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Erelin – Echi di sé
A quasi un anno di distanza dalla prestigiosa affermazione ottenuta nella rassegna/concorso “Punto
Critico”, Erelin ritorna al Museo del Presente di Rende con un’ampia e ricca personale dal titolo
“Echi di sé” che raddoppia negli spazi della Biblioteca interdipartimentale di scienze economiche e
sociali “E. Tarantelli” dell’Università della Calabria
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A quasi un anno di distanza dalla prestigiosa affermazione ottenuta nella rassegna/concorso "Punto
Critico", Erelin ritorna al Museo del Presente di Rende con un'ampia e ricca personale dal titolo
"Echi di sé" che raddoppia negli spazi della Biblioteca interdipartimentale di scienze economiche e
sociali "E. Tarantelli" dell’Università della Calabria.
L'esposizione, curata da Gregorio Raspa, propone un consistente nucleo di opere pittoriche e
fotografiche. Molte di queste sono state realizzate nel corso dell'ultimo anno ma non mancano
testimonianze precedenti che documentano l’evoluzione creativa di questa giovane artista.
In mostra il pubblico avrà anche possibilità di ammirare una grande installazione pensata e
realizzata appositamente per gli spazi espositivi del Museo del Presente.
Erelin da sempre, con le sue opere, porta avanti una singolare e affascinante attività d’introspezione
attraverso una poetica profonda ed elegante che vuole essere ponte fra la mente e il corpo, fra
l’immagine e l’essenza. Ed è proprio attraverso l’utilizzo dell’immagine, ora fotografica, ora
pittorica, che questa giovane artista, che oggi si divide con il suo lavoro tra la Spagna e l'Italia, si
muove alla conoscenza di se stessa indagando il suo aspetto, catturando ogni espressione della sua
personalità.
Come sottolinea Gregorio Raspa: "Con le sue continue e quotidiane scoperte, rincorse con fatica e
curiosità, Erelin rinnova ogni volta lo sconfinato catalogo delle proprie immagini e dilata i confini,
per loro stessa natura mobili, delle infinite possibilità di esistere e, in ultima analisi, di apparire.
Con il suo lavoro fa tutto ciò rompendo silenzi che durano da sempre e col passare del tempo, se
non risolti, si fanno assordanti. Silenzi che rendono sordi, incapaci di sentire e col tempo
annichiliscono, rendono estranei, lentamente uccidono".
La stessa artista ci fornisce una lettura chiara delle sue opere: "In un'immagine dove ci sono più
riflessi mi trovo davanti non solo ad una me, ma a tante me che, contemporaneamente, mostrano
infinite espressioni diverse. In quei casi io mi domando e tento di capire cosa c'è dietro ogni
singola molteplicità che mi compone. So che questa, forse, è una ricerca impossibile. A volte penso
di essere un involucro che contiene tantissime altre cose. Scopro di essere in un modo e già sono
altro".
Quando, come nella realtà contemporanea, aumenta la mobilità sociale, si moltiplicano i gruppi, le
classi di appartenenza e le subculture che costituiscono l'orizzonte di riferimento dell'individuo, i
quesiti sull'identità, gli stessi proposti da Erelin, diventano sempre più complessi, urgenti e pressanti
ai fini della comprensione della quotidianità nelle sue molteplici e articolate manifestazioni.
L'esposizione, partendo da questa consapevolezza, propone l'affascinante e personale percorso
introspettivo di Erelin come spunto per un più ampio e vasto momento di riflessione collettivo.
La mostra inoltre intende documentare, tra gli altri aspetti, le peculiarità dell'opera di questa
giovane artista che, con il suo lavoro, è stata capace di ritagliarsi uno spazio assolutamente unico
all'interno del panorama, già ricco e variegato, del linguaggio autobiografico utilizzato negli ultimi
quaranta anni nel campo delle arti visive.
Le esposizioni saranno accompagnate da una monografia in italiano e inglese.
