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Ereditare il paesaggio
Per la prima volta sette grandi fotografi che hanno contribuito a ridefinire i canoni della ricerca estetica sul paesaggio, si confrontano con i loro possibili “eredi”
Comunicato stampa
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Per la prima volta sette grandi fotografi che hanno contribuito a ridefinire i canoni della ricerca estetica sul paesaggio, si confrontano con i loro possibili "eredi".
La mostra è stata realizzata con il sostegno del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e con il supporto tecnico di Unifor
La rilettura del paesaggio, ha rappresentato, fin dall’esperienza di «Viaggio in Italia», mostra e libro voluti e coordinati da Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati nel 1984, uno degli aspetti più interessanti e innovativi della fotografia italiana. La generazione di autori cresciuti attorno a questa esperienza ha utilizzato la fotografia per interrogare e interrogarsi sui mutamenti che stavano avvenendo sul territorio. Le loro immagini hanno constatato la frantumazione del paesaggio, il proliferare delle architetture senza qualità e progetto, l’espandersi incontrollato delle città e creato una sintassi che non evidenziava la denuncia ma prendeva principalmente atto dei mutamenti in corso, di una realtà «quotidiana» e vicina in diretto rapporto con il loro essere fotografi e interpreti. Oggi il passaggio dalla prima alla seconda modernità ha messo in discussione definizione e riconoscibilità del paesaggio stesso. Una nuova generazione di fotografi si trova a dover fissare e interpretare il senso di quanto sta accadendo. In questo panorama ritrovare il paesaggio e documentarlo è in molti casi un’operazione concettuale il cui valore diventa più chiaro se messo in relazione con il solido lavoro di documentazione e interpretazione della generazione precedente.
«Ereditare il paesaggio» vuole quindi essere «luogo» di confronto e di dialogo tra generazioni e linguaggi. Il progetto ha avuto inizio con l’invito di sette autori (Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramente, Guido Guidi, Mimmo Jodice e Massimo Vitali) che, con la continuità del loro lavoro, hanno contribuito a definire gli strumenti di una nuova ricerca sul paesaggio contaminando i confini tra arte, sociologia, urbanistica e fotografia. A ognuno di loro é stato chiesto di indicare due autori più giovani che sancissero una sorta di metaforico passaggio di testimone. Olivo Barbieri ha indicato Tancredi Mangano e Maurizio Montagna; Gabriele Basilico: Claudio Gobbi e Claudio Sabatino; Vincenzo Castella: Alessandro Cimmino e Salvatore Porcaro; Giovanni Chiaramonte: Ricardo Francone e Franco Mascolo; Guido Guidi: Enrico Benvenuti e Andrea Pertoldeo; Mimmo Jodice: Marco Trinca Colonel/Cosimo Pichierri e Stefano Snaidero; Massimo Vitali: Marco Campanini e Domingo Milella.
Quattordici autori che creano una visione composita di intenti e stili, un magma di stimoli che testimonia, fra continuità e fratture, la ricchezza delle possibilità di rappresentare e immaginare il paesaggio contemporaneo.
Tancredi Mangano, Lisieux (Francia), 1969.Dal 1988 al 1992 frequenta il corso di Tecniche Pittoriche presso la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco di Milano. Nel 1992 si diploma in Fotografia presso il CFP Riccardo Bauer di Milano. Nel 1992 è assistente di Antonia Mulas. Nel 1994 partecipa con il gruppo Scema la luce al progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, e inizia una collaborazione con l’Archivio della Comunicazione e dell’Immagine per l’Etnologia e la Storia Sociale della Regione Lombardia. Dal 2004 è direttore artistico della Galleria Bel Vedere Fotografia. Vive e lavora a Milano.
Maurizio Montagna,Milano, 1964.Dopo studi di pittura e disegno, frequenta il corso di Grafica Pubblicitaria presso l’Istituto Europeo di Design. A partire dai primi anni Ottanta approfondisce affronta i primi studi di fotografia. In occasione dei Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles in Francia, vince il premio Laureate 1999 de la Galerie d’Essai. Del 2005 è il Premio Fotografia Italiana, selezionato al Premio d’Arte Contemporanea istituito dalla Galleria Fotografia Italiana di Milano. Ha al suo attivo numerose partecipazioni a mostre collettive e personali, pubblicazioni italiane ed estere, docenze, seminari e collaborazioni con università e scuole di fotografia.
