Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Erica Fuschini – Anima, Animus
La mostra, incentrata sullo studio del volto umano, è un viaggio alla ricerca del ri-conoscimento e connessione con la propria Anima, attraverso il raggiungimento di uno stato di Silenzio Profondo o Shunya, quale punto di partenza per l’espansione dello spirito a livello universale e collettivo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Proseguono le iniziative e gli eventi di Odeon Gallery, il nuovo spazio espositivo dedicato all'arte contemporenea del Sal8tto del Cinema Odeon, dove sarà ospitata la mostra personale di Erica Fuschini Anima, Animus.
La mostra è un viaggio alla ricerca del ri-conoscimento e connessione con la propria Anima, quale punto di partenza imprescindibile per l’espansione dello spirito a livello universale e collettivo. L'artista si cimenta in questo processo di totale fusione e dissoluzione dei confini fino a giungere ad uno stato di Silenzio Profondo (shunya) in cui ha luogo la connessione con la propria Anima e, attraverso di essa, con il tutto o, in altre parole, con l’Infinito. Tutto questo avviene nell'arte di Erica Fuschini tramite lo studio del volto umano.
Ad accompagnare l'artista durante l'inaugurazione, ci sarà il suggestivo concerto di musica indiana a cura di Michela Bondi, con il magico suono della Tampura e del canto Druphad. Seguirà rinfresco e aperitivo.
Dopo il primo appuntamento ci saranno diverse occasioni per incontrare l'artista: Erica Fuschini vi aspetterà in Sal8tto sabato 3 febbraio, dalle 20:00 alle 24:00, in occasione dell’Art City White Night, la notte bianca dell’arte promossa da ArteFiera e venerdì 16 febbraio, alle ore 20:15, per l’ormai immancabile Cena-Simposio in galleria, occasione unica per dialogare direttamente con l’artista e gli altri ospiti in un'atmosfera rilassata e in un clima intimo garantito da un numero di posti limitato e su prenotazione, sul modello dell’antico simposio greco. Un'esperienza molto gradevole all'insegna dell'arte, del buon cibo e della filosofia estetica.
Note dell'artista e di Michela Bondi, curatrice della mostra, con la collaborazione di Luca Fontana
Quello che avviene nel processo creativo è estremamente difficile da spiegare in termini razionali perché il logos che lo governa è lo stesso fluire dell’eterno movimento in divenire (panta rei) e l’inconscio funge da canale privilegiato attraverso cui scorrono le pure proiezioni e intuizioni dell’Anima.
Spesso il legame con la propria Anima viene dato per scontato a causa di un terribile errore semantico e la nostra essenza più profonda viene scambiata e oscurata dall’identificazione con la mente ed il pensiero, o meglio, i pensieri; così che l’Io viene brutalmente confuso con il Sé.
Così come accade nella contemplazione meditativa, nella concentrazione creativa la distinzione tra oggetto e soggetto viene superata fino a giungere all’oblio di sé, limite paradossalmente necessario per fare emergere il vero nascosto da Maya.
L’Arte diviene quindi partecipazione, divenire, dialettica infinita ed il Trascendente a cui essa tende si concretizza attraverso le forme, i colori, e i caratteri del linguaggio del mondo, rivelandosi Immanente tramite un processo di natura alchemica.
In questo processo di totale fusione e dissoluzione dei confini si un giunge ad uno stato di Silenzio Profondo (shunya) in cui ha luogo la connessione con la propria Anima e, attraverso di essa, con il tutto o, in altre parole, con l’Infinito.
Solo da questo processo di profondo scavo interiore e di connessione con il Sé profondo è possibile dar luogo a quella dinamica di espansione dell’Anima che consente all’individuo di esprimere al meglio le proprie potenzialità e di sentirsi parte attiva del tutto organico.
In tale dinamica l’Artista si fa simultaneamente ricettore e catalizzatore di intuizioni ed archetipi di istanza collettiva e trasformatore creativo di energie, rivelando e comunicando così al mondo la vera identità dell’Essere.
L’intuizione è elevata al suo massimo potenziale e la comunicazione all’esterno delle istanze profonde avviene a un livello sottile di estrema empatia, pertanto fortemente diretto e incredibilmente universale.
Il Silenzio Profondo risuona in tutta la sua potenza, irrompendo e vibrando attraverso le corde dell’Anima, in una sinfonia che è impossibile non udire o ignorare, perché scritta tramite le stesse note creatrici che costituiscono, vibrando, il fondamento dell’Essere.
Il Silenzio si esprime così in musica, vibrando e rivelando la Vera Identità del Sé e dell’Universo Infinito.
In questo processo avviene il riconoscimento della propria Identità e, attraverso lo specchio del mondo, la riflessione, espressione ed espansione luminosa dell’Anima.
