Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Epos. Chao Ge. La lirica della luce
La rassegna propone un percorso espositivo che testimonia la rilevanza nel panorama artistico
contemporaneo di questo pittore, che racchiude in sé due anime: quella della tradizionale nativa
Mongolia Interna, a cui è tuttora legato molto profondamente, e quella della moderna Pechino, la
grande città in cui ha studiato, raggiunto i primi successi e dove tuttora continua a dipingere e ad insegnare
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’esposizione circa 80 opere tra oli su tela, tempere e disegni descrivono luoghi e
personaggi dell’Asia centrale e della Inner Mongolia
Roma, 19 luglio 2017 - Dal 27 luglio il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini ospita la mostra
EPOS. CHAO GE. La lirica della luce, esaustiva antologica dedicata all’artista cinese Chao Ge.
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, promossa e organizzata da Segni
d’Arte in collaborazione con Uniarts, l’esposizione ha ottenuto il patrocinio di Roma Capitale, della
Regione Lazio e dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese.
Nata da un desiderio del Maestro Chao Ge, Professore all’Accademia Centrale di Belle Arti di
Pechino, condiviso dall’artista Ma Lin, da Nicolina Bianchi, critico d’arte, editore e direttore
responsabile di Segni d’Arte, e da Giancarlo Arientoli, antropologo e art director di Segni d’Arte, la
mostra è curata da Claudio Strinati, noto storico dell’arte, e dalla stessa Nicolina Bianchi.
La rassegna propone un percorso espositivo che testimonia la rilevanza nel panorama artistico
contemporaneo di questo pittore, che racchiude in sé due anime: quella della tradizionale nativa
Mongolia Interna, a cui è tuttora legato molto profondamente, e quella della moderna Pechino, la
grande città in cui ha studiato, raggiunto i primi successi e dove tuttora continua a dipingere e ad
insegnare.
In programma fino al 26 settembre EPOS. CHAO GE. La lirica della luce racconta attraverso circa
80 lavori, suddivisi in due sezioni (dipinti e disegni), realizzati dal 1987 a oggi, la straordinaria
storia creativa dell’artista che evidenzia la maestria con la quale domina le tecniche pittoriche (olio,
tempera, disegno su tela) attraverso le quali come ricorda Strinati, egli “si spinge molto avanti nella
ricerca del colore, anzi più esattamente nella ricerca del bianco quale sintesi di tutti i colori”.
Cultore appassionato del Rinascimento italiano, ritrattista meticoloso e notevole paesaggista,
Chao Ge è l’espressione più piena della propria terra d’origine, quella “terra del cielo blu” così
definita per la spettacolare luce che tutto vivifica.
Capace di andare a indagare l’invisibile oltre le apparenze, in particolar modo quando si sofferma
sugli intensi ritratti umani dove accorpa alla fisicità delle persone quella delle cose, l’artista riversa
continuamente sulla tela, con una nitidezza impressionante, le proprie emozioni e lo fa ogni volta
che, novello Marco Polo, diventa osservatore e testimone attento dei complessi scenari asiatici.
"Qui sta il cuore del continente più vasto e fiero del nostro pianeta: è l’Asia Centrale, secondo la
definizione che ne diede un attento studioso proveniente dall’arcipelago nipponico” - racconta il
Maestro cinese. “Questa porzione di continente, la cui matrice consiste in vaste lande selvagge, è
divenuta un trasmettitore di vita per le civilizzazioni circostanti sulle quali ha infuso sempre nuovi
dinamismi. Qui sono nate e cresciute le più antiche espressioni religiose dell’umanità e, a tutt’oggi,
questa regione rappresenta l’antenato e la culla di tutte le religioni o, si potrebbe dire, il
preannuncio delle civiltà limitrofe. Nel 1999, seguendo la mia immaginazione, ho inteso narrare e
descrivere questa parte di continente ...".
È tuttavia evidente che, nel momento in cui ritrae paesaggi e temi che riportano alle origini, la sua
arte assume quasi la forma del poema epico, “quando poi - come scrive Claudio Strinati nella sua
presentazione a catalogo - dietro a certi formidabili ritratti trapelano le stelle o le montagne, si
sente chiaro quel sentimento di unione universale che rende i ritratti stessi una sorta di elegia
dell’umano in sé”. E questo senso di profonda umanità, per dirla ancora con le parole del curatore,
“è forse il valore massimo conseguito da Chao Ge, un pittore che sa parlare sia al cuore sia alla
mente, sommo tecnico e autentico poeta”.
A proposito del titolo della rassegna Nicolina Bianchi scrive: “Epos, il titolo della mostra, che
secondo il termine greco, è narrare la storia di un popolo, le sue gesta, il suo importante
patrimonio spirituale, tramandandone così la memoria e la sua essenziale identità, è per Chao Ge
un modo di impaginare ed evocare nel dipinto la storia delle sue origini, della sua Inner Mongolia,
narrandola secondo una musicale poetica di luce.”
Il catalogo della mostra è edito da Segni d’Arte.
Gestione e organizzazione Complesso del Vittoriano - Ala Brasini: Arthemisia.
Titolo: EPOS. CHAO GE. La lirica della luce.
Mostra personale dell’artista Chao Ge
Sede: Complesso del Vittoriano – Ala Brasini
Roma, Via di San Pietro in Carcere s.n.c.