Sarà possibile visitare la doppia mostra dal 21 Giugno al 7 Luglio.
Critico", Erelin ritorna al Museo del Presente di Rende con un'ampia e ricca personale dal titolo
"Echi di sé" che raddoppia negli spazi della Biblioteca interdipartimentale di scienze economiche e
sociali "E. Tarantelli" dell’Università della Calabria.
L'esposizione, curata da Gregorio Raspa, propone un consistente nucleo di opere pittoriche e
fotografiche. Molte di queste sono state realizzate nel corso dell'ultimo anno ma non mancano
testimonianze precedenti che documentano l’evoluzione creativa di questa giovane artista.
In mostra il pubblico avrà anche possibilità di ammirare una grande installazione pensata e
realizzata appositamente per gli spazi espositivi del Museo del Presente.
Erelin da sempre, con le sue opere, porta avanti una singolare e affascinante attività d’introspezione
attraverso una poetica profonda ed elegante che vuole essere ponte fra la mente e il corpo, fra
l’immagine e l’essenza. Ed è proprio attraverso l’utilizzo dell’immagine, ora fotografica, ora
pittorica, che questa giovane artista, che oggi si divide con il suo lavoro tra la Spagna e l'Italia, si
muove alla conoscenza di se stessa indagando il suo aspetto, catturando ogni espressione della sua
personalità.
Come sottolinea Gregorio Raspa: "Con le sue continue e quotidiane scoperte, rincorse con fatica e
curiosità, Erelin rinnova ogni volta lo sconfinato catalogo delle proprie immagini e dilata i confini,
per loro stessa natura mobili, delle infinite possibilità di esistere e, in ultima analisi, di apparire.
Con il suo lavoro fa tutto ciò rompendo silenzi che durano da sempre e col passare del tempo, se
non risolti, si fanno assordanti. Silenzi che rendono sordi, incapaci di sentire e col tempo
annichiliscono, rendono estranei, lentamente uccidono".
La stessa artista ci fornisce una lettura chiara delle sue opere: "In un'immagine dove ci sono più
riflessi mi trovo davanti non solo ad una me, ma a tante me che, contemporaneamente, mostrano
infinite espressioni diverse. In quei casi io mi domando e tento di capire cosa c'è dietro ogni
singola molteplicità che mi compone. So che questa, forse, è una ricerca impossibile. A volte penso
di essere un involucro che contiene tantissime altre cose. Scopro di essere in un modo e già sono
altro".
Quando, come nella realtà contemporanea, aumenta la mobilità sociale, si moltiplicano i gruppi, le
classi di appartenenza e le subculture che costituiscono l'orizzonte di riferimento dell'individuo, i
quesiti sull'identità, gli stessi proposti da Erelin, diventano sempre più complessi, urgenti e pressanti
ai fini della comprensione della quotidianità nelle sue molteplici e articolate manifestazioni.
L'esposizione, partendo da questa consapevolezza, propone l'affascinante e personale percorso
introspettivo di Erelin come spunto per un più ampio e vasto momento di riflessione collettivo.
La mostra inoltre intende documentare, tra gli altri aspetti, le peculiarità dell'opera di questa
giovane artista che, con il suo lavoro, è stata capace di ritagliarsi uno spazio assolutamente unico
all'interno del panorama, già ricco e variegato, del linguaggio autobiografico utilizzato negli ultimi
quaranta anni nel campo delle arti visive.
Le esposizioni saranno accompagnate da una monografia in italiano e inglese.
Sarà possibile visitare la doppia mostra dal 21 Giugno al 7 Luglio.
21
giugno 2012
Erelin – Echi di sé
Dal 21 giugno al 07 luglio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL PRESENTE
Rende, Piazzale John Fitzgerald Kennedy, (Cosenza)
Rende, Piazzale John Fitzgerald Kennedy, (Cosenza)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10:00-13:00 /16:00-20:00
Chiuso domenica e luned
Autore
Curatore