PER RIUSCIRE A RAPPRESENTARE LA
“PALERMITUDINE”, ENZO NE CONOSCE L’ONESTÀ E LA CRUDELTÀ, IL DEGRADO E LA FIEREZZA, LA MALINCONIA E IL CINISMO, LA
TOLLERANZA E LO SNOBISMO, I PARADOSSI E LE OSSESSIONI E IL SUO LINGUAGGIO, SEBBENE GIOCOSO MA IN FONDO
MALINCONICO, TRA ROSE E BABBALUCI, TRA CASSATE E AGNELLI MACELLATI, TRA ACROBATI E MUSICISTI, LASCIA TRAPELARE IL
CONCETTO DI “ASSURDO” CHE INTERPRETI APPASSIONATI E POETICI COME FRANCO SCALDATI O SURREALI E VEGGENTI COME
CIPRÌ E MARESCO O CARNALI E SEDUCENTI COME EMMA DANTE HANNO SAPUTO TRASFONDERE NELLE LORO “ALLEGORIE
PALERMITANE”. ED È CON LORO CHE VENEZIA HA SPESSO CONDIVISO LA SUA POETICA.
DAL DISEGNO ALLA PITTURA IL PASSO È TUTT’ALTRO CHE BREVE, SEBBENE CI SIA UN’AFFILIAZIONE DIRETTA DELLA SECONDA AL
PRIMO, NEL SENSO CHE LA PITTORICITÀ DEI DISEGNI A CHINA E ACQUERELLATI È LA BASE SU CUI SI FORMA LA PITTURA, COSÌ
COME LA GRAMMATICA COMPOSITIVA DELLA PITTURA È TUTTA DENTRO L’OPERA PIÙ SQUISITAMENTE GRAFICA. MA IL PASSO
NON È BREVE, A MIO AVVISO, PERCHÉ IL PROCESSO CHE DÀ AVVIO ALLA PITTURA PASSA ATTRAVERSO TUTTI GLI ALTRI LINGUAGGI
CHE ENZO VENEZIA DI VOLTA IN VOLTA ADOPERA METTENDO SEMPRE IN PRIMO PIANO LA SUA ESPERIENZA DEL VEDERE.”
IL CATALOGO È EDITO DALLA CASA EDITRICE GLIFO.
14
maggio 2015
Enzo Venezia
Dal 14 maggio al 14 giugno 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO SANT’ELIA
Palermo, Via Maqueda, 81, (Palermo)
Palermo, Via Maqueda, 81, (Palermo)
Orario di apertura
Martedì – Venerdì 9:30 – 13:30 / 16:00 – 19:00 Lunedì chiuso
Vernissage
14 Maggio 2015, h 18
Autore