Date: 27 luglio - 26 settembre 2017
Orari di apertura: Dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30; Venerdì e sabato 9.30 - 22.00; Domenica 9.30
- 20.30 (L'ingresso è consentito fino un'ora prima)
Ingresso libero
personaggi dell’Asia centrale e della Inner Mongolia
Roma, 19 luglio 2017 - Dal 27 luglio il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini ospita la mostra
EPOS. CHAO GE. La lirica della luce, esaustiva antologica dedicata all’artista cinese Chao Ge.
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, promossa e organizzata da Segni
d’Arte in collaborazione con Uniarts, l’esposizione ha ottenuto il patrocinio di Roma Capitale, della
Regione Lazio e dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese.
Nata da un desiderio del Maestro Chao Ge, Professore all’Accademia Centrale di Belle Arti di
Pechino, condiviso dall’artista Ma Lin, da Nicolina Bianchi, critico d’arte, editore e direttore
responsabile di Segni d’Arte, e da Giancarlo Arientoli, antropologo e art director di Segni d’Arte, la
mostra è curata da Claudio Strinati, noto storico dell’arte, e dalla stessa Nicolina Bianchi.
La rassegna propone un percorso espositivo che testimonia la rilevanza nel panorama artistico
contemporaneo di questo pittore, che racchiude in sé due anime: quella della tradizionale nativa
Mongolia Interna, a cui è tuttora legato molto profondamente, e quella della moderna Pechino, la
grande città in cui ha studiato, raggiunto i primi successi e dove tuttora continua a dipingere e ad
insegnare.
In programma fino al 26 settembre EPOS. CHAO GE. La lirica della luce racconta attraverso circa
80 lavori, suddivisi in due sezioni (dipinti e disegni), realizzati dal 1987 a oggi, la straordinaria
storia creativa dell’artista che evidenzia la maestria con la quale domina le tecniche pittoriche (olio,
tempera, disegno su tela) attraverso le quali come ricorda Strinati, egli “si spinge molto avanti nella
ricerca del colore, anzi più esattamente nella ricerca del bianco quale sintesi di tutti i colori”.
Cultore appassionato del Rinascimento italiano, ritrattista meticoloso e notevole paesaggista,
Chao Ge è l’espressione più piena della propria terra d’origine, quella “terra del cielo blu” così
definita per la spettacolare luce che tutto vivifica.
Capace di andare a indagare l’invisibile oltre le apparenze, in particolar modo quando si sofferma
sugli intensi ritratti umani dove accorpa alla fisicità delle persone quella delle cose, l’artista riversa
continuamente sulla tela, con una nitidezza impressionante, le proprie emozioni e lo fa ogni volta
che, novello Marco Polo, diventa osservatore e testimone attento dei complessi scenari asiatici.
"Qui sta il cuore del continente più vasto e fiero del nostro pianeta: è l’Asia Centrale, secondo la
definizione che ne diede un attento studioso proveniente dall’arcipelago nipponico” - racconta il
Maestro cinese. “Questa porzione di continente, la cui matrice consiste in vaste lande selvagge, è
divenuta un trasmettitore di vita per le civilizzazioni circostanti sulle quali ha infuso sempre nuovi
dinamismi. Qui sono nate e cresciute le più antiche espressioni religiose dell’umanità e, a tutt’oggi,
questa regione rappresenta l’antenato e la culla di tutte le religioni o, si potrebbe dire, il
preannuncio delle civiltà limitrofe. Nel 1999, seguendo la mia immaginazione, ho inteso narrare e
descrivere questa parte di continente ...".
È tuttavia evidente che, nel momento in cui ritrae paesaggi e temi che riportano alle origini, la sua
arte assume quasi la forma del poema epico, “quando poi - come scrive Claudio Strinati nella sua
presentazione a catalogo - dietro a certi formidabili ritratti trapelano le stelle o le montagne, si
sente chiaro quel sentimento di unione universale che rende i ritratti stessi una sorta di elegia
dell’umano in sé”. E questo senso di profonda umanità, per dirla ancora con le parole del curatore,
“è forse il valore massimo conseguito da Chao Ge, un pittore che sa parlare sia al cuore sia alla
mente, sommo tecnico e autentico poeta”.
A proposito del titolo della rassegna Nicolina Bianchi scrive: “Epos, il titolo della mostra, che
secondo il termine greco, è narrare la storia di un popolo, le sue gesta, il suo importante
patrimonio spirituale, tramandandone così la memoria e la sua essenziale identità, è per Chao Ge
un modo di impaginare ed evocare nel dipinto la storia delle sue origini, della sua Inner Mongolia,
narrandola secondo una musicale poetica di luce.”
Il catalogo della mostra è edito da Segni d’Arte.
Gestione e organizzazione Complesso del Vittoriano - Ala Brasini: Arthemisia.
Titolo: EPOS. CHAO GE. La lirica della luce.
Mostra personale dell’artista Chao Ge
Sede: Complesso del Vittoriano – Ala Brasini
Roma, Via di San Pietro in Carcere s.n.c.
Date: 27 luglio - 26 settembre 2017
Orari di apertura: Dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30; Venerdì e sabato 9.30 - 22.00; Domenica 9.30
- 20.30 (L'ingresso è consentito fino un'ora prima)
Ingresso libero
26
luglio 2017
Epos. Chao Ge. La lirica della luce
Dal 26 luglio al 26 settembre 2017
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DEL VITTORIANO
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30; Venerdì e sabato 9.30 - 22.00; Domenica 9.30 - 20.30 (L'ingresso è consentito fino un'ora prima)
Vernissage
26 Luglio 2017, ore 19 su invito
Autore
Curatore