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Eozen Agopian – Shreds of light
La mostra darà il via ad una residenza d’artista in cui Agopian produrrà delle opere qui a Roma che saranno presentate alla chiusura il 7 dicembre dalle 18 in poi e che saranno la conclusione di questa esperienza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Shreds of light
di Eozen Agopian
In residenza
A cura di
Giorgio de Finis
Monica Pirone
Sound design
Cometa
Vernissage 23 novembre 2024 ore 18.00
Finissage 7 dicembre 2024 ore 18.00
Residence day Eozen Agopian-Monica Pirone 30 novembre 11-18.30
E’ con vero piacere che Officinenove Studio, con il Patrocino del Municipio Roma IV, presenta la mostra SHREDS OF LIGHT dell’artista Eozen Agopian a cura di Giorgio de Finis e Monica Pirone e con la partecipazione del compositore Cometa, dal giorno 23 Novembre alle ore 18.00, fino al 7 dicembre 2024 alle ore 18.00.
La mostra darà il via ad una residenza d’artista in cui Agopian produrrà delle opere qui a Roma che saranno presentate alla chiusura il 7 dicembre dalle 18 in poi e che saranno la conclusione di questa esperienza.
Il 30 novembre dalle 11 alle 18.30, protrete partecipare ad una giornata in cui Agopian incontrerà l’artista visuale Monica Pirone (fra le fondatrici di Officinenove ed oggi Collettivo che attrae artisti di diverse discipline); insieme animeranno un open day residence, dove il pubblico potrà partecipare portando fili, frammenti di stoffe, lavori ad uncinetto, lane, vecchi resti di abiti, tutti elementi che costituiscono le opere di Agopian e foto d’epoca, carte di vecchie lettere, imballaggi, illustrazioni di antiche riviste e frammenti di carte di ogni genere, legate alle tecniche di Pirone, tutti insieme faremo parte di questa opera “collettiva”.
Tutta la durata della mostra, eccetto la domenica, potrete andare in visita ad Officinenove, previa prenotazione , lì potrete conoscere meglio l’artista, scambiare opinioni, vedere come procede nel lavoro, dalle 11 alle 17 circa la troverete all’opera e sarà una buona occasione per approfondire la conoscenza.
Uno dei curatori Giorgio de Finis, che nel 2019 ha avuto modo di conoscere l’opera di Agopian, nel testo critico così parla di questa artista:
“Il cucire, il tessere, l’intrecciare, anche in epoca contemporanea, continuano a figurare nella produzione delle artiste, molte delle quali hanno guardato, con finalità identitarie e in chiave di rivendicazione di genere, proprio a pratiche che tradizionalmente relegavano la donna alla sfera domestica. Sarebbe riduttivo, ce ne guardiamo bene, confinare il lavoro di Eozen Agopian nell’ambito della fiber art. Anzi è proprio lo “sconfinamento” (e l’incontro che ne consegue) la chiave per leggere i montaggi di questa artista greca, naturalizzata americana, che più che a Penelope mi fa pensare ad Ulisse, a Hermes piuttosto che a Hestia. Più precisamente all’Arlecchino come ce lo ha descritto Michel Serres, vestito di stracci colorati cuciti insieme (iridati, zebrati, ocellati…la lista degli aggettivi è pressoché infinita) che una volta dismessi (al termine di uno strip teese sulle cui ragioni il filosofo, fino al colpo di scena finale, non si attarda) svelano un corpo interamente tatuato, solcato nella pelle dal suo infaticabile peregrinare. Il viaggio ha reso Arlecchino la carta geografica dei suoi viaggi. Cucire insieme mondi diversi e lontani, in questo mi sembra consista principalmente il lavoro di Eozen,….”
(All’opra femminile intenta, sedevo assai scontenta di Giorgio de Finis)
Eozen Agopian è nata ad Atene (Grecia) nel 1960, ha conseguito un Master of Fine Arts al Pratt Institute di Brooklyn, N.Y. nel 1993, una laurea in Belle Arti, *magna cum laude*, presso Hunter College, N.Y. nel 1989 ed un diploma in Graphic Design al F.I.T, N.Y., N.Y. nel 1987. Da allora la sua attività si svolge tra Atene e New York e proprio qui nel 2014, ha condotto un Laboratorio di arti tessili presso l’Immigrant Moviment International Queens Museum di NY (2014). Nel 2019 ha partecipato ad una residenza d’artista proprio ad Officinenove a Roma. Dal ’93 sono molte le mostre e le residenze che ha svolto a New York e per il prossimo anno dopo questa in Italia, è già in programma una residenza di sei mesi presso l’ArtCake di Brooklyn, a partire dal prossimo febbraio.
Con questa mostra si conferma la nuova attività di Officinenove Studio che a differenza della precedente Officinenove, promuove e dona assistenza e location, ad un gruppo di artisti di riferimento che nel tempo hanno collaborato con lo spazio, mantenendo alto lo scopo di sperimentazione e ricerca artistica e limitando le esposizioni ad un reale interscambio con i componenti del Collettivo di Officinenove.