L’inconscio, o meglio, la connessione con lo stato di silenzio profondo si configura quindi come la casa a cui fare ritorno per permettere il riconoscimento e l’affiorare del Sé Profondo (Individuazione), accendendo così la luce dell’Anima.
Solo allora si ritrova la Casa e solo mantenendo il legame e la connessione con l’Anima/Animus, ritrovando la propria Integrità, si può riconoscere la propria appartenenza all’Infinito e, pur proseguendo nell’errare (Samsara), non sentirsi più “Homeless”.
Tale ricerca di ri-conoscimento e connessione con la propria Anima, quale punto di partenza imprescindibile per l’espansione dello spirito a livello universale e collettivo, si esprime, nell’arte di Erica Fuschini, tramite lo studio del volto umano.
L'artista è attraversata da una visione così potente che vede negli spazi, nel vuoto, dove nulla può in realtà essere visto; ella vede tra le rughe, dietro gli sguardi.
Il suo sguardo scarnifica la materia dissolvendola, ma non per questo la rende sottile, eterea o distante: dopo averla destrutturata la riassembla, rinnovata, con colori forti e pennellate materiche di un'intensità quasi dolorosa.
Guardando i suoi quadri siamo noi stessi visti e attraversati, inchiodati dal quadro che ci guarda così che improvvisamente in mostra siamo noi: diventa esposizione di noi stessi.
Ci troviamo, pertanto, spinti inesorabilmente alla ricerca di quell'Anima che non sapevamo di voler trovare.
Biografia
Erica Fuschini nasce a Bologna, città dove attualmente vive e lavora. Frequenta il liceo artistico di Ravenna, per poi tornare a Bologna dove si laurea in Filosofia Estetica ed in Fashion Design.
Dopo una carriera avviata e poliedrica nel campo della moda, che la porta a viaggiare in Italia e all'estero (Parigi), decide, o meglio, non può fare a meno di riprendere il percorso di ricerca interiore originaria, volta al riappropriarsi del legame con la propria anima, che si effettua ed esprime, nel suo caso, attraverso l'arte.
La pittura viene eletta medium privilegiato per questa ricerca, insieme alla danza/musica e alla pratica/studio del Kundalini Yoga.
E' così che nella sua rappresentazione vivamente realistica della realtà si esprime una ricerca volta ad andare oltre, per sollevare il velo di Maya e rivelare il nascosto nucleo originario che da senso e vita all'Essere.
La mostra è un viaggio alla ricerca del ri-conoscimento e connessione con la propria Anima, quale punto di partenza imprescindibile per l’espansione dello spirito a livello universale e collettivo. L'artista si cimenta in questo processo di totale fusione e dissoluzione dei confini fino a giungere ad uno stato di Silenzio Profondo (shunya) in cui ha luogo la connessione con la propria Anima e, attraverso di essa, con il tutto o, in altre parole, con l’Infinito. Tutto questo avviene nell'arte di Erica Fuschini tramite lo studio del volto umano.
Ad accompagnare l'artista durante l'inaugurazione, ci sarà il suggestivo concerto di musica indiana a cura di Michela Bondi, con il magico suono della Tampura e del canto Druphad. Seguirà rinfresco e aperitivo.
Dopo il primo appuntamento ci saranno diverse occasioni per incontrare l'artista: Erica Fuschini vi aspetterà in Sal8tto sabato 3 febbraio, dalle 20:00 alle 24:00, in occasione dell’Art City White Night, la notte bianca dell’arte promossa da ArteFiera e venerdì 16 febbraio, alle ore 20:15, per l’ormai immancabile Cena-Simposio in galleria, occasione unica per dialogare direttamente con l’artista e gli altri ospiti in un'atmosfera rilassata e in un clima intimo garantito da un numero di posti limitato e su prenotazione, sul modello dell’antico simposio greco. Un'esperienza molto gradevole all'insegna dell'arte, del buon cibo e della filosofia estetica.
Note dell'artista e di Michela Bondi, curatrice della mostra, con la collaborazione di Luca Fontana
Quello che avviene nel processo creativo è estremamente difficile da spiegare in termini razionali perché il logos che lo governa è lo stesso fluire dell’eterno movimento in divenire (panta rei) e l’inconscio funge da canale privilegiato attraverso cui scorrono le pure proiezioni e intuizioni dell’Anima.
Spesso il legame con la propria Anima viene dato per scontato a causa di un terribile errore semantico e la nostra essenza più profonda viene scambiata e oscurata dall’identificazione con la mente ed il pensiero, o meglio, i pensieri; così che l’Io viene brutalmente confuso con il Sé.
Così come accade nella contemplazione meditativa, nella concentrazione creativa la distinzione tra oggetto e soggetto viene superata fino a giungere all’oblio di sé, limite paradossalmente necessario per fare emergere il vero nascosto da Maya.
L’Arte diviene quindi partecipazione, divenire, dialettica infinita ed il Trascendente a cui essa tende si concretizza attraverso le forme, i colori, e i caratteri del linguaggio del mondo, rivelandosi Immanente tramite un processo di natura alchemica.
In questo processo di totale fusione e dissoluzione dei confini si un giunge ad uno stato di Silenzio Profondo (shunya) in cui ha luogo la connessione con la propria Anima e, attraverso di essa, con il tutto o, in altre parole, con l’Infinito.
Solo da questo processo di profondo scavo interiore e di connessione con il Sé profondo è possibile dar luogo a quella dinamica di espansione dell’Anima che consente all’individuo di esprimere al meglio le proprie potenzialità e di sentirsi parte attiva del tutto organico.
In tale dinamica l’Artista si fa simultaneamente ricettore e catalizzatore di intuizioni ed archetipi di istanza collettiva e trasformatore creativo di energie, rivelando e comunicando così al mondo la vera identità dell’Essere.
L’intuizione è elevata al suo massimo potenziale e la comunicazione all’esterno delle istanze profonde avviene a un livello sottile di estrema empatia, pertanto fortemente diretto e incredibilmente universale.
Il Silenzio Profondo risuona in tutta la sua potenza, irrompendo e vibrando attraverso le corde dell’Anima, in una sinfonia che è impossibile non udire o ignorare, perché scritta tramite le stesse note creatrici che costituiscono, vibrando, il fondamento dell’Essere.
Il Silenzio si esprime così in musica, vibrando e rivelando la Vera Identità del Sé e dell’Universo Infinito.
In questo processo avviene il riconoscimento della propria Identità e, attraverso lo specchio del mondo, la riflessione, espressione ed espansione luminosa dell’Anima.
L’inconscio, o meglio, la connessione con lo stato di silenzio profondo si configura quindi come la casa a cui fare ritorno per permettere il riconoscimento e l’affiorare del Sé Profondo (Individuazione), accendendo così la luce dell’Anima.
Solo allora si ritrova la Casa e solo mantenendo il legame e la connessione con l’Anima/Animus, ritrovando la propria Integrità, si può riconoscere la propria appartenenza all’Infinito e, pur proseguendo nell’errare (Samsara), non sentirsi più “Homeless”.
Tale ricerca di ri-conoscimento e connessione con la propria Anima, quale punto di partenza imprescindibile per l’espansione dello spirito a livello universale e collettivo, si esprime, nell’arte di Erica Fuschini, tramite lo studio del volto umano.
L'artista è attraversata da una visione così potente che vede negli spazi, nel vuoto, dove nulla può in realtà essere visto; ella vede tra le rughe, dietro gli sguardi.
Il suo sguardo scarnifica la materia dissolvendola, ma non per questo la rende sottile, eterea o distante: dopo averla destrutturata la riassembla, rinnovata, con colori forti e pennellate materiche di un'intensità quasi dolorosa.
Guardando i suoi quadri siamo noi stessi visti e attraversati, inchiodati dal quadro che ci guarda così che improvvisamente in mostra siamo noi: diventa esposizione di noi stessi.
Ci troviamo, pertanto, spinti inesorabilmente alla ricerca di quell'Anima che non sapevamo di voler trovare.
Biografia
Erica Fuschini nasce a Bologna, città dove attualmente vive e lavora. Frequenta il liceo artistico di Ravenna, per poi tornare a Bologna dove si laurea in Filosofia Estetica ed in Fashion Design.
Dopo una carriera avviata e poliedrica nel campo della moda, che la porta a viaggiare in Italia e all'estero (Parigi), decide, o meglio, non può fare a meno di riprendere il percorso di ricerca interiore originaria, volta al riappropriarsi del legame con la propria anima, che si effettua ed esprime, nel suo caso, attraverso l'arte.
La pittura viene eletta medium privilegiato per questa ricerca, insieme alla danza/musica e alla pratica/studio del Kundalini Yoga.
E' così che nella sua rappresentazione vivamente realistica della realtà si esprime una ricerca volta ad andare oltre, per sollevare il velo di Maya e rivelare il nascosto nucleo originario che da senso e vita all'Essere.
19
gennaio 2018
Erica Fuschini – Anima, Animus
Dal 19 gennaio al 02 marzo 2018
arte contemporanea
Location
ODEON GALLERY
Bologna, Via Mascarella, 3, (Bologna)
Bologna, Via Mascarella, 3, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 15:00-23:30
Vernissage
19 Gennaio 2018, dalle h 19:00
Autore
Curatore