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Erica Fenaroli – Dear Darkness
Nella mostra, “Dear Darkness” lo spazio della galleria diviene contenitore d’un tempo: il tempo del crepuscolo. L’idea che uno spazio divenga luogo d’un tempo, del tempo della sera, è evocata dalla fotografia che dà il titolo alla mostra: lo spazio aperto di un crinale innevato si riempie del tempo dell’imbrunire.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CITRIC è lieta di presentare la prima mostra personale di Erica Fenaroli.
Nella mostra, "Dear Darkness" lo spazio della galleria diviene contenitore d’un tempo: il tempo del crepuscolo.
L’idea che uno spazio divenga luogo d’un tempo, del tempo della sera, è evocata dalla fotografia che dà il titolo
alla mostra: lo spazio aperto di un crinale innevato si riempie del tempo dell’imbrunire.
Ed è all’imbrunire che i corvi della seconda fotografia esposta tornano sui loro alberi, così come al crepuscolo
tornano sulle spalle di Odino, signore degli dèi norreni, i corvi Huginn – pensiero – e Muninn – memoria –, per
raccontare ciò che hanno visto durante il giorno.
Se la sera diviene così da un lato il tempo della memoria e della riflessione, dall’altro lato, come suggerisce il
titolo della mostra, essa prepara all’oblio del sonno.
In "Senza titolo (Once upon a Forest)" i ricordi del giorno prendono la forma di un libro, un libro di tracce, dove
incorriamo però anche in pagine bianche. Impronte dimenticate o impronte mai tracciate dalle scarpine di lana di
un elfo?
La notte si solidifica invece nel lavoro "Senza titolo (Concerto di lucciole)". L’opera è una sfida all'immaginazione,
affidata al tatto: l’artista ci invita a percorrere con le mani una pila di spessi fogli neri di carta paraffinata come se
fossero un sedimento di buio, e a pensare ai fori nei fogli come altrettante luci e suoni nell’oscurità.
La spiritualità che pervade il lavoro di Erica Fenaroli si manifesta ancora una volta nell’opera che chiude la
mostra: lanterne di carta sospese, come soffi di luce che racchiudono desideri rivolti al cielo.
Nella mostra, "Dear Darkness" lo spazio della galleria diviene contenitore d’un tempo: il tempo del crepuscolo.
L’idea che uno spazio divenga luogo d’un tempo, del tempo della sera, è evocata dalla fotografia che dà il titolo
alla mostra: lo spazio aperto di un crinale innevato si riempie del tempo dell’imbrunire.
Ed è all’imbrunire che i corvi della seconda fotografia esposta tornano sui loro alberi, così come al crepuscolo
tornano sulle spalle di Odino, signore degli dèi norreni, i corvi Huginn – pensiero – e Muninn – memoria –, per
raccontare ciò che hanno visto durante il giorno.
Se la sera diviene così da un lato il tempo della memoria e della riflessione, dall’altro lato, come suggerisce il
titolo della mostra, essa prepara all’oblio del sonno.
In "Senza titolo (Once upon a Forest)" i ricordi del giorno prendono la forma di un libro, un libro di tracce, dove
incorriamo però anche in pagine bianche. Impronte dimenticate o impronte mai tracciate dalle scarpine di lana di
un elfo?
La notte si solidifica invece nel lavoro "Senza titolo (Concerto di lucciole)". L’opera è una sfida all'immaginazione,
affidata al tatto: l’artista ci invita a percorrere con le mani una pila di spessi fogli neri di carta paraffinata come se
fossero un sedimento di buio, e a pensare ai fori nei fogli come altrettante luci e suoni nell’oscurità.
La spiritualità che pervade il lavoro di Erica Fenaroli si manifesta ancora una volta nell’opera che chiude la
mostra: lanterne di carta sospese, come soffi di luce che racchiudono desideri rivolti al cielo.
22
maggio 2009
Erica Fenaroli – Dear Darkness
Dal 22 maggio al 15 luglio 2009
arte contemporanea
Location
CITRIC CONTEMPORARY ART
Brescia, Via Trieste, 30, (Brescia)
Brescia, Via Trieste, 30, (Brescia)
Orario di apertura
dal mercoledì al
venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 16.30 alle 19.30. Gli altri giorni su appuntamento
Vernissage
22 Maggio 2009, ore 18
Autore