OFFICINENOVE STUDIO Via del Casale Galvani 9 00157 Roma
Instagram OFFICINENOVE STUDIO 2024 Fb OFFICINENOVE STUDIO mail officinenovestudio@gmail.com
La mostra e residenza d’artista, è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 18 circa, eccetto la domenica, per info riguardo all’evento del 30 novembre e per visionare la mostra, il pubblico è invitato ad inviare un messaggio al numero 338 38 11 871 per annunciare la sua visita.
di Eozen Agopian
In residenza
A cura di
Giorgio de Finis
Monica Pirone
Sound design
Cometa
Vernissage 23 novembre 2024 ore 18.00
Finissage 7 dicembre 2024 ore 18.00
Residence day Eozen Agopian-Monica Pirone 30 novembre 11-18.30
E’ con vero piacere che Officinenove Studio, con il Patrocino del Municipio Roma IV, presenta la mostra SHREDS OF LIGHT dell’artista Eozen Agopian a cura di Giorgio de Finis e Monica Pirone e con la partecipazione del compositore Cometa, dal giorno 23 Novembre alle ore 18.00, fino al 7 dicembre 2024 alle ore 18.00.
La mostra darà il via ad una residenza d’artista in cui Agopian produrrà delle opere qui a Roma che saranno presentate alla chiusura il 7 dicembre dalle 18 in poi e che saranno la conclusione di questa esperienza.
Il 30 novembre dalle 11 alle 18.30, protrete partecipare ad una giornata in cui Agopian incontrerà l’artista visuale Monica Pirone (fra le fondatrici di Officinenove ed oggi Collettivo che attrae artisti di diverse discipline); insieme animeranno un open day residence, dove il pubblico potrà partecipare portando fili, frammenti di stoffe, lavori ad uncinetto, lane, vecchi resti di abiti, tutti elementi che costituiscono le opere di Agopian e foto d’epoca, carte di vecchie lettere, imballaggi, illustrazioni di antiche riviste e frammenti di carte di ogni genere, legate alle tecniche di Pirone, tutti insieme faremo parte di questa opera “collettiva”.
Tutta la durata della mostra, eccetto la domenica, potrete andare in visita ad Officinenove, previa prenotazione , lì potrete conoscere meglio l’artista, scambiare opinioni, vedere come procede nel lavoro, dalle 11 alle 17 circa la troverete all’opera e sarà una buona occasione per approfondire la conoscenza.
Uno dei curatori Giorgio de Finis, che nel 2019 ha avuto modo di conoscere l’opera di Agopian, nel testo critico così parla di questa artista:
“Il cucire, il tessere, l’intrecciare, anche in epoca contemporanea, continuano a figurare nella produzione delle artiste, molte delle quali hanno guardato, con finalità identitarie e in chiave di rivendicazione di genere, proprio a pratiche che tradizionalmente relegavano la donna alla sfera domestica. Sarebbe riduttivo, ce ne guardiamo bene, confinare il lavoro di Eozen Agopian nell’ambito della fiber art. Anzi è proprio lo “sconfinamento” (e l’incontro che ne consegue) la chiave per leggere i montaggi di questa artista greca, naturalizzata americana, che più che a Penelope mi fa pensare ad Ulisse, a Hermes piuttosto che a Hestia. Più precisamente all’Arlecchino come ce lo ha descritto Michel Serres, vestito di stracci colorati cuciti insieme (iridati, zebrati, ocellati…la lista degli aggettivi è pressoché infinita) che una volta dismessi (al termine di uno strip teese sulle cui ragioni il filosofo, fino al colpo di scena finale, non si attarda) svelano un corpo interamente tatuato, solcato nella pelle dal suo infaticabile peregrinare. Il viaggio ha reso Arlecchino la carta geografica dei suoi viaggi. Cucire insieme mondi diversi e lontani, in questo mi sembra consista principalmente il lavoro di Eozen,….”
(All’opra femminile intenta, sedevo assai scontenta di Giorgio de Finis)
Eozen Agopian è nata ad Atene (Grecia) nel 1960, ha conseguito un Master of Fine Arts al Pratt Institute di Brooklyn, N.Y. nel 1993, una laurea in Belle Arti, *magna cum laude*, presso Hunter College, N.Y. nel 1989 ed un diploma in Graphic Design al F.I.T, N.Y., N.Y. nel 1987. Da allora la sua attività si svolge tra Atene e New York e proprio qui nel 2014, ha condotto un Laboratorio di arti tessili presso l’Immigrant Moviment International Queens Museum di NY (2014). Nel 2019 ha partecipato ad una residenza d’artista proprio ad Officinenove a Roma. Dal ’93 sono molte le mostre e le residenze che ha svolto a New York e per il prossimo anno dopo questa in Italia, è già in programma una residenza di sei mesi presso l’ArtCake di Brooklyn, a partire dal prossimo febbraio.
Con questa mostra si conferma la nuova attività di Officinenove Studio che a differenza della precedente Officinenove, promuove e dona assistenza e location, ad un gruppo di artisti di riferimento che nel tempo hanno collaborato con lo spazio, mantenendo alto lo scopo di sperimentazione e ricerca artistica e limitando le esposizioni ad un reale interscambio con i componenti del Collettivo di Officinenove.
OFFICINENOVE STUDIO Via del Casale Galvani 9 00157 Roma
Instagram OFFICINENOVE STUDIO 2024 Fb OFFICINENOVE STUDIO mail officinenovestudio@gmail.com
La mostra e residenza d’artista, è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 18 circa, eccetto la domenica, per info riguardo all’evento del 30 novembre e per visionare la mostra, il pubblico è invitato ad inviare un messaggio al numero 338 38 11 871 per annunciare la sua visita.
23
novembre 2024
Eozen Agopian – Shreds of light
Dal 23 novembre al 07 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
OFFICINENOVE
Roma, Vicolo Del Casale Galvani, 9, (Roma)
Roma, Vicolo Del Casale Galvani, 9, (Roma)
Orario di apertura
dalle 11 alle 18 su appuntamento, eccetto la domenica
Vernissage
23 Novembre 2024, ore 18
Ufficio stampa
Officinenove Studio
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini