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Erica Battello – A bowl of rice a day keeps my appetite away
Per la prima volta in Italia Spazio Orlandi presenta la mostra personale di Erica Battello, artista giovanissima nata a Hong Kong nel 1986.
Comunicato stampa
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Per la prima volta in Italia Spazio Orlandi presenta la mostra personale di Erica Battello, artista giovanissima nata a Hong Kong nel 1986.
Nei lavori dell’artista ci sono agganci sia alla tradizione italiana sia a quella dell’Oriente. Questo dualismo è dato dall’influenza culturale dei due genitori: il padre di Ivrea e la madre di Hong Kong. Il miscelarsi delle due culture ha generato nell’artista una maggiore volontà di avvicinare culturalmente questi due paesi.
Ci saranno gran parte dei lavori dell’artista, come One is Sad, la cui serie ha un richiamo diretto alla Cina.
L’opera consiste in un’esposizione di chicchi di riso affiancati e montati su pannelli di plexiglass, le cui dimensioni variano a seconda dell’installazione da creare. Su ogni chicco di riso l’artista disegna una faccina sorridente, eccetto per una triste, sta al visitatore individuare il chicco diverso, l’emarginato, colui che nella società omologata non può essere se stesso. L’opera, infine, viene incorniciata ed esposta come se si trattasse di un vero e proprio quadro, elemento tipico della cultura occidentale.
Nella serie Your Rights, sui chicchi di riso, l’artista scrive il primo articolo della Costituzione italiana; l’intento del suo lavoro, in questo caso, è quello di sensibilizzare la popolazione a un maggior senso civico.
Il riso diventa il simbolo alimentare per eccellenza dell’Oriente, oltre ad essere l’alimento meno costoso e quindi il più consumato nel mondo.
Erica Battello ripropone e affianca la cultura occidentale con quella orientale con la serie Peekaboo, origami decorati da mappe, all’interno dei quali con l’ausilio di una lente è possibile osservare attraverso la fessura dell’opera, soffiando su di essa, la foto di un suo parente lontano.
Mentre le tematiche della serie video Qixi-The Night of Seven, si ricollegano a due famose leggende d’amore cinesi, Erica Battello indaga le varie forme di realtà visive che cambiano con il passare del tempo; queste realtà sono ricreate con la sovrapposizione di fili che man mano diminuiscono, mentre come fondale l’artista usa un’immagine dell’universo.
Con il passare del tempo, la matassa diventa sempre meno fitta, la percezione della realtà cambia così come l’impressione visiva.
Una delle due leggende cinesi si intitola Il filo rosso del destino, il filo invisibile e rosso unisce gli innamorati, destinati a incontrarsi indipendentemente dal tempo, dal luogo o dalle circostanze; è un filo che si aggroviglia, ma che non si può mai spezzare.
Nei lavori dell’artista ci sono agganci sia alla tradizione italiana sia a quella dell’Oriente. Questo dualismo è dato dall’influenza culturale dei due genitori: il padre di Ivrea e la madre di Hong Kong. Il miscelarsi delle due culture ha generato nell’artista una maggiore volontà di avvicinare culturalmente questi due paesi.
Ci saranno gran parte dei lavori dell’artista, come One is Sad, la cui serie ha un richiamo diretto alla Cina.
L’opera consiste in un’esposizione di chicchi di riso affiancati e montati su pannelli di plexiglass, le cui dimensioni variano a seconda dell’installazione da creare. Su ogni chicco di riso l’artista disegna una faccina sorridente, eccetto per una triste, sta al visitatore individuare il chicco diverso, l’emarginato, colui che nella società omologata non può essere se stesso. L’opera, infine, viene incorniciata ed esposta come se si trattasse di un vero e proprio quadro, elemento tipico della cultura occidentale.
Nella serie Your Rights, sui chicchi di riso, l’artista scrive il primo articolo della Costituzione italiana; l’intento del suo lavoro, in questo caso, è quello di sensibilizzare la popolazione a un maggior senso civico.
Il riso diventa il simbolo alimentare per eccellenza dell’Oriente, oltre ad essere l’alimento meno costoso e quindi il più consumato nel mondo.
Erica Battello ripropone e affianca la cultura occidentale con quella orientale con la serie Peekaboo, origami decorati da mappe, all’interno dei quali con l’ausilio di una lente è possibile osservare attraverso la fessura dell’opera, soffiando su di essa, la foto di un suo parente lontano.
Mentre le tematiche della serie video Qixi-The Night of Seven, si ricollegano a due famose leggende d’amore cinesi, Erica Battello indaga le varie forme di realtà visive che cambiano con il passare del tempo; queste realtà sono ricreate con la sovrapposizione di fili che man mano diminuiscono, mentre come fondale l’artista usa un’immagine dell’universo.
Con il passare del tempo, la matassa diventa sempre meno fitta, la percezione della realtà cambia così come l’impressione visiva.
Una delle due leggende cinesi si intitola Il filo rosso del destino, il filo invisibile e rosso unisce gli innamorati, destinati a incontrarsi indipendentemente dal tempo, dal luogo o dalle circostanze; è un filo che si aggroviglia, ma che non si può mai spezzare.
16
gennaio 2013
Erica Battello – A bowl of rice a day keeps my appetite away
Dal 16 gennaio al primo febbraio 2013
arte moderna e contemporanea
Location
SPAZIO ORLANDI
Milano, Via Vespri Siciliani, 16/4, (Milano)
Milano, Via Vespri Siciliani, 16/4, (Milano)
Orario di apertura
10:30-18:30
Vernissage
16 Gennaio 2013, h 18.30
Autore
Curatore