Claudio Gobbi Ancona, 1971.Ha studiato fotografia al C.F.P. Riccardo Bauer di Milano. Ha esposto i suoi lavori a partire dal 1999 in Italia e all’estero, in numerose mostre collettive e personali. É fotografo professionista nel campo dell’architettura dal 2002. Nel 2003 ha ricevuto il premio Mosaique (Centre National de l’Audiovisuel, Luxembourg) per un progetto fotografico sul tema “Europa” e il Premio Portfolio (Galleria Civica, Modena). Recentemente ha ricevuto la borsa “Movin’up” (Giovani Artisti Italiani/DARC) per completare il suo progetto Persistence a Parigi, per il quale nel 2007 sarà “Artist in Residence” presso la Cité Internationale des Arts.
Claudio Sabatino Castellammare di Stabia (Napoli), 1967.Laureato in architettura a Napoli. Durante gli studi viene selezionato per l’edizione di Napoli Fotocittà - Dintorni dello sguardo. Nel 2003 le sue immagini sono selezionate per il Festival Internazionale di Roma, per il premio fotografico della provincia di Milano e per l’International meetings of photography in Bulgaria. Nel 2005 partecipa a Campagna Romana con il gruppo Stalker (Roma) ed espone alla galleria InCamera di Pietrasanta (LU). Ha al suo attivo mostre in numerose città italiane e straniere e diverse pubblicazioni. Insegna Fotografia a Milano.
Alessandro Cimmino,Napoli, 1969. Nel 1997 esordisce con Napoli Fotocittà, Dintorni dello sguardo. Nel 1998 si laurea in architettura.Nel 1999 viene selezionato al concorso Architektur im kontext ed espone a Norimberga, Weimar e Berlino. Nel 2001 elabora un progetto fotografico per Multiplicity sulla rappresentazione della città contemporanea. Nel 2004 presenta il video CCTV_ closed circuit television, Napoli Est nell’ambito di Stazione Utopia Revisited a Napoli. Partecipa a diverse mostre collettive che riguardano la lettura del territorio contemporaneo e attualmente è impegnato in attività di ricerca sulle trasformazioni del paesaggio urbano. Vive e lavora a Milano.
Salvatore Porcaro Napoli, 1975. Architetto, frequenta il corso di dottorato di ricerca in Urbanistica all'Università IUAV di Venezia, coordinato dal professor Bernardo Secchi. Dal 2003 è membro del gruppo di ricerca Multiplicity, con cui ha condotto una ricerca sulla proliferazione dei confini nei territori occupati palestinesi. Svolge attività di ricerca presso il laboratorio multiplicity.lab del DIAP, presso il Politecnico di Milano.
Ricardo Francone Lujàn (provincia di Buenos Aires), 1966.Argentino, emigra in Italia dopo l’inflazione economica degli ultimi anni ‘80. Si specializza in studio dell'immagine come visione ottica presso la Civica Scuola di Fotografia di Milano fra il 1993 e il 1995. Collabora come free-lance in diversi ambiti professionali. Si appassiona al senso di libertà dato dallo strumento fotografico e concentra le sue ricerche sul luogo urbano. Ha al suo attivo numerose esposizioni collettive e personali.
Franco Mascolo Milano, 1968. Dal 1993 al 1995 frequenta la Civica Scuola di Fotografia di Milano, dove avviene l’incontro con Giovanni Chiaramonte. Individua nella riflessione filosofica di Silvano Petrosino sullo stupore una delle ragioni del proprio fotografare. Dopo un’iniziale esperienza come stampatore di bianco e nero, collabora fino al 2005 con l’agenzia fotogiornalistica Tam Tam. Nel 2003 comincia a Corfù un lavoro sulle isole del Mediterraneo che negli anni successivi lo porta in Sicilia, a Malta e a Cipro. Ha al suo attivo numerose esposizioni collettive e personali.
Enrico Benvenuti Prato, 1970.Frequenta la Scuola di Fotografia Dryphoto Arte Contemporanea di Prato. Partecipa a numerosi workshop con, fra gli altri, Guido Guidi, Olivo Barbieri, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Bas Princen, Stephen Shore. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Firenze, partecipa al Master in Multimedia Content design. Nel 1995, su commissione dei Coteaux du Languedoc di Montpellier e dell’editore Marval di Parigi, realizza un’indagine sul territorio della Languedoc. Del 1998 è l’indagine sul territorio del comune di Casalgrande (RE). Ha al suo attivo diverse mostre collettive e pubblicazioni in Italia e all’estero. Vive a Firenze.
