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Eracle Dartizio – Distante
un corpus di lavori che copre l’attività a cavallo tra il 2014 ed il 2015, che segnano un percorso dalla ricerca di un approccio esistenziale ed esteticamente minimale del proprio.
Comunicato stampa
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un corpus di lavori che copre l’attività a cavallo tra il 2014 ed il 2015, che segnano un percorso dalla ricerca di un approccio esistenziale ed esteticamente minimale del proprio lavoro.
Nelle sue opere, la sottrazione diventa un avvicinamento metafisico alla realtà, dove l’esteriorità è un momento di partenza per un approccio intellettuale alla materia, che lavorata è innanzitutto poesia universale, dove la singolarità del corpo che la crea è superata dall’approccio ontologico di nascita e di morte ed entrambi i capi dell’esistenza sono necessari punti di riflessione per determinare il percorso di un pensiero, come di un’opera.
L’oggetto diventa scultura, linea, installazione, immagine fissa o in movimento, racchiusa in un gioco, in un susseguirsi di stimoli apparentemente disgiunti ma che insieme ne costituiscono un tracciato che non ha orientamento, in un necessario camminare nella costante domanda di senso, ragionamento che non può escludere la fantasia che si fa parola, come nelle favole.
In un universo ibrido le forme sono espresse con tecniche diverse, tutte diventano tramite per la creazione, per la generazione di concetti che sono innanzitutto carne, testimonianza viva del cambiamento, del passaggio, dell’assenza, dello spostamento.
I lavori più recenti in esposizione sono un’associazione metaforica tra oggetti astronomici (universali, eterni) e la condizione umana (individuale,precaria).
Eracle Dartizio sarà anche protagonista a gennaio 2016 di una mostra personale a lui dedicata allo Studio Museo Francesco Messina dal Comune di Milano, Fondazione Giorgio Pardi e Associazione cramum. La mostra sarà intitolata "Morte di una stella e altrove" a cura di Sabino Maria Frassà.
Esposizione a cura di Viola Invernizzi
Collaboratori: Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio
Nelle sue opere, la sottrazione diventa un avvicinamento metafisico alla realtà, dove l’esteriorità è un momento di partenza per un approccio intellettuale alla materia, che lavorata è innanzitutto poesia universale, dove la singolarità del corpo che la crea è superata dall’approccio ontologico di nascita e di morte ed entrambi i capi dell’esistenza sono necessari punti di riflessione per determinare il percorso di un pensiero, come di un’opera.
L’oggetto diventa scultura, linea, installazione, immagine fissa o in movimento, racchiusa in un gioco, in un susseguirsi di stimoli apparentemente disgiunti ma che insieme ne costituiscono un tracciato che non ha orientamento, in un necessario camminare nella costante domanda di senso, ragionamento che non può escludere la fantasia che si fa parola, come nelle favole.
In un universo ibrido le forme sono espresse con tecniche diverse, tutte diventano tramite per la creazione, per la generazione di concetti che sono innanzitutto carne, testimonianza viva del cambiamento, del passaggio, dell’assenza, dello spostamento.
I lavori più recenti in esposizione sono un’associazione metaforica tra oggetti astronomici (universali, eterni) e la condizione umana (individuale,precaria).
Eracle Dartizio sarà anche protagonista a gennaio 2016 di una mostra personale a lui dedicata allo Studio Museo Francesco Messina dal Comune di Milano, Fondazione Giorgio Pardi e Associazione cramum. La mostra sarà intitolata "Morte di una stella e altrove" a cura di Sabino Maria Frassà.
Esposizione a cura di Viola Invernizzi
Collaboratori: Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio
04
dicembre 2015
Eracle Dartizio – Distante
Dal 04 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
GALLERIA MOITRE
Torino, Via Santa Giulia, 37 bis, (Torino)
Torino, Via Santa Giulia, 37 bis, (Torino)
Orario di apertura
da mercoledì al sabato dalle ore 16 alle 19
Vernissage
4 Dicembre 2015, ore 18,30
Autore
Curatore