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Epidermide
EPIDERMIDE è un momento di confronto artistico tra sei artisti pugliesi.
Un luogo di interazione multisensoriale, concentrato e stratificazione di emozioni e linguaggi differenti, raccordati da una narrazione video che si svolgerà sulla superficie concava dell’intradosso di una volta a botte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
S’inaugura nel cinquecentesco convento di Santa Maria dei Martiri la mostra collettiva EPIDERMIDE, organizzata da ROSSOCONTEMPORANEO, all’interno della programmazione dello Jonio Jazz Festival Winter.
L’evento espositivo flash, che si svolgerà nell’antico refettorio del convento, sarà occasione di confronto artistico, tra musica jazz ed arti figurative, tra i colori dell’improvvisazione del noto sassofonista e compositore argentino Javier Edgardo Girotto, accompagnato dallo Jonio Jazz Quartet (organizzazione dell’evento: Jonio Jazz Festival) e i colori del messaggio multiplo dell’universo artistico dei pugliesi Anna Maria Battista, Pierluca Cetera, Raffaele Fiorella, Ezia Mitolo, Danilo De Mitri e Claudia Venuto.
Un momento di confronto e di interazione multisensoriale, concentrato e stratificazione di emozioni e linguaggi differenti, lungo un raccordo narrativo video che si svolgerà sulla superficie concava dell’intradosso di una volta a botte. La volta è un elemento architettonico di chiusura e di copertura di uno spazio, una pelle, una membrana viva, nella quale si concentrano le energie dinamiche di spinte e pesi del costruito. Un luogo fisico dinamico, storicamente celebrato dalla magnificenza di affreschi e narrazioni epiche o religiose.
Un concentrato di tensioni, ansie, speranze, racconti, palesati dalla figurazione. La volta è il cielo.
L’EPIDERMIDE, come lo strato più esterno e delicato della pelle, diventa limite tra terra e cielo, tra ciò che è materia e ciò che trasuda spiritualità. Limite impalpabile tra uomo e ultraterreno, tra sentimento e sublimazione.
Ogni tensione rappresentata si fa narrazione di istanze diverse e di microcosmi intimi:
Colore, consistenza materica, stratificazione, segnica della memoria sono alla base dei blocchi scultorei di Anna Maria Battista. Brani narrativi in cera, in cui appunti e momenti della propria esistenza, più o meno celati, invitano a riflessioni introspettive e sociali.
Pierluca Cetera lavora su una pittura ironica, denunciando la crisi di valori della società contemporanea. L’ironia dell’artista affronta argomenti sociali delicati, esasperandone forme e contenuti, in maniera sgrammaticata. Personaggi folli, volti ebeti, situazioni paradossali, affollano le sue opere, simboleggiando la perdita della spiritualità umana.
Il mondo onirico di Danilo De Mitri, s’inscena in contesti in cui grande forza ha l’ambientazione architettonica dal concetto tipicamente piranesiano di “rovinismo” o di paesaggi rigogliosi. I chiaroscuri decisi, l’assenza di una definizione temporale, i personaggi assenti, atti a recitare ruoli, spesso non propri, sono tutte prerogative di una rappresentazione scenica condita di antico romanticismo.
Il sottile e indefinito limite tra realtà e finzione, tra ironia e impegno sociale, delle proiezioni di Raffaele Fiorella ci catapulta in luoghi della memoria, in momenti fantastici e di probabile vita vissuta. Ed è lì, in paesaggi asettici e non ben definiti, che esili figure animano momenti di vita altri, contraddittori, proiettando un proprio IO riscoperto.
Il racconto artistico di Ezia Mitolo, tra scultura, fotografia, disegno, installazione, lascia emergere la parte più buia e recondita dell’inconscio, donandole forma e forza di una gestualità inquieta. Inconscio che si carica, a volte, di sfumature di denuncia sociale avvicinandosi a tematiche scottanti, che travagliano emotivamente, ma non solo, la società.
Claudia Venuto indaga, pittoricamente, la psicologia umana, come fondamenta di ogni atto comportamentale. Le sue figure ci raccontano di passioni, inquietudini, sentimenti, e creano una interazione con lo sfondo, il mondo, il proprio mondo, in una sinergia simbiotica, che confonde soggetto e sfondo. Un insieme significante interno ed esterno al tempo stesso. Un equilibrio coloristico che è anche vita, realtà e inconscio.