Andrea Pertoldeo Udine,1971. Vive tra il Friuli e Venezia, dove lavora presso il laboratorio fotografico della Facoltà di Design e Arti Visive dello IUAV ed è assistente a contratto di Guido Guidi. Per il CRAF di Spilimbergo ha realizzato un lavoro sulle case per le vacanze di Lignano Pineta e la mostra personale A una certa distanza, sul rapporto tra luoghi diversi nel paesaggio contemporaneo. Ha partecipato a Campagna Romana, progetto degli Stalker per una eplorazione transdisciplinare dei margini frammentari del territorio. Al Festival d’Arte Contemporanea Stazione di Topolò presenta un lavoro intitolato Vedute da Topolò: due cartoline di boschi.
Marco Trinca Colonel Milano, 1980.Dopo la laurea in Fisica Teorica, si diploma presso il centro Riccardo Bauer nel corso di Tecniche e linguaggi della fotografia. Attualmente insegna presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Dall’ottobre 2005 inizia a collaborare con Cosimo Pichierri. Tra i loro progetti, la serie Palmo a palmo, un’analisi fotografica su luoghi mediatizzati. Questo lavoro è stato selezionato per il Premio Riccardo Pezza 2007. Vive e lavora a Milano.
Cosimo Pichierri Manduria (Taranto), 1976.Nel luglio 2004 si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove dal 2002 al 2004 lavora come assistente di Giuseppe Maraniello. Nel maggio 2006 collabora con Javier Hinojosa, fotografo del museo di Antropologia di Città del Messico. Dall’ottobre 2005 inizia a collaborare con Marco Trinca Colonel. Tra i loro progetti, la serie Palmo a Palmo, un’analisi fotografica su luoghi mediatizzati. Questo lavoro è stato selezionato per il Premio Riccardo Pezza 2007. Vive e lavora a Milano.
Stefano Snaidero Venezia, 1979. Scopre la fotografia durante gli studi di Ingegneria Civile. Spinto dalla passione per il viaggio e dall’impegno sociale, si specializza in fotogiornalismo con un Master presso l’Isf-ci di Roma e comincia a lavorare a progetti di attualità e denuncia in Italia e all'estero. Affronta i temi dell’immigrazione dall'est Europa a Berlino, la vita nei ghetti di Chicago, le condizioni dei richiedenti asilo a Roma o le proteste della Val di Susa. Dal 2004 lavora con i più importanti quotidiani e settimanali nazionali, come freelance o con le agenzie Ansa e Contrasto. Nel 2005 la sua prima mostra personale al Festival della Fotografia di Roma.
Marco Campanini Parma,1981. Laureando in Filosofia Estetica presso l’Università di Parma. Si dedica prevalentemente a ricerche di carattere concettuale. Ha esposto in Italia e all’estero in varie mostre personali. Per il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti come il Premio Pagine Bianche d’Autore 2005-2006, per la regione Emilia Romagna, il Premio Menotrenta, “Linguaggi a Confronto”, Rassegna Nazionale di Giovani Artisti di Savigliano (CN) e il 1° Premio Fotografia Italiana, Galleria Fotografia Italiana Arte Contemporanea di Milano. Le sue immagini sono state edite in numerose pubblicazioni e sono conservate presso diverse collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Fidenza.
Domingo Milella Bari, 1981. Ha studiato fotografia alla School of Visual Arts di New York sotto la guida di Stephen Shore. Il suo progetto fotografico è in dialogo ed evoluzione diretta con quello di modelli e autori come i New Topographics americani e la fotografia tedesca di stampo oggettivo, soprattutto in relazione al lavoro dei coniugi Becher e dei loro allievi. La città e le sue forme sono il soggetto principale della sua ricerca. Vive e lavora tra Bari e New York, ha collaborato con il New York Times Magazine e fa da assistente a Massimo Vitali. La sua prima mostra personale aprirà a breve presso la galleria Brancolini Grimaldi di Arte Contemporanea a Roma
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La mostra è stata realizzata con il sostegno del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e con il supporto tecnico di Unifor
La rilettura del paesaggio, ha rappresentato, fin dall’esperienza di «Viaggio in Italia», mostra e libro voluti e coordinati da Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati nel 1984, uno degli aspetti più interessanti e innovativi della fotografia italiana. La generazione di autori cresciuti attorno a questa esperienza ha utilizzato la fotografia per interrogare e interrogarsi sui mutamenti che stavano avvenendo sul territorio. Le loro immagini hanno constatato la frantumazione del paesaggio, il proliferare delle architetture senza qualità e progetto, l’espandersi incontrollato delle città e creato una sintassi che non evidenziava la denuncia ma prendeva principalmente atto dei mutamenti in corso, di una realtà «quotidiana» e vicina in diretto rapporto con il loro essere fotografi e interpreti. Oggi il passaggio dalla prima alla seconda modernità ha messo in discussione definizione e riconoscibilità del paesaggio stesso. Una nuova generazione di fotografi si trova a dover fissare e interpretare il senso di quanto sta accadendo. In questo panorama ritrovare il paesaggio e documentarlo è in molti casi un’operazione concettuale il cui valore diventa più chiaro se messo in relazione con il solido lavoro di documentazione e interpretazione della generazione precedente.
«Ereditare il paesaggio» vuole quindi essere «luogo» di confronto e di dialogo tra generazioni e linguaggi. Il progetto ha avuto inizio con l’invito di sette autori (Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramente, Guido Guidi, Mimmo Jodice e Massimo Vitali) che, con la continuità del loro lavoro, hanno contribuito a definire gli strumenti di una nuova ricerca sul paesaggio contaminando i confini tra arte, sociologia, urbanistica e fotografia. A ognuno di loro é stato chiesto di indicare due autori più giovani che sancissero una sorta di metaforico passaggio di testimone. Olivo Barbieri ha indicato Tancredi Mangano e Maurizio Montagna; Gabriele Basilico: Claudio Gobbi e Claudio Sabatino; Vincenzo Castella: Alessandro Cimmino e Salvatore Porcaro; Giovanni Chiaramonte: Ricardo Francone e Franco Mascolo; Guido Guidi: Enrico Benvenuti e Andrea Pertoldeo; Mimmo Jodice: Marco Trinca Colonel/Cosimo Pichierri e Stefano Snaidero; Massimo Vitali: Marco Campanini e Domingo Milella.
Quattordici autori che creano una visione composita di intenti e stili, un magma di stimoli che testimonia, fra continuità e fratture, la ricchezza delle possibilità di rappresentare e immaginare il paesaggio contemporaneo.
Tancredi Mangano, Lisieux (Francia), 1969.Dal 1988 al 1992 frequenta il corso di Tecniche Pittoriche presso la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco di Milano. Nel 1992 si diploma in Fotografia presso il CFP Riccardo Bauer di Milano. Nel 1992 è assistente di Antonia Mulas. Nel 1994 partecipa con il gruppo Scema la luce al progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, e inizia una collaborazione con l’Archivio della Comunicazione e dell’Immagine per l’Etnologia e la Storia Sociale della Regione Lombardia. Dal 2004 è direttore artistico della Galleria Bel Vedere Fotografia. Vive e lavora a Milano.
Maurizio Montagna,Milano, 1964.Dopo studi di pittura e disegno, frequenta il corso di Grafica Pubblicitaria presso l’Istituto Europeo di Design. A partire dai primi anni Ottanta approfondisce affronta i primi studi di fotografia. In occasione dei Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles in Francia, vince il premio Laureate 1999 de la Galerie d’Essai. Del 2005 è il Premio Fotografia Italiana, selezionato al Premio d’Arte Contemporanea istituito dalla Galleria Fotografia Italiana di Milano. Ha al suo attivo numerose partecipazioni a mostre collettive e personali, pubblicazioni italiane ed estere, docenze, seminari e collaborazioni con università e scuole di fotografia.
Claudio Gobbi Ancona, 1971.Ha studiato fotografia al C.F.P. Riccardo Bauer di Milano. Ha esposto i suoi lavori a partire dal 1999 in Italia e all’estero, in numerose mostre collettive e personali. É fotografo professionista nel campo dell’architettura dal 2002. Nel 2003 ha ricevuto il premio Mosaique (Centre National de l’Audiovisuel, Luxembourg) per un progetto fotografico sul tema “Europa” e il Premio Portfolio (Galleria Civica, Modena). Recentemente ha ricevuto la borsa “Movin’up” (Giovani Artisti Italiani/DARC) per completare il suo progetto Persistence a Parigi, per il quale nel 2007 sarà “Artist in Residence” presso la Cité Internationale des Arts.
Claudio Sabatino Castellammare di Stabia (Napoli), 1967.Laureato in architettura a Napoli. Durante gli studi viene selezionato per l’edizione di Napoli Fotocittà - Dintorni dello sguardo. Nel 2003 le sue immagini sono selezionate per il Festival Internazionale di Roma, per il premio fotografico della provincia di Milano e per l’International meetings of photography in Bulgaria. Nel 2005 partecipa a Campagna Romana con il gruppo Stalker (Roma) ed espone alla galleria InCamera di Pietrasanta (LU). Ha al suo attivo mostre in numerose città italiane e straniere e diverse pubblicazioni. Insegna Fotografia a Milano.
Alessandro Cimmino,Napoli, 1969. Nel 1997 esordisce con Napoli Fotocittà, Dintorni dello sguardo. Nel 1998 si laurea in architettura.Nel 1999 viene selezionato al concorso Architektur im kontext ed espone a Norimberga, Weimar e Berlino. Nel 2001 elabora un progetto fotografico per Multiplicity sulla rappresentazione della città contemporanea. Nel 2004 presenta il video CCTV_ closed circuit television, Napoli Est nell’ambito di Stazione Utopia Revisited a Napoli. Partecipa a diverse mostre collettive che riguardano la lettura del territorio contemporaneo e attualmente è impegnato in attività di ricerca sulle trasformazioni del paesaggio urbano. Vive e lavora a Milano.
Salvatore Porcaro Napoli, 1975. Architetto, frequenta il corso di dottorato di ricerca in Urbanistica all'Università IUAV di Venezia, coordinato dal professor Bernardo Secchi. Dal 2003 è membro del gruppo di ricerca Multiplicity, con cui ha condotto una ricerca sulla proliferazione dei confini nei territori occupati palestinesi. Svolge attività di ricerca presso il laboratorio multiplicity.lab del DIAP, presso il Politecnico di Milano.
Ricardo Francone Lujàn (provincia di Buenos Aires), 1966.Argentino, emigra in Italia dopo l’inflazione economica degli ultimi anni ‘80. Si specializza in studio dell'immagine come visione ottica presso la Civica Scuola di Fotografia di Milano fra il 1993 e il 1995. Collabora come free-lance in diversi ambiti professionali. Si appassiona al senso di libertà dato dallo strumento fotografico e concentra le sue ricerche sul luogo urbano. Ha al suo attivo numerose esposizioni collettive e personali.
Franco Mascolo Milano, 1968. Dal 1993 al 1995 frequenta la Civica Scuola di Fotografia di Milano, dove avviene l’incontro con Giovanni Chiaramonte. Individua nella riflessione filosofica di Silvano Petrosino sullo stupore una delle ragioni del proprio fotografare. Dopo un’iniziale esperienza come stampatore di bianco e nero, collabora fino al 2005 con l’agenzia fotogiornalistica Tam Tam. Nel 2003 comincia a Corfù un lavoro sulle isole del Mediterraneo che negli anni successivi lo porta in Sicilia, a Malta e a Cipro. Ha al suo attivo numerose esposizioni collettive e personali.
Enrico Benvenuti Prato, 1970.Frequenta la Scuola di Fotografia Dryphoto Arte Contemporanea di Prato. Partecipa a numerosi workshop con, fra gli altri, Guido Guidi, Olivo Barbieri, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Bas Princen, Stephen Shore. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Firenze, partecipa al Master in Multimedia Content design. Nel 1995, su commissione dei Coteaux du Languedoc di Montpellier e dell’editore Marval di Parigi, realizza un’indagine sul territorio della Languedoc. Del 1998 è l’indagine sul territorio del comune di Casalgrande (RE). Ha al suo attivo diverse mostre collettive e pubblicazioni in Italia e all’estero. Vive a Firenze.
Andrea Pertoldeo Udine,1971. Vive tra il Friuli e Venezia, dove lavora presso il laboratorio fotografico della Facoltà di Design e Arti Visive dello IUAV ed è assistente a contratto di Guido Guidi. Per il CRAF di Spilimbergo ha realizzato un lavoro sulle case per le vacanze di Lignano Pineta e la mostra personale A una certa distanza, sul rapporto tra luoghi diversi nel paesaggio contemporaneo. Ha partecipato a Campagna Romana, progetto degli Stalker per una eplorazione transdisciplinare dei margini frammentari del territorio. Al Festival d’Arte Contemporanea Stazione di Topolò presenta un lavoro intitolato Vedute da Topolò: due cartoline di boschi.
Marco Trinca Colonel Milano, 1980.Dopo la laurea in Fisica Teorica, si diploma presso il centro Riccardo Bauer nel corso di Tecniche e linguaggi della fotografia. Attualmente insegna presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Dall’ottobre 2005 inizia a collaborare con Cosimo Pichierri. Tra i loro progetti, la serie Palmo a palmo, un’analisi fotografica su luoghi mediatizzati. Questo lavoro è stato selezionato per il Premio Riccardo Pezza 2007. Vive e lavora a Milano.
Cosimo Pichierri Manduria (Taranto), 1976.Nel luglio 2004 si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove dal 2002 al 2004 lavora come assistente di Giuseppe Maraniello. Nel maggio 2006 collabora con Javier Hinojosa, fotografo del museo di Antropologia di Città del Messico. Dall’ottobre 2005 inizia a collaborare con Marco Trinca Colonel. Tra i loro progetti, la serie Palmo a Palmo, un’analisi fotografica su luoghi mediatizzati. Questo lavoro è stato selezionato per il Premio Riccardo Pezza 2007. Vive e lavora a Milano.
Stefano Snaidero Venezia, 1979. Scopre la fotografia durante gli studi di Ingegneria Civile. Spinto dalla passione per il viaggio e dall’impegno sociale, si specializza in fotogiornalismo con un Master presso l’Isf-ci di Roma e comincia a lavorare a progetti di attualità e denuncia in Italia e all'estero. Affronta i temi dell’immigrazione dall'est Europa a Berlino, la vita nei ghetti di Chicago, le condizioni dei richiedenti asilo a Roma o le proteste della Val di Susa. Dal 2004 lavora con i più importanti quotidiani e settimanali nazionali, come freelance o con le agenzie Ansa e Contrasto. Nel 2005 la sua prima mostra personale al Festival della Fotografia di Roma.
Marco Campanini Parma,1981. Laureando in Filosofia Estetica presso l’Università di Parma. Si dedica prevalentemente a ricerche di carattere concettuale. Ha esposto in Italia e all’estero in varie mostre personali. Per il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti come il Premio Pagine Bianche d’Autore 2005-2006, per la regione Emilia Romagna, il Premio Menotrenta, “Linguaggi a Confronto”, Rassegna Nazionale di Giovani Artisti di Savigliano (CN) e il 1° Premio Fotografia Italiana, Galleria Fotografia Italiana Arte Contemporanea di Milano. Le sue immagini sono state edite in numerose pubblicazioni e sono conservate presso diverse collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Fidenza.
Domingo Milella Bari, 1981. Ha studiato fotografia alla School of Visual Arts di New York sotto la guida di Stephen Shore. Il suo progetto fotografico è in dialogo ed evoluzione diretta con quello di modelli e autori come i New Topographics americani e la fotografia tedesca di stampo oggettivo, soprattutto in relazione al lavoro dei coniugi Becher e dei loro allievi. La città e le sue forme sono il soggetto principale della sua ricerca. Vive e lavora tra Bari e New York, ha collaborato con il New York Times Magazine e fa da assistente a Massimo Vitali. La sua prima mostra personale aprirà a breve presso la galleria Brancolini Grimaldi di Arte Contemporanea a Roma
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04
aprile 2007
Ereditare il paesaggio
Dal 04 aprile al 13 maggio 2007
fotografia
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Biglietti
Intero € 6,50 , ridotto € 4,50
Orario di apertura
Mar – dom 9.00 – 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Vernissage
4 Aprile 2007, ore 16
Sito web
www.fotografiafestival.it
Ufficio stampa
PRUNDERCOVER
Autore
Curatore