L’evento espositivo flash, che si svolgerà nell’antico refettorio del convento, sarà occasione di confronto artistico, tra musica jazz ed arti figurative, tra i colori dell’improvvisazione del noto sassofonista e compositore argentino Javier Edgardo Girotto, accompagnato dallo Jonio Jazz Quartet (organizzazione dell’evento: Jonio Jazz Festival) e i colori del messaggio multiplo dell’universo artistico dei pugliesi Anna Maria Battista, Pierluca Cetera, Raffaele Fiorella, Ezia Mitolo, Danilo De Mitri e Claudia Venuto.
Un momento di confronto e di interazione multisensoriale, concentrato e stratificazione di emozioni e linguaggi differenti, lungo un raccordo narrativo video che si svolgerà sulla superficie concava dell’intradosso di una volta a botte. La volta è un elemento architettonico di chiusura e di copertura di uno spazio, una pelle, una membrana viva, nella quale si concentrano le energie dinamiche di spinte e pesi del costruito. Un luogo fisico dinamico, storicamente celebrato dalla magnificenza di affreschi e narrazioni epiche o religiose.
Un concentrato di tensioni, ansie, speranze, racconti, palesati dalla figurazione. La volta è il cielo.
L’EPIDERMIDE, come lo strato più esterno e delicato della pelle, diventa limite tra terra e cielo, tra ciò che è materia e ciò che trasuda spiritualità. Limite impalpabile tra uomo e ultraterreno, tra sentimento e sublimazione.
Ogni tensione rappresentata si fa narrazione di istanze diverse e di microcosmi intimi:
Colore, consistenza materica, stratificazione, segnica della memoria sono alla base dei blocchi scultorei di Anna Maria Battista. Brani narrativi in cera, in cui appunti e momenti della propria esistenza, più o meno celati, invitano a riflessioni introspettive e sociali.
Pierluca Cetera lavora su una pittura ironica, denunciando la crisi di valori della società contemporanea. L’ironia dell’artista affronta argomenti sociali delicati, esasperandone forme e contenuti, in maniera sgrammaticata. Personaggi folli, volti ebeti, situazioni paradossali, affollano le sue opere, simboleggiando la perdita della spiritualità umana.
Il mondo onirico di Danilo De Mitri, s’inscena in contesti in cui grande forza ha l’ambientazione architettonica dal concetto tipicamente piranesiano di “rovinismo” o di paesaggi rigogliosi. I chiaroscuri decisi, l’assenza di una definizione temporale, i personaggi assenti, atti a recitare ruoli, spesso non propri, sono tutte prerogative di una rappresentazione scenica condita di antico romanticismo.
Il sottile e indefinito limite tra realtà e finzione, tra ironia e impegno sociale, delle proiezioni di Raffaele Fiorella ci catapulta in luoghi della memoria, in momenti fantastici e di probabile vita vissuta. Ed è lì, in paesaggi asettici e non ben definiti, che esili figure animano momenti di vita altri, contraddittori, proiettando un proprio IO riscoperto.
Il racconto artistico di Ezia Mitolo, tra scultura, fotografia, disegno, installazione, lascia emergere la parte più buia e recondita dell’inconscio, donandole forma e forza di una gestualità inquieta. Inconscio che si carica, a volte, di sfumature di denuncia sociale avvicinandosi a tematiche scottanti, che travagliano emotivamente, ma non solo, la società.
Claudia Venuto indaga, pittoricamente, la psicologia umana, come fondamenta di ogni atto comportamentale. Le sue figure ci raccontano di passioni, inquietudini, sentimenti, e creano una interazione con lo sfondo, il mondo, il proprio mondo, in una sinergia simbiotica, che confonde soggetto e sfondo. Un insieme significante interno ed esterno al tempo stesso. Un equilibrio coloristico che è anche vita, realtà e inconscio.
12
ottobre 2013
Epidermide
12 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
ROSSOCONTEMPORANEO
Taranto, Via Regina Margherita, 40, (Taranto)
Taranto, Via Regina Margherita, 40, (Taranto)
Orario di apertura
Sabato ore 19-24
Vernissage
12 Ottobre 2013, ore 19,00
Autore
Curatore